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Corrado Rosso, Trasgressioni e paradossi. Saggi francesi, Bologna, Clueb, 1994, pp. 176
di Davide Monda
I quattordici saggi «in storia delle idee» raccolti nel presente volume di Corrado Rosso studioso di fama internazionale ed autore, fra l'altro, di studi imprescindibili su La Rochefoucauld, Montesquieu e Vauvenargues confermano come sia possibile conciliare il rigore dello storico dei testi e delle idee con la curiosità del lettore appassionato, mai stanco di cercare nuovi indizi e percorsi inediti nelle opere letterarie, luogo privilegiato, per dirla con le sue stesse parole, della «presa di coscienza dei problemi della condizione umana».
Bene, perciò, il titolo anticipa la libertà di questo volume insolito e di respiro davvero europeo che, contrariamente a quanto potrebbe suggerire il sottotitolo, si confronta anche con autori e "luoghi" non francesi.
D'altro canto, «la storia delle idee non conosce frontiere«, ribadisce lo studioso stesso nella breve Prefazione, prima di condurci a riesaminare l'enigma spinoso e inquietante di Davide e Betsabea; a riflettere sulla "gioia cattiva" lato oscuro di una natura umana irrimediabilmente ferita in La Rochefoucauld e in Dostoevskij; a scoprire la «menzogna come dovere» nei Misérables, o l'equivoco della «felicità perduta» da Dante ai poeti romantici, che illustra efficacemente la metamorfosi di un sentimento.
Particolarmente avvincente è poi il saggio dedicato ai Mémoires d'Hadrien di Marguerite Yourcenar. Il critico rilegge il capolavoro come un romanzo poliziesco, inquietante proprio per gli indizi che qua e là affiorano, nonché per le risposte che non vengono date. L'"indagine" sul presunto omicidio dell'efebo Antinoo si articola in un'analisi testuale acuta, puntuale e convincente dell'opera della scrittrice belga, profonda conoscitrice delle lingue, della storia e delle culture classiche (così come del pensiero e del sentire rinascimentali e orientali), e le ipotesi vengono via via suffragate da un ricco apparato di riferimenti.
Percorsi di lettura altrettanto originali e suggestivi sono quelli proposti dal saggio che ragiona intorno a un dubbio inquietante della protagonista del più fortunato fra i romanzi di Antonio Fogazzaro, da Il platonismo di Proust, che si concentra su un aspetto affascinante della cultura del narratore, nonché da Il paradosso dell'uguaglianza, coinvolgente capitolo di storia dei valori.
In quest'ultimo saggio, senz'altro uno dei più stimolanti del volume, Corrado Rosso analizza gli aspetti paradossali di un'idea, o illusione, tanto cara al Settecento, auspicando di «liberarci da un malinteso» e di «porre il problema dell'uguaglianza su nuove basi».
Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature - © 1997-1999
<http://www3.unibo.it/boll900/numeri/1997-ii/Monda.html>
Giugno-Dicembre 1997, n. 2
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