Cristina Gualandi, Il corpo del canto. Appunti sulla poetica della veggenza nell'opera di Maria Luisa Spaziani, Milano, Guerini, 1994, pp. 185
di Daniela Baroncini

 

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Questo studio sulla poesia di Maria Luisa Spaziani esplora le metafore e le «epifanie concrete» attraverso le quali si dichiara la poetica del veggente, individuando con sguardo penetrante le figure simboliche principali, come Ulisse e il viaggio verso l'origine e l'ungarettiana sete di innocenza. Nella tensione onirica e metafisica della poesia del viaggio l'interprete coglie la ricerca dell'«altrove mitico» e del segreto profondo che solamente l'occhio del veggente può decifrare. Memore della lezione di Rimbaud e del simbolismo francese, la poetica della veggenza s'incarna nelle figure del Profeta, dell'Oracolo, di Narciso e di Giovanna d'Arco, immagini del corpo al quale la parola anela per manifestarsi. Dialogando con il testo in mirabile sintonia, questa lettura indaga il fondamentale «motivo corporeo» e illumina il tema della «veggenza del corpo» all'interno di una poesia che aspira essenzialmente a restituire vitalità al mito e alla memoria.

 

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Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature - © 1997-1999

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Gennaio-Maggio 1997, n. 1