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Note:


1  Cfr. I. Calvino (a cura di), Racconti fantastici dell’Ottocento [1983], Milano, Mondadori, 2015, p. 17.

2  Cfr. E. Ghidetti (a cura di), Notturno italiano. Racconti fantastici dell’Ottocento, Roma, Editori Riuniti, 1984 e M. Farnetti (a cura di), Racconti fantastici di scrittori veristi, Milano, Mursia, 1990.

3  Vedi La Marchesa Colombi, I morti parlano, in C. Gallo e F. Foni (a cura di), Ottocento nero italiano. Narrativa fantastica e crudele, introduzione di L. Crovi, Torino, Aragno, 2009, pp. 159-194 e L. Saredo, La locanda dell’Orso, in C. Melani (a cura di), Fantastico italiano, Milano, BUR, 2009, pp. 450-479.

4  Nel 1984, Ghidetti include nella sua antologia sull’Ottocento solo Matilde Serao; nel 2009 il citato volume di Melani che parte da un racconto di Boito del 1867 per arrivare a un testo di Savinio del 1943 registra una sola presenza femminile, Luisa Saredo.

5  Cfr. M. Farnetti, Definire il fantastico femminile, in G. Rimondi (a cura di), Definire il fantastico, Atti della Giornata di Studi (Ferrara, 26 ottobre 2001), in «Nuova prosa», luglio 2002, n. 34, pp. 237-246, poi rielaborato in Empatia, euforia, angoscia, ironia. Modelli femminili del perturbante, in E. Chiti, M. Farnetti, U. Treder (a cura di), La perturbante. «Das Unheimliche» nella scrittura delle donne, Atti del Seminario (Venezia-Firenze, 2002), Perugia, Morlacchi, 2003, pp. 9-22.

6  Matilde Serao, Carolina Invernizio, Emma Perodi, Elda Gianelli, Contessa Lara, Neera, Grazia Deledda, Rosa Rosà, Annie Vivanti, Ada Negri, Paola Masino, Benedetta Cappa Marinetti e Anna Maria Ortese. Cfr. M. Farnetti, Definire il fantastico femminile, cit., pp. 245-246.

7  Cfr. B. Laghezza, Théories du fantastique: les écrivaines italiennes recréent le genre, in J. Dutel (a cura di), L’autorité des genres, Atti della Giornata di Studi (Roanne, 22 maggio 2014), in «Cahiers du CELEC» (Centre d’Études sur les Littératures Étrangères et Comparées), febbraio 2015, n. 9, pp. 1-10, <http://cahiersducelec.univ-st-etienne.fr/files/Documents/cahiers_du_celec_9/2-2.%20B.%20Laghezza.pdf> (data ultimo accesso: 27/02/2016).

8  Vedi L. Vax, Les chefs-d’œuvre de la littérature fantastique, Paris, PUF, 1979, pp. 49-58 e S. Albertazzi, Il punto su: la letteratura fantastica, Roma-Bari, Laterza, 1993, pp. 49-50.

9  Cfr. I. Calvino, Fiabe italiane, Torino, Einaudi, 1956.

10  A. Arslan, Dame, galline e regine: la scrittura femminile italiana fra '800 e '900, Milano, Guerini, 1998, p. 16.

11  Vedi G. Piroddi, Grazia Deledda pubblicista: il carteggio col «Corriere della Sera» (1909-1936), Tesi di dottorato, Università degli Studi di Sassari, a.a. 2012/2013, pp. LXI-LXVIII, <http://eprints.uniss.it/9305/> (data ultimo accesso: 27/02/2016).

12  Cfr. Marchesa Colombi, In risaia [1878, 1890], a cura di S. Benatti e C. Bermani, Novara, Interlinea, 2009, pp. 99-105.

13  Cfr. E. Pierobon, Pazzia, amore e morte: spunti scapigliati nell’opera della Marchesa Colombi, in «Otto/Novecento», a. XVI, gennaio-febbraio 1992, n. 1, pp. 147-163.

