![]() Note: 1 Cfr. M. Belpoliti, Settanta, Torino, Einaudi, 2001. 2 Cfr. Tz. Todorov, Introduction à la littérature fantastique, Paris, Éditions du Seuil, 1970. 3 Cfr. Id., La letteratura fantastica, trad. it. di E. Klersy Imberciadori, Milano, Garzanti, 1977. 4 Cfr. I. Calvino, rispettivamente: Racconti fantastici dell’Ottocento [1983], in Id., Saggi. 1945-1985, 2 voll., a cura di M. Barenghi, Milano, Mondadori, 1995, vol. II, pp. 1654-1665; Un’antologia di racconti «neri» [1984], ivi, pp. 1689-1695; Il fantastico nella letteratura italiana [1985], ivi, pp. 1672-1682. 5 Cfr. E. Ghidetti (a cura di), Notturno italiano. Racconti fantastici dell’Ottocento, Roma, Editori Riuniti, 1984, ed E. Ghidetti e L. Lattarulo (a cura di), Notturno italiano. Racconti fantastici del Novecento, Roma, Editori Riuniti, 1984. I due volumi si possono considerare come un’unica opera, come invita a fare un passo della Prefazione al secondo (cfr. E. Ghidetti e L. Lattarulo, Prefazione, in Eid. [a cura di], Notturno italiano. Racconti fantastici del Novecento, cit., p. VII). 6 Cfr. rispettivamenter G. Contini (a cura di), Italie magique. Contes surréels modernes, choisis et présentés par G. Contini, traduits de l’italien par H. Breuleux, Paris, Aux Portes de France, 1946, e Id. (a cura di), Italia magica. Racconti surreali novecenteschi scelti e presentati da Gianfranco Contini, Torino, Einaudi, 1988. 7 Cfr. S. Lazzarin, Bilanci: il fantastico italiano (1980-2007). I. Il punto sul fantastico italiano, in «Moderna», vol. IX, 2007, n. 2, pp. 213-252, e nella fattispecie pp. 227-228. Questa diagnosi è stata confermata dagli studi di Beatrice Sica: cfr. in particolar modo B. Sica, «Dove nasceva un Piero di Cosimo»: elementi per una rilettura di «Italie magique»/«Italia magica» di Gianfranco Contini, in «Lettere Italiane», vol. LXIV, 2012, n. 4, pp. 545-587, e Ead., L’Italia magica di Gianfranco Contini. Storia e interpretazione, Roma, Bulzoni, 2013. 8 Sono tutte questioni che ho affrontato a più riprese, e su cui non ritornerò nel presente saggio. Per chi desiderasse qualche ulteriore ragguaglio, si veda innanzitutto il bilancio critico sul fantastico italiano che ho curato insieme a cinque collaboratori per «Moderna»: cfr. S. Lazzarin, Bilanci: il fantastico italiano (1980-2007). I. Il punto sul fantastico italiano, cit., e S. Lazzarin, F.I. Beneduce, E. Conti, F. Foni, R. Fresu, C. Zudini, Bilanci: il fantastico italiano (1980-2007). II. Repertorio bibliografico ragionato, in «Moderna», vol. IX, 2007, n. 2, pp. 253-270. Si vedano, inoltre, tre lavori più recenti: cfr. S. Lazzarin, Una magia «troppo irrimediabilmente intelligente»: Papini, Bontempelli e il fantastico novecentesco, in «Bollettino ’900 – Electronic Newsletter of ’900 Italian Literature», giugno-dicembre 2010, n. 1-2, pp. 1-26, <http://www.boll900.it/2010-i/Lazzarin.html> (data ultimo accesso: 27/02/2016); Id., Trois ouvre-boîtes pour un canon fermé. Perspectives actuelles de la recherche sur le fantastique italien, in J. Dutel (a cura di), L’autorité des genres, Atti della Giornata di Studi (Roanne, 22 maggio 2014), in «Cahiers du CELEC» (Centre d’Études sur les Littératures Étrangères et Comparées), febbraio 2015, n. 9, pp. 1-16, <http://cahiersducelec.univ-st-etienne.fr/files/Documents/cahiers_du_celec_9/1.%20S.%20Lazzarin.pdf> (data ultimo accesso: 27/02/2016); S. Lazzarin, Fantastico: il caso italiano, in «Pagine Inattuali», gennaio 2015, n. 4, numero monografico sul tema Il Fantastico. Tradizioni a confronto, a cura di R. Colonna, pp. 45-72. 9 Cfr. M. Belpoliti, Settanta, cit., pp. 172-173. 10 B. Croce, Arrigo Boito [1904], in Id., La letteratura della nuova Italia. Saggi critici, 6 voll., Bari, Laterza, 1973-1974 [1914-1940], vol. I, cap. XIV, p. 241. 11 Va detto però che La bomba e Il gobbo avevano conosciuto una precedente pubblicazione su rivista: Il gobbo nella «Conquista di Roma», vol. I, 10 febbraio 1912, n. 4, e La bomba in «Lacerba», vol. I, 1 febbraio 1913, n. 3. 12 Cfr. I. Calvino, Un’antologia di racconti «neri», cit., pp. 1692-1694, e Id., Il fantastico nella letteratura italiana, cit., p. 1680. 13 Cfr. Id., Un’antologia di racconti «neri», cit., p. 1693. 14 Id., Racconti fantastici dell’Ottocento, cit., p. 1665. 