![]() ![]() Note: 1 Cfr. R. Ceserani, Convergenze, Milano, Bruno Mondadori, 2010, p. 10. 2 A. Berardinelli, La critica come saggistica, in C. Di Girolamo, A. Berardinelli, F. Brioschi, La ragione critica, Torino, Einaudi, 1986. 3 A. Berardinelli, La forma del saggio. Definizione e attualità di un genera letterario, Venezia, Marsilio editore, 2002. 4 G. Cantarutti, Un progetto e il suo contesto, in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il Saggio. Forme e funzioni di un genere letterario, Bologna, Il Mulino, 2007, p. 9. 5 A. Borghesi, Genealogie. Saggisti e interpreti del Novecento, Macerata, Quodlibet, 2012. Il libro raccoglie dieci saggi scritti tra il 2000 e il 2010, arco di tempo che conferma la crescente attenzione verso la saggistica in questo decennio. 6 G. Benvenuti, Saggio, racconto e autobiografia nell’ultimo Serra, in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il Saggio. Forme e funzioni di un genere letterario, cit., p. 97. 7 G. Cantarutti, Un progetto e il suo contesto, cit., p. 26. Per rafforzare questa affermazione l’autrice, oltre a Berardinelli, cita anche Marielle Macé, Les temps de l’essai. Histoire d’un genre en Frence au XXe siècle, Paris, Belin, coll. «L’Extrême Contemporain», 2006, pp. 226-229. 8 Cfr. F. L. Galati (a cura di), Dizionario della letteratura mondiale, Roma, Edizioni Paoline, 1980, p. 2981. 9 A. Berardinelli, La forma del saggio e le sue dimensioni, in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il saggio. Forme e funzioni di un genere letterario, cit., p. 37. 10 Cfr. I. Calvino, La squadratura, in G. Paolini, Idem, Torino, Einaudi, 1975. 11 A. Berardinelli, Per Enzensberger, in «Lo Straniero», anno III, n.9, inverno 1999-2000, p. 99. 12 Per le differenze fra i due sottogeneri, ma anche elementi concreti di analisi, linee di tendenze comuni e più approfondite argomentazioni cfr. P. Pullega, Il piano e la sfera, in S. Benassi e P. Pullega (a cura di), Il saggio nella cultura tedesca del ‘900, Bologna, Capelli Editore, 1989, pp. 37-39. 13 A. Berardinelli, La forma del saggio. Definizione e attualità di un genera letterario, cit., p. 35. 14 A. Berardinelli, La forma del saggio e le sue dimensioni, cit., pp. 43-44. 15 Cfr. G. Cantarutti, Un progetto e il suo contesto, cit., p. 26. 16 A. Berardinelli, La forma del saggio e le sue dimensioni, cit., p. 37. 17 G. Haas, Saggio e romanzo, trad. it. Chiara Simonato, in Stefano Benassi e Paolo Pullega, Il Saggio nella cultura tedesca del ‘900, cit., pp. 149-158; ed. orig. G. Haas, Essay, Suttgart, J.B. Metzlerischeverlagsbuchandlung, 1969. 18 L. Rohner, Saggio sul saggio, trad. it. di Chiara Simonato, in Stefano Benassi e Paolo Pullega, Il Saggio. Storia di un genere e di uno stile, Bologna, Capelli Editore, 1989, pp. 53-71; ed. orig. L. Rohner (hrsg.), Deutsche Essays. Prosa aus zwei Jahrhunderten, Bb. I-IV, 1968. 19 Cfr. Ivi, pp. 58-59. 20 La conoscenza teorica sul saggio in Italia sembra filtrata attraverso la cultura tedesca: i libri dedicati all’argomento (penso all’antologia dell’editore Capelli, citata in precedenza) fanno riferimento alla cultura tedesca del Novecento, il convegno di Bologna nasce dall’interessamento e dal coordinamento di Giulia Cantarutti che è germanista e nella quarta di copertina parla di un indagine concentrata sulle letterature italiana e tedesca contemporanee; Berardinelli guarda ai saggisti tedeschi come Enzensberger, e guarda anche al fervore degli anni Sessanta quando il richiamo all’impegno si sviluppava attraverso i contatti tra intellettuali e scrittori italiani francesi e tedeschi (si pensi a Vittorini); infine il dato più elementare, i testi di riferimento per chi voglia affrontare lo studio del genere saggio sono di Adorno, Lukács e Benjamin. 21 A. Bruni, Foscolo, la misura del saggio, in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il saggio. Forme e funzione di un genere letterario, cit., pp. 69-91. 22 Ivi, p. 90. 23 G. Pulce, Elogio della discontinuità. Di alcuni tratti della scrittura saggistica nella letteratura italiana novecentesca, in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il saggio. Forme e funzioni di un genere letterario, cit., pp. 113-135. 24 Ivi, p. 114. 