14  Cfr. Marchesa Colombi, Cara Speranza [1888], Milano, Chiesa-Omodei-Zorini-Guindani, 1896, pp. 29-72. Sebbene per questo articolo sia stata usata un'edizione ottocentesca, va segnalato che il volume è stato ristampato nel 2003 a cura di Silvia Benatti ed Emmanuelle Genevois per le edizioni Interlinea di Novara.

15  Cfr. Tz. Todorov, Introduction à la littérature fantastique [1970], Paris, Seuil, 2015, pp. 49-50.

16  Cfr. I.U. Tarchetti, Racconti fantastici, a cura di N. Bonifazi, Parma, Guanda, 1977, pp. 65-72. Il paragone con Tarchetti è evidenziato anche da R. Verdirame, Marchesa Colombi, in G. Padovani e R. Verdirame (a cura di), Il verme e la farfalla. Autori e testi rari della Scapigliatura da Tarchetti a Calandra, Caltanisetta, Lussografica, 2001, p. 171. Il volume contiene Il "curare", cfr. ivi, pp. 172-186.

17  Cfr. A. Boito, Il pugno chiuso, con una nota di R. Ceserani, Palermo, Sellerio, 1981.

18  Cfr. E.A. Poe, I racconti, trad. it. di G. Manganelli, Torino, Einaudi, 2009, pp. 459-471.

19  Marchesa Colombi, Cara Speranza, cit., p. 60.

20  Ivi, pp. 67-68.

21  Ivi, p. 72.

22  Vedi P. Zambon, Un genere di occasione: i «racconti di Natale» della Marchesa Colombi, in S. Benatti e R. Cicala (a cura di), La Marchesa Colombi: una scrittrice e il suo tempo, Novara, Interlinea, 2001, pp. 121-138.

23  Cfr. Marchesa Colombi, La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880, pp. 99-197.

24  Cfr. I.U. Tarchetti, Racconti fantastici, cit., pp. 39-54.

25  Marchesa Colombi, La cartella n. 4, cit., p. 186.

26  Ringrazio per la segnalazione Stefano Lazzarin. Nel romanzo di Verne Le Château des Carpathes (1892), il fisico Orfanik, assistente del Barone di Gortz, fa rivivere la cantante italiana Stilla tramite il fonografo e alcuni artifici ottici, traendo in inganno il conte di Telek.

27  Vedi C. Barbarulli e L. Brandi, La sovversione del sorriso: l’ironia nella Marchesa Colombi, in S. Benatti e R. Cicala (a cura di), La Marchesa Colombi, cit., pp. 139-156.

28  M. Serao, Leggende napoletane. Libro d’immaginazione e di sogno [1881], Ischia, Imagaenaria, 2004, p. 30.

29  Ead., Carlo Gozzi e la fiaba (1720-1806) [1896], in R. Bonfadini et al., La vita italiana nel Settecento. Conferenze tenute a Firenze nel 1895, Milano, Fratelli Treves Editore, 1930, pp. 258-259.

30  A. Manzoni, Sul romanticismo: lettera al marchese Cesare D’Azeglio, Milano, Centro nazionale di studi manzoniani, 2008, p. 52.

31  M. Serao, Carlo Gozzi e la fiaba (1720-1806), cit., p. 259.

32  Vedi la definizione di Tabucchi in A. Dolfi e M.C. Papini (a cura di), Scrittori a confronto, Roma, Bulzoni, 1998, cit. in S. Zangrandi, Cose dell’altro mondo. Percorsi nella letteratura fantastica italiana del Novecento, Bologna, Archetipolibri, 2008, p. 69.