15 E. Ghidetti, Prefazione, in Id. (a cura di), Notturno italiano. Racconti fantastici dell’Ottocento, cit., p. IX. 16 Ivi, p. XII. 17 I primi vengono pubblicati negli anni Duemila; ricorderemo: S. Bellotto, Metamorfosi del fantastico: immaginazione e linguaggio nel racconto surreale italiano del Novecento, Bologna, Pendragon, 2003; F. Amigoni, Fantasmi nel Novecento, Torino, Bollati Boringhieri, 2004; S. Lazzarin, L’ombre et la forme. Du fantastique italien au XXe siècle, Caen, Presses Universitaires de Caen, 2004; A.M. Mangini, Letteratura come anamorfosi. Teoria e prassi del fantastico nell’Italia del primo Novecento, Bologna, Bononia University Press, 2007. 18 Si vedano soprattutto V. Roda, I fantasmi della ragione. Fantastico, scienza e fantascienza nella letteratura italiana fra Otto e Novecento, Napoli, Liguori, 1996, e Id., Studi sul fantastico, Bologna, CLUEB, 2009. 19 G. Contini, [risvolto di copertina], in Id. (a cura di), Italie magique, cit. 20 Id., Tommaso Landolfi, ivi, p. 269. 21 Id., Massimo Bontempelli, ivi, rispettivamente pp. 331 e 332. 22 I. Calvino, Definizioni di territori: il fantastico, in Id., Saggi. 1945-1985, cit., vol. I, p. 267. 23 Id., Un’antologia di racconti «neri», cit., p. 1692. 24 E. Ghidetti e L. Lattarulo, Prefazione, cit., p. XI (detto di Bontempelli). 25 E. Ghidetti, Prefazione, cit., p. X. 26 Sul fantastico ‘popolare’ italiano esistono sette contributi fondamentali, e tre antologie che lo sono altrettanto. Gli studi sono i seguenti: G. De Turris, «Made in Italy». Il fantastico e l’editoria, in M. Farnetti (a cura di), Geografia, storia e poetiche del fantastico, Atti della Giornata di Studi (Ferrara, gennaio 1994), Firenze, Leo S. Olschki, 1995, pp. 217-229; C. Gallo (a cura di), Paure ovvero: di come le apparizioni degli spiriti, dei vampiri o redivivi, etc., gli esseri, i personaggi, i fatti, le cose mostruose, orrorifiche o demoniache, nonché gli assassinii e le morti apparenti furono trattati nei libri e nelle immagini; e in particolare in «Dylan Dog», Catalogo della Mostra (Verona, Biblioteca Civica, 4 luglio-10 ottobre 1998), Verona, Colpo di fulmine, 1998; Id., «Bisogna l’impossibile». Appunti su viaggi straordinari, società future, macchine mirabolanti, sperimentazioni meravigliose nella letteratura “popolare” tra Otto e Novecento, in Id. (a cura di), Viaggi straordinari tra spazio e tempo, Catalogo della Mostra (Verona, Biblioteca Civica, 23 giugno-29 settembre 2001), San Martino Buon Albergo (Verona), Grafiche AZ, 2001, pp. 49-78; F. Foni, Alla fiera dei mostri. Racconti ‘pulp’, orrori e arcane fantasticherie nelle riviste italiane. 1899-1932, prefazione di L. Crovi, postfazione di C. Gallo, Latina, Tunué, 2007; G. De Turris, Cronache del fantastico. Science fiction, fantasy, horror su «L’Eternauta» (1988-1995), prefazione di A. Faeti, postfazione di E. Vegetti, Roma, Coniglio, 2009; F. Foni, Piccoli mostri crescono. Nero, fantastico e bizzarrie varie nella prima annata de «La Domenica del Corriere» (1899), Ozzano dell’Emilia (Bologna), Gruppo Perdisa Editore, 2010; Id., Fantastico Salgari. Dal ‘vampiro’ Sandokan al «Giornale Illustrato dei Viaggi», Cuneo, Nerosubianco, 2011. Ed ecco le antologie: G. De Turris (a cura di), Le aeronavi dei Savoia. Protofantascienza italiana 1891-1952, con la collaborazione di C. Gallo, Milano, Editrice Nord, 2001; F. Foni (a cura di), Il gran ballo dei tavolini. Sette racconti fantastici da «La Domenica del Corriere», Cuneo, Nerosubianco, 2008; e soprattutto C. Gallo e F. Foni (a cura di), Ottocento nero italiano. Narrativa fantastica e crudele, introduzione di L. Crovi, Milano, Aragno, 2009. 27 Si vedano, in proposito, i lavori di Fabrizio Foni citati alla nota precedente. 28 Cfr. rispettivamente M. Serao, Leggenda di Capodimonte [nella raccolta Leggende napoletane, 1881], in E. Ghidetti (a cura di), Notturno italiano. Racconti fantastici dell’Ottocento, cit., pp. 233-239, e A.M. Ortese, L’infanta sepolta [dall’Infanta sepolta. Racconti, 1950], in E. Ghidetti e L. Lattarulo (a cura di), Notturno italiano. Racconti fantastici del Novecento, cit., pp. 285-290. 29 Ora disponibili in un’agile edizione einaudiana: cfr. E. Morante, Racconti dimenticati, a cura di I. Babboni e C. Cecchi, prefazione di C. Garboli, Torino, Einaudi, 2004. 30 E. Ghidetti e L. Lattarulo, Prefazione, cit., p. XII. Anche nell’antologia del fiabesco che Ghidetti e Lattarulo pubblicano l’anno successivo, Morante risulta «assente per insuperabili interdetti editoriali» (Eid. [a cura di], La bottega dello stregone. Cent’anni di fiabe italiane, Roma, Editori Riuniti, 1985, p. XI). 