Paolo Giovannetti, Metrica del verso libero italiano (1888-1916), Milano, Marcos y Marcos, 1994, pp. 314 (Premio Moretti 1995 - sez. Opera Prima)
di Eleonora Conti

 

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Sfuggendo alla facile archiviazione del concetto di verso libero come cifra di un'avanguardia da intendersi in senso deteriore («marinettiano») ossia come elemento di chiassosa rottura col passato privo di reale spinta costruttiva, l'analisi di Giovannetti si snoda attraverso la puntuale esplorazione dei testi italiani compresi nell'arco temporale racchiuso fra il 1888 (anno in cui Gustave Kahn enuncia i principi del verso libero) e il 1916 (data di apparizione del Porto sepolto ungarettiano e dei Prologhi di Cardarelli, intesi come apice della sperimentazione, soglia oltre la quale la lirica italiana si avvia ad un ripensamento della tradizione in chiave «neoclassica»). Le due date sono state scelte a limiti estremi entro cui presentare la parabola del verso libero italiano, dalle prime incerte forme alla sua espressione più compiuta, tenendo presenti sia la coscienza che dell'innovazione metrica avevano gli autori, sia il grado di consapevole ricezione mostrato dai lettori. In tal modo l'autore ricostruisce accuratamente un tratto della storia letteraria italiana particolarmente significativo per il costituirsi della fisionomia del nostro secolo, convinto com'è che il verso libero rappresenti «l'autentico tratto distintivo della lirica, italiana e non, del Novecento», e allo stesso tempo distingue il concetto di libertà metrica (come categoria «atemporale» appartenente a varie epoche della storia letteraria) da quello, così storicizzato, di verso libero, come espressione di quel preciso frangente storico.
Attraverso le forme della parodia metrica, del metro per l'occhio che cela al suo interno la prosa, del «semiritmo», dell'«armonia sinfonica»; riconoscendo due tipologie del verso libero: breve (secondo i modelli opposti dannunziano e leopardiano) e lungo (attinto da Whitman); sondando le esperienze paradigmatiche di numerosi poeti dei due secoli, Giovannetti ricrea, in uno spettro di ampio respiro, la genesi e l'evoluzione delle forme metriche che hanno portato alle soluzioni della nostra lirica contemporanea.

 

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Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature - © 1997-1999

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Giugno-Dicembre 1997, n. 2