Lavoro
di Tiziano Toracca, Università degli Studi di Udine

 

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Nelle opere di Tabucchi e di Ceserani il lavoro è un tema molto presente e assume in entrambi i casi, volendo schematizzare, una duplice connotazione.
Nei romanzi e nei racconti di Tabucchi trovano spazio sia il mestiere dello scrittore, del giornalista, del biografo e più in generale il lavoro intellettuale e artistico in senso lato, sia una molteplicità di attività tradizionali tendenzialmente riconducibili ai settori primario e terziario (pesca, artigianato, trasporti, gastronomia etc.), le quali vengono rappresentate per lo più indirettamente, come sfondo della narrazione, filtrate dallo sguardo di un narratore-esploratore portato a violare i confini tra sé e il mondo nonché - è il "modo fantastico" dell'autore - tra finzione e realtà.
Dal primo punto di vista si potrebbe pensare all'autoriflessione sul mestiere del romanziere che troviamo nel Piccolo naviglio (1978) e in Notturno indiano (1984); al giornalismo militante di Pereira (il personaggio più celebre e - a detta proprio di Ceserani - il più "novecentesco" di Tabucchi) e all'inchiesta promossa dall'avvocato Loton di La testa perduta di Damasceno Monteiro (1997); alla tenacia con cui il personaggio-scrittore di Tristano muore (2004) "registra" il racconto allucinato di un eroe della Resistenza che versa in stato di agonia (Tristano, per l'appunto); alla centralità riservata alla figura dell'artista nelle prose raccolte in Viaggi e altri viaggi (2010) e in Racconti con figure (2011). Ma una simile rappresentazione in cui sono centrali scrittori e artisti è offerta anche in molti racconti. Si pensi alle narratrici-lavoratrici ritratte nel Gioco del rovescio (1981): dalla giovane e precaria professoressa di storia dell'arte che va a colloquio con Madame Huppert e che viene poi assunta come segretaria in quanto «persona di buon gusto» (Paradiso celeste, Tabucchi 409), all'impiegata in un centro d'ascolto per persone depresse che si mostra dotata di una grande sensibilità e di una propria «voce» (Voci, 424). O si pensi ad alcuni personaggi di Piccoli equivoci senza importanza (1985): da Guido di Stanze (un venerato accademico e scrittore malato), al docente universitario crudamente ritratto in Il rancore e le nuvole. O si pensi, esemplarmente, a quella trasparente controfigura autoriale che è lo scrittore di Clof, clof, cloppete, cloppete, intento a lottare contro l'oblio al pari di molti altri protagonisti dei racconti di Il tempo invecchia in fretta (2009). Del resto, per fare un altro esempio eloquente, Sogni di sogni (1992) è una raccolta di sogni d'artista.
Dal secondo punto di vista ci si imbatte soprattutto in cuochi, camerieri, tassisti, controllori, guardiani, guide turistiche e più in generale in persone il cui mestiere è molto legato al territorio in cui vivono (si pensi ai balenieri di Donna di Porto Pim e altre storie, 1983). Se ciò è il riflesso implicito dell'importanza attribuita al lavoro intellettuale (a imbattersi in cuochi, camerieri etc. è infatti solitamente un giornalista, uno scrittore, un artista etc.), è però anche la riprova del carattere cosmopolita della narrativa di Tabucchi. La tematizzazione del lavoro media il rapporto coi luoghi e con l'altro da sé e permette ai personaggi (e al lettore) di meditare sulla potenza conoscitiva del viaggio e dell'incontro, una potenza che scaturisce anzitutto dalla loro esibita materialità se è vero che assumono grande rilevanza la preparazione dei cibi e delle vivande, le strade, i tragitti e i mezzi di trasporto (solitamente auto e treni), le cartine geografiche, le architetture e la toponomastica.
Anche nelle opere di Ceserani il lavoro assume una doppia connotazione: a una riflessione costante sul mestiere del critico letterario e dello storico della letteratura si affianca infatti una riflessione altrettanto assidua sul lavoro inteso come problema chiave delle società industriali avanzate e più in generale della modernità e della postmodernità (le cui fratture, infatti, sono ricondotte da Ceserani a trasformazioni che interessano anzitutto le forme di produzione e di consumo, cioè il mondo del lavoro). Se volumi come Breve viaggio nella critica americana (1984), Raccontare la letteratura (1990), Guida allo studio della letteratura (1999) e Convergenze: gli strumenti letterari e le altre discipline (2010) testimoniano meglio di altri l'interesse di Ceserani per il valore e il senso della critica letteraria e dell'insegnamento della letteratura, la grande impresa del Materiale e l'immaginario (1978-1982, con Lidia De Federicis), saggi come Raccontare il postmoderno (1997) e La letteratura nell'età globale (2012, con Giuliana Benvenuti), così come gli studi dedicati alla tematizzazione - da Treni di carta (1993) al Dizionario dei temi letterari (2007, curato insieme a Mario Domenichelli e Pino Fasano) - testimoniano l'attenzione riservata alle basi materiali sulle quali poggia ogni organizzazione sociale moderna, dalla struttura economica al modo di produrre, dalla divisione capitalistica del lavoro al problema dell'egemonia, dai conflitti ideologici al ruolo degli intellettuali. Benché rifiuti un rapporto meccanico tra fenomeni storico-sociali e retorico-stilistici, Ceserani tende a integrare l'indagine sull'immaginario e sulla letteratura, sui generi e sulla codificazione delle forme, con una riflessione ad ampio raggio, comparatista e pluridisciplinare, sulle condizioni materiali che rendono possibile la formazione, la trasmissione e la conservazione della cultura. Benché da posizioni diverse, Tabucchi e Ceserani osservano il lavoro in una prospettiva in cui convivono la materialità dell'esistenza e la potenza dell'immaginario.

 

  • Benvenuti, Giuliana e Remo Ceserani - La letteratura nell'età globale, Bologna, Il Mulino, 2012.
  • Ceserani, Remo - Breve viaggio nella critica americana, Pisa, ETS, 1984.
  • Id. - Raccontare la letteratura, Torino, Boringhieri, 1990.
  • Id. - Treni di carta, Genova, Marietti, 1993.
  • Id. - Guida allo studio della letteratura, Roma, Laterza, 1999.
  • Id. - Raccontare il postmoderno, Torino, Bollati Boringhieri, 1997.
  • Id. - Convergenze: gli strumenti letterari e le altre discipline, Mondadori, Milano, 2010.
  • Ceserani, Remo, Mario Domenichelli e Pino Fasano - Dizionario dei temi letterari, Torino, Utet, 2007.
  • Ceserani, Remo e Lidia De Federicis (a cura di) - Il materiale e l'immaginario, Torino, Loescher, 1978-1982.
  • Tabucchi, Antonio - Opere, introduzione e Cronologia di Paolo Mauri, notizie sui testi e bibliografia di Thea Rimini, tomo I e II, Milano, Mondadori, 2018.

 

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gennaio-maggio 2023, n. 1-2


 

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