31 Cfr. Eid., Prefazione, cit., p. XI: «Paolieri, Govoni, Baldini, Alvaro, Zavattini, D’Arzo, Wilcock», cui vanno aggiunti Bonaviri e Manganelli, nominati alla riga precedente. 32 Così, per esempio, nei libri di Silvia Bellotto, Ferdinando Amigoni e Stefano Lazzarin già citati. Questi interpreti isolano nel continuum della tradizione novecentesca rispettivamente cinque, quattro e sei scrittori significativi e rappresentativi; ma in questo corpus c’è soltanto una donna, Ortese: Savinio, De Chirico, Bontempelli, Landolfi, Delfini sono gli auctores di Bellotto (cfr. S. Bellotto, Metamorfosi del fantastico, cit.), Savinio, Landolfi, Ortese, Tabucchi quelli di Amigoni (cfr. F. Amigoni, Fantasmi nel Novecento, cit.), mentre Lazzarin opta per Savinio, Landolfi, Buzzati, Primo Levi, Manganelli, Calvino (cfr. S. Lazzarin, L’ombre et la forme, cit.). 33 Cfr. S. Lazzarin, Trois ouvre-boîtes pour un canon fermé, cit. In quest’articolo ricordo, fra l’altro, come un settore della ricerca a lungo trascurato, e oggetto da qualche anno di un’intensa attività da parte di alcuni studiosi, sia quello dei temi del fantastico italiano. Nel caso specifico, però, gli edificatori del canone non hanno alcuna responsabilità: l’ostracismo iniziale fu la conseguenza dell’ostilità della critica italiana all’indagine sulle costanti della letteratura (cfr. ivi, p. 11). 34 A. Gramsci, Letteratura e vita nazionale, Torino, Einaudi, 1950, p. 107. 35 Cfr. H. Bloom, Il Canone Occidentale. I Libri e le Scuole delle Età, trad. it. di F. Saba Sardi, Milano, Bompiani, 1996 [The Western Canon: The Books and Schools of the Ages, 1994]. Va detto, comunque, che ‘scuola del risentimento’ è un’etichetta molto comprensiva: ai gender studies tengono compagnia la critica freudiana, quella sociologica marxista, i cultural studies, e insomma tutte le correnti critiche che secondo Bloom giudicano le opere in base a criteri non estetici, ma ideologici. 36 G. De Turris, Introduzione, in Id. (a cura di), L’altro volto della luna. Nuovo fantastico al femminile, Chieti, Solfanelli, 1991, rispettivamente pp. 7 e 6. 37 Ivi, p. 7. 38 I. Calvino, Racconti fantastici dell’Ottocento, cit., p. 1665. 39 Cfr. M.-A. Rubat du Mérac, «L’Iguana» d’Anna Maria Ortese: un exemple de fantastique féminin?, in Ead. (a cura di), Les femmes écrivains en Italie aux XIXe et XXe siècles, Atti del Convegno (Aix-en-Provence, 14-16 novembre 1991), Aix-en-Provence, Publications de l’Université de Provence, 1993, pp. 191-204. Sebbene non sia privo di ingenuità e affermazioni discutibili, questo studio si segnala per la sua precocità: a mia conoscenza, si tratta del primo saggio su Ortese in quanto scrittrice fantastica. 40 La monografia è M. Farnetti, Anna Maria Ortese, Milano, Bruno Mondadori, 1998: si tratta di un dizionarietto dell’opera di Ortese, in cui la voce dedicata al Fantastico (ivi, pp. 53-59) viene significativamente sottotitolata La perturbante. L’articolo – che è anche il saggio più completo e ambizioso che la studiosa abbia dedicato al fantastico ortesiano – è M. Farnetti, “Questo tipo di mondo che non amo”. Alcune riflessioni sul fantastico di Anna Maria Ortese, in C. Bordoni (a cura di), Linee d’ombra. Letture del fantastico in onore di Romolo Runcini, Cosenza, Pellegrini, 2004, pp. 77-84. Della stessa interprete, ma dedicato a un ambito più specifico, segnalo pure M. Farnetti, Appunti per una storia del bestiario femminile: il caso di Anna Maria Ortese, in E. Biagini e A. Nozzoli (a cura di), Bestiari del Novecento, Roma, Bulzoni, 2001, pp. 271-283. Ricordo inoltre che Farnetti è la curatrice dell’opera completa di Ortese, in corso di pubblicazione da Adelphi (due volumi già usciti: A.M. Ortese, Romanzi, vol. I, a cura di M. Farnetti, Milano, Adelphi, 2002, ed Ead., Romanzi, vol. II, a cura di A. Baldi, M. Farnetti, F. Secchieri, Milano, Adelphi, 2005). 41 Cfr. C. De Caprio, Il fantastico nella narrativa di Anna Maria Ortese, in A. Contenti (a cura di), Orizzonti del fantastico alle soglie del terzo millennio, Atti del Convegno (Procida [Napoli], 27-31 ottobre 1999), CD-ROM, Roma, Università di Roma III-Dipartimento di Letterature Comparate, 2002, pp. 1-5. 42 Cfr. F. Ghezzo, Chiaroscuro napoletano. Trasfigurazioni fantastiche di una città, in «Narrativa», gennaio 2003, n. 24, pp. 85-104. 