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Ti sorprende incredula
Ti sorprende incredula, per strada
come pianto improvviso, disperazione
antica che ha trovato sfogo.
Percossa oscilla pendula alla finestra
la collana di conchiglie
e franto il basilico esala l’ultimo
fragile profumo.
Sarebbe forse una benedizione
questa pioggia di giugno per i giardini
assetati dalla prima afa
dell’estate, ma č troppo violenta
e nel nutrire le piante
le distrugge.
Anche l’amore uccide in questa strana
terra degli eccessi.
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La petite marchande d'allumettes
Tutta una vita nell'attesa
dello spasimo languido dell'alba
e questo mio sospeso ricamo
di versi non č che un ostinato
accendere fiammiferi alla notte
a sfidarne il buio
e la paura.
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È appena un fantasma pallido
È appena un fantasma pallido
sospeso tra i fili della luce
nel cielo del mattino, la luna.
Anche il tuo volto fino a ieri
nitido mi appare, in questa lenta
emorragia di ricordi,
sbiadito in controluce
tra il paesaggio in corsa che si sfiocca
di ocra e azzurro al finestrino.
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Stagioni
Un tempo la tua presenza
mi attraversava il cuore,
gioia inattesa
come l'aroma aspro e intenso
dei limoni
se ne scalfisci la scorza
ancora verde.
Quel tempo era sospeso
agli sguardi, alle alterne
stagioni dell'amore, all'incrinarsi
delle voci, al nostro indugiare
alle verande spalancate nelle sere
che tardano a morire.
Oggi, in questa inattesa
primavera novembrina
di ottuso verde che non sa
farsi pallido, di stelle rosse
che rinunciano a fiorire,
dai vuoti occhi dei palazzi
e negli immensi sbadigli dei portoni
č la tua assenza, cane fedele
che non so scacciare, a seguirmi
tenera e importuna.
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Bollettino '900 - Electronic Newsletter of '900 Italian Literature - © 2003
Giugno 2003, n. 1
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