33  M. Serao, Prefazione a D.O. Marrama, Ritratto del morto: racconti bizzarri, Napoli, Perella, 1907, p. VII.

34  Atmosfere più specificatamente gotiche emergono invece soprattutto nei romanzi. Sul motivo gotico della fanciulla perseguitata vedi: M. Verde, Aspetti gotici nel «Delitto di via Chiatamone», in G. Caltagirone e S. Maxia (a cura di), «Italia magica». Letteratura fantastica e surreale dell’Ottocento e del Novecento, Atti dell’VIII Congresso della MOD-Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria (Santa Margherita di Pula [Cagliari], 7-10 giugno 2006), Cagliari, AM&D Edizioni, 2008, pp. 118-127; L.A. Salsini, Gendered Genres: Female Experience and Narrative Patterns in the Works of Matilde Serao, Madison (New Jersey), Associated University Press, 1999, pp. 116-147; U. Fanning, From Domestic to Dramatic: Matilde Serao’s Use of Gothic, in F. Billiani e G. Sulis (a cura di), The Italian Gothic and Fantastic: Encounters and Rewritings of Narrative Traditions, Atti del Convegno (Londra, 9-10 maggio 2003), Madison-Teaneck (New Jersey), Fairleigh Dickinson University Press, 2007, pp. 119-138.

35  R. Taglialatela, Il fantastico "umano" delle «Leggende napoletane» di Matilde Serao, in G. Caltagirone e S. Maxia (a cura di), «Italia magica», cit., pp. 103-117.

36  M. Serao, Leggende napoletane, cit., p. 73.

37  Ivi, p. 74.

38  Ibid.

39  Ivi, p. 82.

40  Ivi, p. 119.

41  Ibid.

42  Cfr. V. Roda, Intorno ad alcuni doppi di Matilde Serao, in Id., Studi sul fantastico, Bologna, CLUEB, 2009, pp. 149-163.

43  I. Puggioni, Prefazione a M. Serao, Donna Paola, Sassari, Carlo Delfino Editore, 2011, p. XIV.

44  Cfr. G. Deledda, Novelle, a cura di G. Cerina, voll. I-VI, Nuoro, Ilisso, 1996.

45  G. Lo Castro, Sulle tracce di un fantastico italiano, in A. D’Elia et al., La tentazione del fantastico. Racconti italiani da Gualdo a Svevo, Cosenza, Pellegrini Editore, 2007, p. 8.

46  Cfr. G. Deledda, Leggende sarde, a cura di D. Turchi, Roma, Newton, 1995.

47  Cfr. Ead., Novelle, cit., vol. I, pp. 117-134.

48  Cfr. Ead., Novelle, cit., vol. III, pp. 42-46.

49  Sul rapporto con la tradizione popolare orale alla luce del concetto di creolità vedi M. Marras, Eredità e modernità di G. Deledda, in G. Pirodda (a cura di), Dalla quercia del monte al cedro del Libano: le novelle di Grazia Deledda, Nuoro-Cagliari, ISRE-AIPSA, 2010, pp. 205-216.

50  G. Deledda, Novelle, cit., vol. III, p. 44.

51  Ivi, p. 45.

52  Cfr. ivi, pp. 289-292.

53  Ivi, p. 289.

54  Ivi, p. 292.

55  Cfr. ivi, pp. 297-302.

56  Ivi, p. 301.

57  Ibid.

58  Cfr. G. Deledda, Novelle, cit., vol. VI, pp. 34-37.

59  Ivi, p. 37.

60  Cfr. L. Zuccoli, Il pericolo roseo, in «Corriere della sera», 24 marzo 1911.

61  L. Capuana, Letteratura femminile, in «Nuova Antologia», quinta serie, vol. CXXVII (CCXI della raccolta), gennaio-febbraio 1907, p. 106.

62  Cfr. G.A. Borgese, La Vita e il Libro, Seconda serie, Torino, Fratelli Bocca, 1911, p. 169.

63  Cfr. Id., La Vita e il Libro, Terza serie, Torino, Fratelli Bocca, 1913, p. 186.


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