43 Alludo ai lavori di Mavina Papini e Irmgard Scharold: cfr. rispettivamente M. Papini, I perturbanti ambasciatori d’amore di Anna Maria Ortese. Allegorie di un dolore, in E. Chiti, M. Farnetti, U. Treder (a cura di), La perturbante. «Das Unheimliche» nella scrittura delle donne, Atti del Seminario (Venezia-Firenze, 2002), Perugia, Morlacchi, 2003, pp. 277-292, e I. Scharold, La funzione della metamorfosi nella letteratura femminile contemporanea. Anna Maria Ortese, Marie Ndiaye, Marie Darieussecq, ivi, pp. 313-338. 44 Cfr. rispettivamente: C. Seno Reed, “Partire da sé e non farsi trovare”. «Il porto di Toledo»: storia di un’autobiografia fantastica, in «MLN - Modern Language Notes», vol. 122, gennaio 2007, n. 1, pp. 148-166, poi con il titolo abbreviato ‘Partire da sé e non farsi trovare’. Storia di un’autobiografia fantastica, in C. Seno, Anna Maria Ortese. Un avventuroso realismo, Ravenna, Longo, 2013, cap. 3, pp. 75-100; e C. Seno Reed, Ortese e il fantastico: una prospettiva femminile, in «Rassegna Europea di Letteratura Italiana», 2010, n. 36, pp. 129-140, poi rielaborato, e con il titolo Prendi questa mano, zingara!, in C. Seno, Anna Maria Ortese, cit., cap. 2, pp. 41-74. 45 Cfr. rispettivamente R. Scarfò, Dall’‘otherness’ all’altro negli scritti di Anna Maria Ortese, prefazione di M. Ganeri, Reggio Calabria, Leonida Edizioni, 2012, e V. De Gasperin, Loss and the Other in the Visionary Work of Anna Maria Ortese, Oxford, Oxford University Press, 2014. 46 Si vedano: U. Fanning, Angel vs Monster: Serao’s Use of the Female Double, in «The Italianist», 1987, n. 7, pp. 63-88, poi con il titolo quasi identico Angel v. Monster: Serao’s Use of the Female Double, in Z.G. Baran´ski e S.W. Vinall (a cura di), Women and Italy: Essays on Gender, Culture and History, New York, St. Martin’s Press, 1991, pp. 263-292; U. Fanning, Serao’s Gothic Revisions: Old Tales through New Eyes, in «The Italianist», 1992, n. 12, pp. 32-41; Ead., From Domestic to Dramatic: Matilde Serao’s Use of the Gothic, in F. Billiani e G. Sulis (a cura di), The Italian Gothic and Fantastic: Encounters and Rewritings of Narrative Traditions, Atti del Convegno (Londra, 9-10 maggio 2003), Madison-Teaneck (New Jersey), Fairleigh Dickinson University Press, 2007, pp. 119-138. 47 Cfr. N. Harrowitz, Matilde Serao’s «La mano tagliata»: Figuring the Material in Mystery, in «Stanford Italian Review», vol. VII, 1987, n. 1-2, pp. 191-204. 48 Cfr. V. Roda, Simulazioni, dissimulazioni e sdoppiamenti negli scritti di Matilde Serao, in A.R. Pupino (a cura di), Matilde Serao. Le opere e i giorni, Atti del Convegno (Napoli, 1-4 dicembre 2004), Napoli, Liguori, 2006, pp. 317-330, poi con il titolo Intorno ad alcuni doppi di Matilde Serao, in V. Roda, Studi sul fantastico, cit., cap. VII, pp. 149-163. 49 Entrambi negli atti del convegno cagliaritano del 2006: cfr. rispettivamente R. Taglialatela, Il fantastico “umano” delle «Leggende napoletane» di Matilde Serao, in G. Caltagirone e S. Maxia (a cura di), «Italia magica». Letteratura fantastica e surreale dell’Ottocento e del Novecento, Atti dell’VIII Congresso della MOD-Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria (Santa Margherita di Pula [Cagliari], 7-10 giugno 2006), Cagliari, AM&D Edizioni, 2008, pp. 103-117, e M. Verde, Aspetti gotici nel «Delitto di via Chiatamone», ivi, pp. 118-127. 50 Si vedano per esempio: C. De Caprio, Fantasmi e fantastico nella letteratura napoletana dell’ultimo Ottocento, in F. Verdinois, Racconti inverisimili, a cura di C. De Caprio, Napoli, Colonnese, 1990 [1886], pp. 7-19; A. Carli, Anatomie scapigliate. L’estetica della morte tra letteratura, arte e scienza, prefazione di G. Langella, Novara, Interlinea, 2004; F. Foni, Alla fiera dei mostri, cit.; R. Capone, Magia, mistero: il mito della Napoli «sotterranea», in C. Faverzani (a cura di), PART[h]Enope [sic]. Naples et les arts/Napoli e le arti, Atti delle Giornate di Studi (Paris, 19 novembre 2011, 15-17 novembre 2012), Bern, Peter Lang, 2013, pp. 285-300. Per completezza d’informazione, registriamo anche G. Alpini, Matilde Serao: ‘Between’ the Marvellous and the Female Fantastic, in Ead., The Female Fantastic: Evolution, Theories and the Poetics of Perversion. Nomadic Subjects, Free Play of Differences and Different Ways of Generating Sounds. Per un progetto di traduzione del fantastico femminile italiano dal 1880 al 1990, Pesaro, Aras Edizioni, 2009, cap. III, pp. 75-97: di questo libro riparlerò più sotto. 