Cynthia Collu, Una bambina sbagliata, Milano, Mondadori, 2009, p. 349, € 19,00di Marilena Genovese
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Al suo esordio letterario, Cynthia Collu ha scelto la strada del romanzo di formazione, quella faticosa di Thea Ligas alla ricerca della propria identità e del proprio affrancamento dalla cupa atmosfera familiare in cui è cresciuta. Suo padre è alcolista, sua madre una donna distaccata e fredda, la sua casa un luogo in cui riecheggiano urla e bestemmie. Solo i suoi fratelli, Marco e Giulio, dolce «come un biscotto che si scioglie in bocca», riescono talvolta a stemperare quello stato di tensione. Per loro si è inventata un gioco: aspettano insieme Peter Pan che li porterà sull'Isola che non c'è per combattere i pirati. A questo passato Thea si rivolge per scandagliare la propria interiorità, mirando ad un profondo desiderio di serenità: un passato che ora riemerge in tutta la sua asprezza dinanzi al capezzale del padre morente.
Privata di quell'amore che avrebbe dovuto insegnarle a compiere i primi passi nella vita, Thea si incammina su di un percorso che la porterà a sbagliare e a soffrire in più di una circostanza, facendone una bambina inquieta, una bambina sbagliata. Costantemente divisa tra la volontà di salvaguardare la propria autonomia, la propria indipendenza, e il bisogno di amare e di essere amata, sperimenterà dapprima la bohème cittadina, poi la politica e il teatro, in una Milano costantemente evocata nei suoi ritrovi.
L'argomento trattato dalla scrittrice - il rapporto genitori-figli, fatto di conflittualità talvolta insanabili - è forte, feroce a tratti e molto toccante. E ciononostante in ogni pagina riecheggia anche la voglia di tenerezza della protagonista e la speranza che non l'abbandona mai di ricevere un po' di calore da sua madre. Un romanzo dai toni intensi, che analizza minuziosamente i sentimenti e gli stati d'animo, avvolti nella magia di una scrittura fastosa di memoria e di emozioni, all'interno della quale si aprono parentesi poetiche di grande respiro, come la scena dell'isola bianca del padre.
I dialoghi che si susseguono in maniera coinvolgente offrono inoltre la possibilità di riflettere su come alla base dell'animo umano ci sia sempre un disperato bisogno di sogni e speranze, espressi da quella capacità introspettiva che la Collu mostra di possedere. ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature - © 2009 <http://www3.unibo.it/boll900/numeri/2009-i/Genovese.html> Giugno-dicembre 2009, n. 1-2 |