25 Cfr. Th. W. Adorno, Il saggio come forma, in Note sulla letteratura 1943-1961, Torino, Einaudi, 1979, p. 21 e ss. 26 G. Benvenuti, Saggio, racconto e autobiografia nell’ultimo Serra, G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a c. di), Il saggio. Forme e funzioni di un genere letterario, cit., p. 93. 27 P. Pullega, Il piano e la sfera, in S. Benassi e P. Pullega (a cura di) Il saggio. Storia di un genere e di uno stile, cit., p. 41. 28 G. Lukács, Essenza e forma del saggio, in S. Benassi e P. Pullega (a cura di), Il saggio nella cultura tedesca del ‘900, cit., p. 95. 29 Cfr. anche Th. W. Adorno, Il saggio come forma, cit., p. 23. 30 P. Guaragnella, Paolo Sarpi e la ricezione degli «Essais» di Montaigne, in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il saggio. Forme e funzioni di un genere letterario, cit., p. 61. 31 P. Guaragnella, Paolo Sarpi e la ricezione degli «Essais» di Montaigne, cit., p. 67. 32 F. La Porta, L’oroscopo degli irregolari, in «Domenica» supplemento de «Il Sole 24 Ore», 15 gennaio 2012, p. 32. 33 I. Calvino, Lezioni americane, Milano, Garzanti, 1988, X ed., p. 58. 34 Th. W. Adorno, Il saggio come forma, cit., p. 18. 35 Cfr. anche A. Berardinelli, La forma del saggio. Definizione e attualità di un genere letterario, cit., p. 188. Le parole riferite al saggismo di Enzensberger possono essere estese a principio generale. 36 Th. W. Adorno, Il saggio come forma, cit., p. 6. 37 A. Berardinelli, La forma del saggio. Definizione e attualità di un genere letterario, cit., pp. 185-186. 38 A. Berardinelli, La forma saggio e le sue dimensioni, cit., p. 35. 39 A. Berardinelli, Per Enzensberger, cit., p. 101. 40 Th. W. Adorno, Il saggio come forma, cit., p. 30. 41 A. Berardinelli, La forma del saggio e le sue dimensioni, cit., p. 36. 42 Cfr. C. Di Girolamo, A. Berardinelli, F. Brioschi, La ragione critica, cit., p. 102; insieme a F. Brioschi, La mappa dell’impero, Milano, Il Saggiatore 1983. 43 Th. W. Adorno, Il saggio come forma, cit., pp. 8-9. 44 M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’azione responsabile, trad. it. M. De Michiel, Manni, Lecce, 1998, p. 20. 45 M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’azione responsabile, cit., p. 21. 46 G. Lukács, Essenza e forma del saggio, cit., p. 107. 47 A. Niero, «In the Shadow of Dante» nella saggistica di Iosif Brodskij (con un’ipotesi su una peculiarità della sua scrittura), in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il saggio. Forme e funzioni di un genere letterario, cit., pp. 387-390. 48 G. Lukács, Essenza e forma del saggio, cit., p. 109. 49 Ivi, p. 110. 50 G. Cantarutti, Area italiana e area tedesca: rimozioni, incontri e confronti, in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il saggio. Forma e funzioni di un genere letterario, cit., pp. 141-142. Questo genere in Germania è poco amato almeno fino al Novecento, cioè solo dopo aver rotto ogni legame con "la grande catena del Rinascimento". Adorno constatava che venire lodato come philosophe écrivain, opposto al Literaturwissenschaftler equivaleva, in Germania, a essere fuori gioco scientificamente (cfr. le pagine 138-139, 147 e 150). 51 I. Simson, Jorge Luis Borges e il rinnovamento della scrittura saggistica, in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il saggio. Forme e funzioni di un genere letterario, cit., p. 330. 52 H. M. Enzensberger, Economia della mosca cieca, in In difesa della normalità, Milano, Mondadori, 1994, pp. 35-52. 53 M. Bense, Sulla prosa del saggio, trad. it. di C. Simonato, in S. Benassi e P. Pullega (a cura di), Il saggio nella cultura tedesca del ‘900, cit., p. 182. Ed. orig.: Über den Essay und seine Prosa, in «Merkur», 3, 1947. 54 I. Simson, Jorge Luis Borges e il rinnovamento della scrittura saggistica, cit., p. 330. 55 E. Pessini, Da «Soleil de la Conscience» a «La Cohée de Lamentin». La saggistica di Édouard Glissant, in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il saggio. Forme e funzioni di un genere letterario, cit., p. 301. 56 A. Berardinelli, L’eroe che pensa. Disavventure dell’impegno, Torino, Einaudi, 1997, p. 32. 57 C. Perelman e L. Olbrechts-tyteca, Trattato dell’argomentazione, Einaudi, Torino 2001, p. 177. Cfr. anche B. Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Milano, Bompiani, 1988, pp. 49-52. 