51 Cfr. rispettivamente M. Bardini, Dei «fantastici doppi» ovvero la mimesi narrativa dello spostamento psichico, in L. Lugnani (a cura di), Per Elisa. Studi su «Menzogna e sortilegio», Pisa, Nistri-Lischi, 1990, pp. 173-299, e M. Ermilli, Insoliti fantasmi. La commedia degli spiriti nel primo romanzo di Elsa Morante, in «Poetiche», 2007, n. 1, pp. 127-165. Una versione più breve dell’articolo di Ermilli è uscita nella già menzionata miscellanea cagliaritana: cfr. M. Ermilli, L’anima e i demoni. Su «Menzogna e sortilegio» di Elsa Morante, in G. Caltagirone e S. Maxia (a cura di), «Italia magica», cit., pp. 799-813. 52 Cfr. M. Farnetti, «Sogni di locazione»: Malerba, Romano, Morante, in A. Corsaro (a cura di), Profili del fantastico italiano del Novecento, in «Stazione di Posta», gennaio-aprile 1993, n. 51-52, pp. 45-56, poi in M. Farnetti, L’irruzione del vedere nel pensare. Saggi sul fantastico, Pasian di Prato (Udine), Campanotto, 1997, cap. X, pp. 117-130. 53 Cfr. rispettivamente C. Zudini, Varietà intertestuale nel «Mondo salvato dai ragazzini» di Elsa Morante, in M. Čale, T. Peruško, S. Roic´, A. Iovinelli (a cura di), Il doppio nella lingua e nella letteratura italiana, Atti del Convegno (Dubrovnik, 8-11 settembre 2004), Zagreb, Istituto Italiano di Cultura-FF Press, 2008, pp. 557-564, e B. Laghezza, Onirismo e realtà del doppio in «Aracoeli» di Elsa Morante, in Ead., «Una noia mortale». Il tema del doppio nella letteratura italiana del Novecento, Pisa, Felici, 2012, cap. 6, pp. 273-321. 54 Cfr. E. Porciani, L’alibi del sogno nella scrittura giovanile di Elsa Morante, Soveria Mannelli (Catanzaro), Iride, 2006 (si noti che questo volume, benché rechi come data del copyright il 2006, porta impresso come ‘finito di stampare’ il «mese di marzo 2007»: cfr. ivi, rispettivamente pp. 4 e 302). Anche del libro di Porciani esiste una sintesi nella miscellanea curata da Caltagirone e Maxia: cfr. E. Porciani, Il sogno nella narrativa giovanile di Elsa Morante, in G. Caltagirone e S. Maxia (a cura di), «Italia magica», cit., pp. 824-832. 55 Cfr. G. Alpini, Elsa Morante: The "Unbearable Lightness" of the Female Fantastic, in Ead., The Female Fantastic, cit., cap. V, pp. 125-154. 56 Cfr. B. Manetti, Paola Masino: le molteplici declinazioni del fantastico di una «massaia», in G. Caltagirone e S. Maxia (a cura di), «Italia magica», cit., pp. 589-599. L’argomento che ci interessa viene toccato anche nella monografia B. Manetti, Una carriera ‘à rebours’. I quaderni d’appunti di Paola Masino, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2001, che traccia un profilo intellettuale e letterario completo della scrittrice, e nel ritratto masiniano pubblicato su «Paragone. Letteratura» (cfr. Ead., Nascita e morte di una scrittrice. Per un ritratto di Paola Masino, in «Paragone. Letteratura», vol. LX, fasc. 84-85-86, agosto-dicembre 2009, n. 714-716-718, pp. 134-152). 57 Cfr. rispettivamente: F. Ghezzo, Fiamme e follia, ovvero la morte della madre arcaica in «Monte Ignoso» di Paola Masino, in «Esperienze Letterarie», vol. XXVIII, luglio-settembre 2003, n. 3, pp. 33-56; B. Garbin, Paola Masino: From Classic to Modern Fantastic, in «Forum Italicum», vol. 47, novembre 2013, n. 3, pp. 586-603; B. Laghezza, Il ‘fantastico’ di essere donna: spose, massaie e madri nell’opera di Paola Masino, in «Between», vol. IV, maggio 2014, n. 7, pp. 1-19, <http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/1148/903> (data ultimo accesso: 27/02/2016). 58 Cfr. rispettivamente: R. Guerricchio, Sulla narrativa di Paola Masino, in «Idra», vol. VI, 1995, n. 12, pp. 61-73, poi con il titolo Il realismo magico di Paola Masino, in Ead., Finzioni e confessioni. Passaggi letterari nel Novecento italiano, Napoli, Liguori, 2001, cap. 4 della parte prima, pp. 55-66; S. Cirillo, Nascita e morte della massaia di Paola Masino, in Ead., Nei dintorni del surrealismo. Da Alvaro a Zavattini: umoristi, balordi e sognatori nella letteratura italiana del Novecento, Roma, Editori Riuniti, 2006, pp. 125-143; F. Airoldi Namer, L’improbable surréalisme de Paola Masino, in F. Livi (a cura di), Futurisme et surréalisme, Atti del Convegno (Nantes, 13-14 dicembre 2002), Lausanne, L’Âge d’Homme, 2008, pp. 165-182. 