**************************************************************

          BOLLETTINO '900 - Segnalzioni / B, dicembre 2003             Successivo

**************************************************************

SOMMARIO:

- Ilaria Scola
*Celestial Excursions*: storie in musica di Robert Ashley
New York, The Kitchen Theatre, 19 aprile 2003

-------------------------------------

Ilaria Scola
*Celestial Excursions*: storie in musica di Robert Ashley.
New York, The Kitchen Theatre, 19 aprile 2003


"Celestial Excursions is an exploitation of uncharted
territory - the wild intermingling of reminiscence,
regret, love, nightmare, old sayings, songs on the radio
- all seemingly to no purpose, except for the operatic
purpose of relentless speed and precision in ensemble
singing and the possible stage-magic inherent in illusion,
hallucination, and a physically changed state of the
senses".
Robert Ashley

I lavori di Robert Ashley hanno realizzato nuove
applicazioni del linguaggio nella musica, e la sua
ultima opera, *Celestial Excursions*, e' certamente una
continuazione del suo sperimentalismo. Presentata come
nuovo concetto d'opera per il nuovo millennio, *Celestial
Excursions*, come l'opera tradizionale, mescola e
inserisce in un contesto musicale elementi scenici e
elementi narrativi. Ma Ashley racconta storie moderne in
musica. E Robert Ashley dice di essere cresciuto ascoltando
la radio, dischi jazz, musica popolare e di avere scoperto
la tradizione della musica europea solo ai tempi
dell'universita'. Ed e' proprio la sensibilita'
musicale sviluppata dall'ascolto della musica popolare
americana che Ashley porta nella sua opera ("Non sento
la musica nella stessa maniera Stockausen sente la musica,
e certamente, non sono un europeo del diciannovesimo
secolo").
I suoi lavori sono intenzionalmente americani sul piano
tematico e sul piano linguistico. La sua poesia ricrea un
linguaggio quotidiano che tratta spesso di temi banali,
poco importanti e presenta descrizioni di situazioni che
possono essere percepite come insignificanti. Allo stesso
tempo, le sue parole risultano brillanti e profonde,
possiedono la profondita' di una rivelazione. Come afferma
Richard Rorty (*Achieving Our Country: Leftist Thought in
Twentieth Century America*, Cambridge, MA, Harvard
University Press, 1998), la dimensione esistenziale del
quotidiano americano ha abbandonato l'idea dell'eterno.
I testi di Ashley rivelano poeticamente la finitezza di
questa condizione umana. E il loro linguaggio e' l'inglese
americano. Per creare una grande opera, Ashley afferma, il
compositore deve sentire il suo linguaggio come musica.
La velocita' e il ritmo sono gli elementi da cui scaturisce
la musicalita' del linguaggio inglese, elementi
caratteristici della tradizione musicale popolare americana.
Tradizione da cui attinge il pianista Blu Gene Tiranny,
collaboratore di lunga data di Ashley, nella preparazione
dei cosiddetti "musical beds" che accompagnano le parole
dei testi. Negli ultimi 25 anni, Robert Ashley ha composto
un cospicuo numero di opere che include, per esempio,
titoli come *Perfect Lives* (1978), *Atalanta (Acts of
God)* (1958), *Now Eleanor's Idea* (1994), *Balseros*
(1997), *Dust* (1998) e, ultima, *Celestial Excursions*
(2002). Quest'ultima opera e' stata commissionata dal
Performing Artservices Inc. e il Berliner Festpiele ed
e' stata messa in scena al teatro The Kitchen di New York
nell'aprile del 2003. Il libretto e' una meditazione
commovente e allo stesso tempo umoristica sulla vecchiaia,
sulla memoria e sulla morte. L'opera che si presenta come
un susseguirsi di recitativi, canzoni, suoni elettronici,
trova la sua fonte materiale nelle conversazioni
frammentate e, a volte, incoerenti delle persone anziane.
Infatti, i protagonisti di *Celestial Excursions* sono gli
anziani, per dirlo con le parole di Ashley, "a community so
marginalized it doesn't even have a future to look
forward to". Essi cantano o raccontano segmenti piu' o meno
brevi del loro passato dando vita a una sequenza di immagini
simili piu' ai sogni che alla realta'. Coniugando musica e
poesia, Ashley da una forma, una struttura a queste immagini
tenute vive nei sotterranei della memoria, ma soprattutto
da una voce alle paure e ai sentimenti degli anziani. Nella
messa in scena di New York, i cinque personaggi dell'opera,
sono interpretati da Sam Ashley, Thomas Bruckner, Jacqueline
Humbert, Joan La Barbara, e dallo stesso Robert Ashley.
L'intera opera e' accompagnata dalla musica del pianista
Blue Gene Tyranny e dall'orchestra elettronica realizzata
da Tom Hamilton. Inoltre, c'e' un personaggio muto
interpretato e coreografato da Joan Jonas, una pioniera
del video digitale. I cinque artisti sono seduti a dei
piccoli banchi. La parte di Robert Ashley e' per lo piu'
da solista. L'impiego delle cinque voci e' molto articolato
e vario: a volte tutti cantano all'unisono; a volte cantano
le stesse parole con lo stesso ritmo in armonia o in
contrappunto; e infine, a volte cantano differenti parti
simultaneamente creando un flusso musicale continuo.
Particolarmente emozionante e' il punto in cui Ashley
racconta di una anziana signora che vuole una lettera
d'amore da poter leggere in momenti di solitudine. Poi,
legge questa lettera nella forma di una classica canzone
blues.
*Celestial Excursions* e' un'opera piu' complessa dei
precedenti lavori, che raggiunge una nuova maturita'. La
complessita' di *Celestial Excursions* viene racchiusa in
una frase dello stesso Ashley, "the River Deepens [as it
flows into the Ocean]", che puo' essere letta nella
doppia chiave esistenziale e artistica.

[Una versione piu' ampia di questo intervento,
riguardante anche *The Temptation of St. Anthony* di
Robert Wilson, uscira' nel numero 2003, 2 di "Bollettino
'900", di imminente pubblicazione]

**********************************************************

Please forward a copy of this Newsletter to colleagues
who might be interested in reading it. If you receive
a forwarded copy, and would like to be placed on the
Bollettino's distribution list for future information,
please contact us:

staff: boll900@iperbole.bologna.it
editor: pellizzi@alma.unibo.it
subscribe: boll900@philo.unibo.it
unsubscribe: boll900@philo.unibo.it

**********************************************************

©Bollettino '900 - versione e-mail
Electronic Newsletter of '900 Italian Literature
Segnalazioni/ B, dicembre 2003. Anno IX, 6.

Direttore: Federico Pellizzi
Redazione: Michela Aveta, Eleonora Conti, Stefania
Filippi, Anna Frabetti, Valentina Gabusi, Saverio Voci.

Dipartimento di Italianistica
dell'Universita' di Bologna,
Via Zamboni 32, 40126 Bologna, Italy,
Fax +39 051 2098555; tel. +39 051 2098595/334294.
Reg. Trib. di Bologna n. 6436 del 19 aprile 1995.
ISSN 1124-1578

http://www.unibo.it/boll900/
http://www.unibo.it/boll900/archivio/
http://www.comune.bologna.it/iperbole/boll900/
http://www2.unibo.it/boll900/numeri/2003-i/

**********************************************************