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Note:


1  Cfr. A. Cosentino, Prefazione a J. Skácel, Il colore del silenzio (Poesie 1957-1998), Pesaro, Metauro, 2004, p. 9.

2  Ibid.

3  «Ci incontrammo dapprima nel celebre caffè Bellevue di Brno, un luogo frequentato da letterati ed artisti, poi a casa sua in via Kotlárská 35a, dove conobbi l'amatissima moglie Božena. Volevo porgli alcune domande sulla sua poetica, l'argomento della tesi di laurea che stavo scrivendo. [...] Mi offrì due citazioni come chiavi di lettura; una era la chiusa della poesia Fragile sempre più fragile: "Sono solo un poeta, un radar sotto i tigli. / Non sta a me rispondere. Io domando", l'altra un pensiero di Pascal: "Je blâme également, et ceux qui prennent parti de louer l'homme, et ceux qui le prennent de le blâmer, et ceux qui le prennent de se divertir; et je ne puis approuver que ceux qui cherchent en gémissant"». Cfr. A Cosentino, Prefazione, cit., p. 22.

4  In realtà, il nome originario del paesino è Znorovy, ed è lo stesso Skácel a spiegare il motivo del cambiamento di questo toponimo: «La regione che mi fece da culla, come si scrive nei vecchi e nobili romanzi, si trova al confine con la Slovacchia. Fu ripetutamente saccheggiata durante le incursioni di turchi, tartari, magiari e cumani. Per non essere ridotti in schiavitù dagli incursori, gli abitanti del mio paesino scavarono nei campi delle buche, nory, in cui nascondersi. Per questo si dice venissero chiamati lidé z nor, "gente delle buche", e il paesino Znorovy. Ma i filologi hanno stabilito che vivevano "nelle buche", v norách, da cui deriva Vnoroy. Non suona bene e non mi piace. Per questo, quando ritorno, io ritorno sempre a Znorovy». Jan Skácel, Navráty, in Třináctý Černý, a cura di Jiří Opelík, Vydavatelství, Třebíc, 2001, p. 17.

5  Cfr. Jan Skácel, [intervista del 1967], in Antonín J. Liehm, Generace, Ceskoslovenský spisovatel, Praha, 1990, p. 253.

6  J. Opelík, Slácelovo erbennovstí, in Milované řemeslo, Praha, Torst, 2000, p. 313.

7  Cfr. A. Cosentino, Prefazione, cit., p. 19. Secondo quanto dice il critico letterario Jan Lopatka, «l'importanza fondamentale rivestita dalla pubblicistica in Repubblica Ceca, dipende dalla funzione che essa ha sempre svolto: ha supplito all'inesistenza della politica».

8  Ivi, p. 246.

9  Ivi, p. 23.

10  Lenka Froulikova è insegnante di Lingua e Letteratura ceca all'Università di Nancy2 (Francia). È autrice di vari manuali d'apprendimento del ceco per stranieri.


Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature - © 2007

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Giugno-dicembre 2007, n. 1-2