59 Cfr. rispettivamente M. Mascia Galateria, Echi gogoliani in «Monte Ignoso» di Paola Masino, in M. Vajskopf, R. Giuliani, P. Buoncristiano (a cura di), Gogol’ e l’Italia, Atti del Convegno (Roma, 30 settembre-1 ottobre 2002), Moncalieri (Torino), C.I.R.V.I.-Centro Interuniversitario di Ricerche sul Viaggio in Italia, s. d. [ma 2006], pp. 253-266, e M. Morbiducci, Emma bifronte: luci ed ombre in «Monte Ignoso» di Paola Masino, in M. Čale, T. Peruško, S. Roic´, A. Iovinelli (a cura di), Il doppio nella lingua e nella letteratura italiana, cit., pp. 633-646. 60 Cfr. F. Airoldi Namer, La terra e la discesa: l’immaginario di Paola Masino, in «Otto/Novecento», vol. XXIV, settembre-dicembre 2000, n. 3, pp. 161-186. 61 Cfr. A.A. Cooper, Gender, Identity, and the Return to Order in the Early Works of Paola Masino, in L. Somigli e M. Moroni (a cura di), Italian Modernism. Italian Culture between Decadentism and Avant-Garde, Toronto-Buffalo-London, University of Toronto Press, 2004, pp. 378-399. 62 Cfr. L. Rozier, Il mito e l’allegoria nella narrativa di Paola Masino, prefazione di M.C. Papini, Lewiston (New York)-Queenston (Ontario)-Lampeter (United Kingdom), The Edwin Mellen Press, 2004. 63 Cfr. rispettivamente M. Mettifogo, The Unspeakable Violence of Gender: A Gothic Reading of Neera’s «Crevalcore», in «Italian Studies», vol. 66, luglio 2011, n. 2, pp. 69-86, e O. Santovetti, Neera (1846-1918). The World Seen from the Window: Reading, Writing, and the Power of Fantasy, in «The Italianist», vol. 33, ottobre 2013, n. 3, pp. 390-404. 64 Cfr. E. Childe e J.G. Pinamonte (a cura di), L’orrore al femminile. 20 autrici di narrativa gotica, nera, fantastica, Milano, Mondadori, 1986. 65 Cfr. G. De Turris (a cura di), L’altro volto della luna, cit. 66 Si vedano i lavori già ricordati di Bellotto, Amigoni, Lazzarin, Mangini (cfr. rispettivamente: S. Bellotto, Metamorfosi del fantastico, cit.; F. Amigoni, Fantasmi nel Novecento, cit.; S. Lazzarin, L’ombre et la forme, cit.; A.M. Mangini, Letteratura come anamorfosi, cit.). 67 Si vedano in particolare: M. Farnetti, Irruzioni del semiotico nel simbolico. Appunti sul fantastico femminile, in M. Galletti (a cura di), Le soglie del fantastico, 2 voll., Roma, Lithos, 1996-2001, vol. I, pp. 223-235, successivamente con il titolo Camera oscura. Appunti sul fantastico femminile, in M. Farnetti, L’irruzione del vedere nel pensare, cit., cap. XV, pp. 173-180; M. Farnetti, Definire il fantastico femminile, in G. Rimondi (a cura di), Definire il fantastico, Atti della Giornata di Studi (Ferrara, 26 ottobre 2001), in «Nuova Prosa», luglio 2002, n. 34, pp. 237-246, poi in versione rielaborata e con il titolo Il fantastico femminile, in P. Ihring e F. Wolfzettel (a cura di), La tentazione del fantastico. Narrativa italiana fra 1860 e 1920, Atti del Convegno (Frankfurt am Main, 15-18 novembre 2001), Perugia, Guerra, 2003, pp. 217-222; M. Farnetti, Empatia, euforia, angoscia, ironia. Modelli femminili del perturbante, in E. Chiti, M. Farnetti, U. Treder (a cura di), La perturbante, cit., pp. 9-22; M. Farnetti, Anxiety-free: Rereadings of the Freudian “Uncanny”, in F. Billiani e G. Sulis (a cura di), The Italian Gothic and Fantastic, cit., pp. 46-56 (sul web è disponibile una traduzione italiana: cfr. M. Farnetti, Senza angosce. Riletture del “Perturbante” freudiano, pp. 1-9, <http://xoomer.virgilio.it/raccontarsi/interventi/farnetti_perturbante.pdf>; data ultimo accesso: 27/02/2016); e anche M. Farnetti, In mancanza d’altro. Momenti del fantastico novecentesco, in G. Caltagirone e S. Maxia (a cura di), «Italia magica», cit., pp. 741-748, che affronta brevemente la questione del fantastico femminile alle pp. 742-743. 68 M. Farnetti, Anxiety-free, cit., p. 46. 69 Ivi, p. 49. 70 Ivi, p. 52. 71 Cfr. E. Chiti, M. Farnetti, U. Treder (a cura di), La perturbante, cit. 72 Cfr. M. Farnetti, Empatia, euforia, angoscia, ironia, cit. 73 U. Treder ed E. Chiti, Il/la perturbante: una questione di genere, in E. Chiti, M. Farnetti, U. Treder (a cura di), La perturbante, cit., p. 3. 74 Ivi, p. 5. 75 Ivi, pp. 4-5. 76 Cfr. S. Freud, Il perturbante [Das Unheimliche, 1919], in Id., Opere. IX. 1917-1923. L’Io e l’Es e altri scritti, a cura di C.L. Musatti, Torino, Bollati Boringhieri, 1977, pp. 77-118. 77 Cfr. il già ricordato G. Rimondi (a cura di), Definire il fantastico, cit., del 2002. 