Claudia La Via
Racconto breve e letteratura metropolitana

 

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La scrittura oggi premia la rapidità e l'essenzialità. Per tale ragione il racconto breve sembra essersi fatto il rappresentante più significativo degli "sfoghi" letterari dei nostri tempi.
Più che di genere sembra essere opportuno parlare del racconto breve come rappresentante e modello di una letteratura metropolitana che fa i conti con le tempistiche quotidiane e con la soglia di attenzione dedicata alla lettura da un utente medio.
Per certi versi ciò è pienamente accostabile, per lo meno in minima parte, al mutamento dei parametri di tempo e fruibilità apportati dallo sviluppo del digitale e della lettura su schermo.
Il racconto breve spinge "per copione" alla necessità di eliminare tutto ciò che è superfluo e l'aspetto che maggiormente lo caratterizza è quello della privazione. Un buon racconto di solito non descrive fino in fondo, piuttosto suggerisce, affidando l'immaginazione del particolare tralasciato al patto segreto tra lo stile dell'autore e la personalità del lettore. Il lettore di racconti brevi, infatti, cerca emozioni e non informazioni.

Non a caso negli ultimi anni sono fiorite proposte culturali, progetti e concorsi letterari il cui soggetto indiscusso è stato il racconto breve. Nei primi mesi del 2005, a brevissima distanza l'uno dall'altro, si sono fatte strada tra il pubblico due interessanti iniziative: il premio subway letteratura e i suoi juke-box letterari e il concorso In60righe lanciato dall'inserto meneghino del Corriere della Sera: Vivimilano. Ad In60righe si poteva partecipare esclusivamente online: anche questo è un interessante spunto di riflessione sullo "sposalizio" annunciato fra digitale e letterario. Il concorso è partito il 9 marzo scorso ed è rimasto attivo per un mese esatto, fino al 9 aprile: ha raccolto oltre un centinaio di racconti al giorno con una punta di quasi quattrocento nelle ultime ventiquattro ore prima della chiusura. Il 25 maggio sono stati resi noti i tre vincitori (Luciana di Dedda, Alberto Giuffrè e Vincenzo Sibillo) che sono stati premiati in data 28 maggio durante un'incontro pubblico presso la libreria Rizzoli in Duomo a Milano. Sul sito dell'inserto del Corriere della sera (<http://www.vivimilano.it>) erano visionabili tutti i racconti pervenuti tra cui quelli dei tre premiati.

A quei mesi risale anche l'iniziativa che ha coinvolto le città di Milano, Roma e Napoli e le loro principali stazioni della metropolitana che hanno offerto a giovani talenti la possibilità di esprimersi con la scrittura attraverso un concorso letterario. I volumetti sono stati distribuiti gratuitamente attraverso i "juke-box" letterari nei mezzanini delle principali stazioni metropolitane di Milano, Roma e Napoli con una tiratura di ben tre milioni di copie.
I racconti pervenuti sono stati oltre 1300 tra cui sono stati scelti 10 racconti finalisti. Il comitato di lettura, composto da nomi insigni (Massimo Cacciapuoti, Alessandra Casella, Pepa Cerrutti, Arnaldo Colasanti, Davide Branzini, Chiara Gamberale, Francesco Lucigli, Raul Montanari, Andrea G. Pinketts, Oliviero Ponte di Pino, Beatrice Ravelli, Eugenio Stanziale, Pietro Treccagnoli, Sandro Veronesi e Alessandro Zaccuri), ha dovuto operare un'ardua selezione. Ciascuno dei racconti prescelti è stato pubblicato in piccoli libricini tascabili stampati su carta riciclata al 100% con la prefazione di uno dei personaggi della giuria.
Il punto di maggior carisma ed originalità di questa riuscita iniziativa "metropolitana" è senza dubbio quello di aver stimolato la fantasia e la creatività degli aspiranti scrittori: un racconto breve che non superasse le sei cartelle ma soprattutto che indicasse il genere che meglio lo identificava, stimolando così la creazione di nuovi "generi alternativi". Alcuni fra quelli coniati in questa edizione sono: thriller semiotico, narrativa di pesantezza e racconto di partenza.
Strettamente legato alla sua genesi underground, Subway letteratura ha chiesto ai partecipanti di indicare chiaramente il numero di fermate della metro che, a loro parere, fossero sufficienti per completare la lettura dei racconti.

Come ha fatto notare Rachele Furfaro, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, «la distribuzione gratuita presso le stazioni delle metropolitane dei racconti pubblicati dei vincitori sarà non solo occasione di visibilità per gli autori, ma anche un invito alla lettura, adeguata ai moderni stili di vita attraverso uno strumento di comunicazione attivo: un racconto breve, un libricino tascabile, un giovane autore da conoscere ed apprezzare, un momento di stimolo e di riflessione individuale per il pubblico che quotidianamente percorre frettolosamente la città sotterranea».
Si è appena conclusa la quinta edizione di Subway Letteratura; gli aspiranti scrittori hanno avuto tempo fino al 15 febbraio 2006 per inviare i propri lavori. Altre storie, altri stili, altri autori per nuovi racconti da "mordere" come uno veloce snack letterario in un frenetico scenario metropolitano. Perché nel processo di globalizzazione generale tutto si relativizza e, a volte, si semplifica; e così oggi non servono più solamente caffè letterari o ampie aule folte di esperti per parlare di letteratura. Ce n'è un po' dovunque, basta saperla cogliere. A volte la si trova stampata su carta ecologica nel mezzanino di una fermata della metro.

 

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Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature - © 2005-2006

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Giugno-dicembre 2005, n. 1-2