58 C. Schärf, Saggismo e spazio poetico nella letteratura tedesca contemporanea, in G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (a cura di), Il saggio. Forme e funzioni di un genere letterario, cit., p. 231. Affermazione riferita ad un altro grande poeta tedesco Durs Grünbein. Il ruolo portante del ritmo è sottolineato anche da Weissenberger in Prosakunst ohne Erzählen: Die Gattungen der nicht-fiktionalen Kunstprosa, Tübingen, Niemeyer, 1985, pp. 105, 124. 59 R. Ceserani, Convergenze, cit. 60 H. M. Enzensberger, Mediocrità e follia, Milano, Garzanti, 1991, p. 165. 61 G. Pulce, Elogio della discontinuità. Di alcuni tratti della scrittura saggistica nella letteratura italiana novecentesca, cit., p. 115. 62 M. Bense, Sulla prosa del saggio, cit., p.182. 63 A. Berardinelli, Per Enzensberger, cit., p. 105. 64 A. Berardinelli, La forma del saggio e le sue dimensioni, cit., p. 40. 65 Interessante, anche se in questa sede non c’è tempo per dilungarsi, il cortocircuito che si realizza nel saggio tra casualità (dell’arte per Musil) ed esattezza (propria della poesia per Valery e Calvino), mentre nella poesia rimane funzionale paradosso. Scrive Musil: «un campo in cui sia possibile procedere con esattezza, con qualcosa di residuo ... Oppure; il massimo di rigore possibile in campo in cui non sia possibile procedere con esattezza». R. Musil, Sul saggio, in S. Benassi e P. Pullega (a cura di), Il saggio nella cultura tedesca del ‘900, cit., p. 144. Inoltre cfr. P. Pullega, Il piano e la sfera, in S. Benassi e P. Pullega (a cura di), Il saggio nella cultura tedesca del ‘900, cit., p. 43. 66 L. Gauvin, Repenser l’utopie. Entretien Édouard Glissant-Lise Gauvin, in «Francofonia», n. 50, primavera 2006, pp. 111-117. 67 I. Calvino, Una pietra sopra, Torino, Einaudi, 1980. Si cita dall’edizione Id., Una pietra Sopra, Milano, Mondadori, 2009, p. 187. 68 Ivi, p. 75. 69 A. Berardinelli, La forma del saggio e le sue dimensioni, cit., p. 102. 70 G. Cantarutti, Un progetto e il suo contesto, cit., p. 13. L’autrice riutilizza l’espressione di Guy Larroux, L’essai aujourd’hui, in P. Glaudes (a cura di), L’essai: métamorphose d’un genre, Presses Universitaires du Mirail, Toulouse 2002. 71 Cfr. A. Berardinelli, Per Enzensberger, cit., p. 104. 72 A. Berardinelli, La forma del saggio e le sue dimensioni, cit., p. 42. 73 G. Pulce, Elogio della discontinuità. Di alcuni tratti della scrittura saggistica nella letteratura italiana novecentesca, cit., p. 116. 74 Cfr. G. Benvenuti, Saggio, racconto e autobiografia nell’ultimo Serra, cit., p. 93. 75 A. Tagliapietra, Saggi su un’epoca che gira a «Zig zag», in «Il Gazzettino», 19 novembre 1999, p. 25. 76 G. Lukács, Essenza e forma del saggio, cit., p. 106. 77 Cfr. G. Cantarutti, Un progetto e il suo contesto, cit., p.36. 78 Cfr. Th. W. Adorno, Il saggio come forma, cit., p. 18. 79 Una conferma delle osservazioni che ho qui elencato viene da una seconda descrizione dello scrittore di saggi tratteggiata da Filippo La Porta, nella quale si possono riconoscere in rapida successione molti termini chiave: l’eresia di Adorno, lo spirito di ricerca della scienza, l’argomentazione, il dialogo e l’alterità bachtiniana, fino alla soggettività e all’inesauribilità dell’oggetto. La Porta accosta due nature: «da una parte l’intellettuale eretico, disorganico a partiti, accademie, gruppi di potere [...] e dall’altra l’illuminista attratto dal mistero e dal buio [...] che, con la sua ostinata razionalità argomentativa, si sporge continuamente sull’altro da sé, impegnato a decifrare gli oracoli custoditi nelle opere». F. La Porta, L’oroscopo degli irregolari, cit., p. 32. 80 Ivi, p. 9. 81 F. La Porta, Meno letteratura per favore!, Torino, Bollati Boringhieri, 2010. 82 D. Rondoni, Contro la letteratura. Poeti e scrittori una strage quotidiana a scuola, Milano, Il Saggiatore, 2010. 83 A. Berardinelli, Non incoraggiate il romanzo. Sulla narrativa italiana, Venezia, Marsilio, 2011. 84 G. Ferroni, Scritture a perdere. La letteratura negli anni zero, Bari-Roma, Laterza, 2010. 85 G. Ferroni, Dopo la fine. Una letteratura possibile, Roma, Donzelli Editore, 2010. Seconda edizione del libro del 1996, pubblicato da Einaudi, che allora recava come sottotitolo: Sulla condizione postuma della letteratura. 86 F. La Porta, Under 40, il catalogo è questo, in «Domenica», supplemento de «Il Sole 24 Ore», 6 febbraio 2011, pp. 6-7. Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature - © 2012 <http://www3.unibo.it/boll900/numeri/2012-i/Borghi.html> Giugno-dicembre 2012, n. 1-2 |