78 Si vedano ad esempio quelle che a Farnetti rivolge B. Manetti, Donne al cospetto dell’angelo: il sacro come epifania del fantastico in Paola Masino, Elsa Morante e Rossana Ombres, in «California Italian Studies», vol. 5, 2014, n. 1, pp. 526-549, <http://escholarship.org/uc/item/50f7w5k3> (data ultimo accesso: 27/02/2016): cfr. soprattutto ivi, pp. 526-528. 79 Cfr. S. Zangrandi, Uno spazio femminile per il fantastico. Riflessioni attorno ad alcune narratrici del Novecento, in «Testo e Senso», 2012, n. 13, pp. 1-20, <http://www.testoesenso.it/article/view/79/84> (data ultimo accesso: 27/02/2016). Si veda in particolare ivi, p. 5, per il riferimento a Farnetti. 80 Cfr. rispettivamente: U. Fanning, From Domestic to Dramatic: Matilde Serao’s Use of the Gothic, cit.; S. Wood, Fantasy, Narrative, and the Natural World in Anna Maria Ortese, in F. Billiani e G. Sulis (a cura di), The Italian Gothic and Fantastic, cit. pp. 141-159; D. La Penna, An Inquiry into Modality and Genre: Reconsidering «L’Iguana» by Anna Maria Ortese, ivi, pp. 160-187; D.E. Hipkins, Excessively Fantastic? Rossana Ombres’s «Serenata», ivi, pp. 188-209; R. Wilson, Paola Capriolo’s Mythic Fantasies, ivi, pp. 210-226. 81 Cfr. ivi, Part III, pp. 139-226. 82 F. Billiani, The Italian Gothic and Fantastic: An Inquiry into the Notions of Literary and Cultural Traditions (1869-1997), ivi, pp. 16-17. 83 Cfr. M. Čale, T. Peruško, S. Roič, A. Iovinelli (a cura di), Il doppio nella lingua e nella letteratura italiana, cit. 84 Cfr. rispettivamente: J. Spaccini, Artemisia Gentileschi, ‘grido lacerante’ di Anna Banti, ivi, pp. 609-624; I. Grgic´, Un manifesto e il suo doppio: la donna futurista tra F.T. Marinetti e Valentine de Saint-Point, ivi, pp. 625-632; M. Morbiducci, Emma bifronte: luci ed ombre in «Monte Ignoso» di Paola Masino, cit.; B. Ambrosi, Lo sdoppiamento della personalità come grado superiore di coscienza nel romanzo futurista «Una donna con tre anime» di Rosa Rosà, in M. Čale, T. Peruško, S. Roič, A. Iovinelli (a cura di), Il doppio nella lingua e nella letteratura italiana, cit., pp. 647-659. 85 Si vedano rispettivamente B. Laghezza, Théories du fantastique: les écrivaines italiennes recréent le genre, in J. Dutel (a cura di), L’autorité des genres, cit., pp. 1-10, <http://cahiersducelec.univ-st-etienne.fr/files/Documents/cahiers_du_celec_9/2-2.%20B.%20Laghezza.pdf> (data ultimo accesso: 27/02/2016), che esamina le teorie del fantastico elaborate dalle scrittrici italiane (Serao, Masino, Morante), e il già menzionato S. Lazzarin, Trois ouvre-boîtes pour un canon fermé, cit., dove una sezione si intitola Le fantastique des femmes (cfr. ivi, pp. 14-16). 86 Cfr. rispettivamente D.E. Hipkins, Contemporary Italian Women Writers and Traces of the Fantastic: The Creation of Literary Space, Oxford, Legenda, 2007, e G. Alpini, The Female Fantastic, cit. 87 Cfr. H. Bloom, The Anxiety of Influence. A Theory of Poetry, New York, Oxford University Press, 1973. 88 D.E. Hipkins, Contemporary Italian Women Writers, cit., p. 1. 89 Ibid. 90 Ibid. 91 Ivi, p. 3. 92 Ivi, p. 4. 93 Ivi, p. 2. 94 Ibid. 95 Ivi, p. 3. 96 Ivi, p. 4. 97 Ivi, p. 3. 98 Ivi, p. 5. 99 Ibid. 100 Ivi, p. 6. 101 Ivi, p. 5. 102 Ivi, p. 7. 103 Ivi, p. 3. 104 Si vedano rispettivamente B. Manetti, Donne al cospetto dell’angelo, cit. [2014], e B. Laghezza, Théories du fantastique, cit. [2015]. 105 B. Manetti, Donne al cospetto dell’angelo, cit., p. 531. Si vedano rispettivamente la sezione intitolata On the Edge of a Marginal Genre, nel capitolo introduttivo del libro di Hipkins (cfr. D.E. Hipkins, Contemporary Italian Women Writers, cit., pp. 23-31), sezione che risulta articolata in un breve percorso del fantastico italiano (The Fantastic in Italy, ivi, pp. 23-27) e in una ricostruzione per linee essenziali del contributo femminile alla storia del genere (Women and the Fantastic in Italy, ivi, pp. 27-31); e le considerazioni teoriche preliminari di Manetti: cfr. B. Manetti, Sul fantastico femminile e le metamorfosi dell’‘Unheimliche’: alcune premesse teoriche, in Ead., Donne al cospetto dell’angelo, cit., pp. 526-531. 106 Penso ai libri di Bellotto, Amigoni e Lazzarin più volte citati. Cfr. rispettivamente: S. Bellotto, Metamorfosi del fantastico, cit.; F. Amigoni, Fantasmi nel Novecento, cit.; S. Lazzarin, L’ombre et la forme, cit. 107 È il titolo del preambolo introduttivo alla Part II. The Female Fantastic in Italy (cfr. G. Alpini, Distinct Styles of Female Fantastic, in Ead., The Female Fantastic, cit., pp. 71-73). 