K. Huizing, Il Mangialibri, Vicenza, Neri Pozza, 1996, trad. di G. Gurisatti, pp. 137.

Concepito come una biblioteca di citazioni, Il MangialibriDer Buchtrinker secondo il titolo originale – racconta le storie parallele di Johann Georg Tinius, il bibliomane omicida vissuto all’epoca di Herder, e di un bibliofilo di oggi, Falk Reinhold, il quale ripercorre la vicenda singolare di questo parroco dotato di una memoria prodigiosa e ossessionato dai libri. Alla duplice trama narrativa si intreccia un abile contrappunto di citazioni sul tema del libro, le quali compongono il tessuto dei cosiddetti Tappeti, ovvero nove capitoli sull’arte e il piacere della lettura. Attraverso questo mosaico di allusioni e citazioni tratte da Platone, Hamann, Nietzsche, Borges, Calvino, Barthes, Benjamin e altri scrittori rigorosamente menzionati nella bibliografia, Huizing intende ricostruire una “storia culturale della lettura”. Si potrebbe allora definire Il Mangialibri un “libro di libri” e di biblioteche dedicato all’idea della “bibliodipendenza” o “bibliobulimia”, intesa come pericolosa “possessione”. Avvinto nella rete fitta di messaggi cifrati e metafore connesse alla memoria e al libro, il lettore viene condotto sulle tracce dell’“enigma della lettura” lungo un percorso di tipo ipertestuale. L’opera ripropone inoltre in maniera originale la grande metafora della biblioteca della memoria, e il vero protagonista è l’uomo biblioteca, figura fondamentale del romanzo europeo a partire da Cervantes. La “smania bibliofila” che lo tormenta richiama l’ossessione distruttiva descritta da Canetti in Autodafè, oppure certi personaggi pirandelliani imprigionati nel “mondo di carta”, e ricorda nello stesso tempo la storia del monaco librario divorato dalla passione per i libri raccontata da Flaubert in Bibliomania. Ormai “schiavo del piacere del testo” e condannato dalla follia che lo rende simile a Tinius, Falk Reinhold scompare così nello schermo del computer, l’enorme “memoria esterna” capace di contenere “un’intera biblioteca di Babele”. In questo modo Huizing riflette sui destini incrociati della memoria e del libro, creando una biblioteca straordinaria che prefigura un’epoca di trasformazioni radicali, e forse il tramonto delle pratiche tradizionali della lettura.

Daniela Baroncini

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Bollettino '900 - Electronic Newsletter of '900 Italian Literature - © 2000

2000, n. 1-2