108 Cfr. R. Ceserani, Le radici storiche del fantastico, in Id., Il fantastico, Bologna, Il Mulino, 1996, cap. IV, pp. 99-115, e già Id., Le radici storiche di un modo narrativo, in R. Ceserani et al., La narrazione fantastica, Pisa, Nistri-Lischi, 1983, pp. 7-36. 109 G. Alpini, The Female Fantastic, cit., p. 11. 110 Ivi, p. 217. 111 Ivi, p. 9. 112 Ivi, p. 217. 113 Ibid. 114 Cfr. A. Richter, Le fantastique féminin. Un art sauvage, Bruxelles, Éditions Jacques Antoine, 1984. 115 Il riferimento è al saggio M. Farnetti, Camera oscura. Appunti sul fantastico femminile, cit. [1997], che come ho precisato sopra era uscito in una prima versione [1996] con il titolo Irruzioni del semiotico nel simbolico, cit. 116 G. Alpini, The Female Fantastic, cit., p. 14. 117 Alludo rispettivamente a Tz. Todorov, Introduction à la littérature fantastique, cit., cioè lo studio canonico sul fantastico ottocentesco, e a J. Alazraki, En busca del unicornio: los cuentos de Julio Cortázar, Madrid, Gredos, 1983, sicuramente uno dei lavori più utili per una definizione del ‘neofantastico’ novecentesco. 118 G. Alpini, The Female Fantastic, cit., pp. 13-14. 119 Ivi, p. 46; le parole in corsivo appartengono a Landolfi (cfr. T. Landolfi, La moglie di Gogol, in Id., Opere. I. 1937-1959, a cura di I. Landolfi, Milano, Rizzoli, 1991, p. 684). 120 Si tratta del già menzionato B. Manetti, Paola Masino: le molteplici declinazioni del fantastico di una «massaia», cit. 121 B. Manetti, Donne al cospetto dell’angelo, cit., p. 527. 122 Ibid. Il passo freudiano, cui fa riferimento per l’appunto Farnetti, si legge in S. Freud, Il perturbante, cit., p. 106. 123 B. Manetti, Donne al cospetto dell’angelo, cit., p. 527; la citazione proviene sempre da S. Freud, Il perturbante, cit., p. 106. 124 B. Manetti, Donne al cospetto dell’angelo, cit., p. 527. 125 Ivi, p. 528. 126 Cfr. E. Showalter, La critica femminista nel deserto [Feminist Criticism in the Wilderness, 1981], in M.T. Chialant ed E. Rao (a cura di), Letteratura e femminismi: teorie della critica in area inglese e americana, Napoli, Liguori, 2000, pp. 49-65. 127 B. Manetti, Donne al cospetto dell’angelo, cit., p. 529; le citazioni sono tratte, per la precisione, da E. Showalter, La critica femminista nel deserto, cit., p. 64. 128 B. Manetti, Donne al cospetto dell’angelo, cit., p. 528. 129 Ivi, p. 530. 130 Cfr. R. Otto, Il sacro. L’irrazionale nell’idea del divino e la sua relazione al razionale, Milano, Feltrinelli, 1966 [Das Heilige. Über das Irrationale in der Idee des Göttlichen und sein Verhältnis zum Rationalen, 1917]. 131 B. Manetti, Donne al cospetto dell’angelo, cit., p. 530. 132 A. Cavalli, Oltre la soglia. Fantastico, sogno e femminile nella letteratura italiana e dintorni, Milano, Unicopli, 2002, p. 9. 133 Ivi, p. 32. 134 M. Farnetti, Anxiety-free, cit., p. 46. 135 Ivi, p. 47. 136 Si può vedere, in proposito, S. Lazzarin, «Ed è per questo che gli spiriti non vogliono vivere con noi»: Buzzati e la linea nostalgica nella letteratura fantastica del Novecento, in A. Colombo e D. Gachet (a cura di), Buzzati d’hier et d’aujourd’hui. À la mémoire de Nella Giannetto, Atti del Convegno (Besançon, 26-28 ottobre 2006), Besançon, Presses Universitaires de Franche-Comté, 2008, pp. 209-231, poi come capitolo di una monografia: cfr. S. Lazzarin, Nostalgia, in Id., Fantasmi antichi e moderni. Tecnologia e perturbante in Buzzati e nella letteratura fantastica otto-novecentesca, Pisa-Roma, Fabrizio Serra Editore, 2008, cap. II, pp. 33-47. 137 S. Zangrandi, Uno spazio femminile per il fantastico, cit., p. 5, con citazione da U. Treder ed E. Chiti, Il/la perturbante: una questione di genere, cit., p. 6. 138 S. Zangrandi, Uno spazio femminile per il fantastico, cit., p. 2. 139 Ibid. 140 R. Ceserani, Il fantastico, cit., p. 75. 141 C. Seno Reed, Ortese e il fantastico, cit., p. 130. 142 Ivi, p. 135. 143 Ivi, p. 130. 144 Ivi, p. 134. 145 Ivi, rispettivamente pp. 139 e 135. 146 S. Zangrandi, Uno spazio femminile per il fantastico, cit., p. 6; l’osservazione proviene da un’intervista a Gioconda Belli. Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature - © 2018 <http://www3.unibo.it/boll900/numeri/2018-i/Lazzarin.html> Giugno-dicembre 2018, n. 1-2 |