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Note:


1  Sono grata a Maria José de Lancastre che, con grande generosità, mi ha permesso di consultare il prezioso materiale inedito conservato nell’archivio privato di Antonio Tabucchi a Lisbona.

2  A. Tabucchi, Le macchine probabili, in «MicroMega», n. 3, 1995, pp. 69-93.

3  Id., Le macchine probabili, in «Il Caffè», n. 3/4, 1971, pp. 90-109; Id., Le macchine probabili, 2, «Il Caffè», n. 1, 1972, pp. 28-31. Questi i nomi della prima serie di Macchine: Arianografo, Bagege, Baùmia, Beatificatore, Biccïucca, Bighèra, Bobozuela, Castex, Conversaziofono, Electrovagitore, Expuoforo (Machinatio expellentis), Exticliman, Faloppa, Gobò, Godenzio, Larastro, Matatepam, Momificator, Oaka-O, Pendulingiana, Picciàcca, Philolofago, Prognometro, Saponificatore, Scrivente, Taratrum (o Venuna), Taxoela, Visiotymbale; e della seconda: Acchiappapiettorbie, Dea-ex-machina, Psicopompo, Sgovonitore. Undici macchine sono state tradotte in castigliano: cfr. A. Tabucchi, Máquinas probables, trad. de M.T. Meneses, in «Asociacion de amigos del arte y la cultura de Valladolid», <https://ddooss.org/textos/documentos/maquinas-probables>

4  Id., Le macchine probabili, in «MicroMega», cit., p. 69.

5  Ibid.

6  I collaboratori di questo numero, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, senza numero di pagina, corsivo mio.

7  I collaboratori di questo numero, in «il Caffè», n. 5-6, 1971, senza numero di pagina.

8  Sempre su «il Caffè» Tabucchi pubblica in quegli anni traduzioni di autori portoghesi e brasiliani, tra cui il surrealista Mário Cesariny de Vasconcelos: cfr. M.S. Lourenço, Una dinastia sensibile, trad. d’A. Tabucchi, in «il Caffè», n. 3-4, 1972, pp. 19-23; I. Loyola Brandão, La storia della nana e di suo padre ambizioso bastonatore, trad. d’A. Tabucchi, in «il Caffè», n. 2/3, 1974, pp. 37-38; M. Cesariny, Romanzo (ovvero: une saison artistique au Portugal), in «il Caffè», n. 1, 1973, pp. 18-19.

9  A. Tabucchi, Conversaziofono, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 95.

10  Id., Larastro, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 101.

11  Nella ristampa delle Macchine su «Micromega» è stata eliminata la macchina Philolofago, forse perché troppo legata alle contingenze – e alle amicizie – di un periodo ormai lontano.

12  A. Tabucchi, Philolofago, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 105. Alla domanda di Manganelli seguiva la nota: «Il Manganelli intendeva alludere al suo fisico "pienotto"».

13  Id., Matatepam, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, pp. 101-102.

14  Id., Le macchine probabili, dattiloscritto conservato presso il Centro Apice, Università degli Studi di Milano, Archivio Scheiwiller (in corso di riordino), subfondo Vanni Scheiwiller, fasc. «Tabucchi 6/4/77» (UA n. provv. 1295). Ringrazio la dottoressa Raffaella Gobbo per la professionalità e disponibilità. Nel dattiloscritto, la macchina Matatepam si intitola Struggipapi.

15  Lettera manoscritta di Antonio Tabucchi a Vanni Scheiwiller datata «18.2.1975» e conservata presso il Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano, Archivio Scheiwiller (in corso di riordino), Subfondo Vanni Scheiwiller, serie Carteggio Vanni, fasc. «Tabucchi Antonio».

16  Il testo della macchina Bobozuela è un paio di righe più lungo nel dattiloscritto che ne «il Caffè».

17  I collages conservati a Lisbona sono stati realizzati rispettivamente per lo Psicopompo, il Matatepam, il Beatificatore e, probabilmente, lo Scrivente. La prima serie di Macchine pubblicate su «il Caffè» nel 1971 era accompagnata da disegni di un certo Claudio Molinari che nel numero successivo viene presentato come «uno studente romano di 14 anni» («il Caffè», n. 5-6, 1971).

18  A. Tabucchi, Baùmia, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 93.

19  Id., Bighèra, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 94.

20  Id., Faloppa, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, pp. 96-97.

21  Id., Scrivente, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 108.

22  Id., Portacaccole, in Id., Le macchine probabili, dattiloscritto, p. 27.

23  Id., Castex, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 95.

24  Id., Dea-ex-machina, in «il Caffè» n. 1, aprile 1972, p. 29.

25  Un caso esemplare di lingua inattuale è l’Acchiappapiettrorbie in cui si susseguono arcaismi («imperocché») e anastrofi «[le piettorbie] che le antenne hanno finissime all’olfatto». Cfr. A. Tabucchi, Acchiappapiettorbie, in «il Caffè», n. 1, 1972, p. 28.

26  Id., Faloppa, cit., pp. 96-97, corsivi miei.

27  A. Tabucchi, Bagege, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, pp. 92-93.

28  Id., Bighèra, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 94.

29  Id., Bobozuela, dattiloscritto, p. 7. La seconda ipotesi etimologica non compare ne «il Caffè» (n. 3-4, 1971, p. 95).

30  Frequenti i toscanismi: «rimpottire» («il Caffè», n. 1, 1972, p. 28), «sollucchero» («il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 92), «uzzolo» (dattiloscritto, p. 36), «pizzicorino» («il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 29).

31  Id., Telezonzero, dattiloscritto, cit. p. 36. Staccia buratta sarà poi il titolo di un racconto de L’angelo nero.

32  Id., Sburicatore, dattiloscritto, p. 31.

33  Id., Vertibello, dattiloscritto, p. 38. Ci sono testi à la manière de anche rispetto al linguaggio pubblicitario, come l’Electrovagitore: Siete una donna sola? / Andate soggetta ad angosce notturne? / La FYNE ha pensato a Voi. / Acquistate oggi stesso un Electrovagitore. [...] (Id., Electrovagitore, «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 95).

34  Id., Beatificatore, dattiloscritto, p. 5. Si cita dalla versione dattiloscritta perché è solo qui che compare l’indicazione bibliografica relativa all’Istoria del Concilio Tridentino.

35  Ibid.

36  A. Tabucchi, Visiotymbale, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 109. Per la macchina Visiotymbale, il dattiloscritto riporta la traduzione di Francesco Orlando, mentre «il Caffè» e «Micromega» quella di Carla Saviotti Molinari.

37  Id., Tristano muore (2004), in Id., Opere, a cura di P. Mauri e T. Rimini, Milano, Mondadori, 2018, vol. 2, p. 197.

38  Id., Scoperta di una vocazione. Un testo inedito di Giorgio Manganelli a cura di Antonio Tabucchi, in «il Caffè», n. 3/4, 1972, pp. 88-89.

39  Ivi. p. 89.

40  R. Ceserani, Un messaggio dall’isola di Arianna, in «il manifesto», 18 marzo 2001.

41  A. Tabucchi, Bighèra, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 94.

42  Id., Prognometro, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 107.

43  A. Tabucchi, Biccïucca, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 94; Id., Faloppa, ivi, pp. 96-97; Id., Honagru, dattiloscritto, p. 18; Id., Sgovonitore, in «il Caffè», n. 1, 1972, p. 31.

44  A. Tabucchi, Si sta facendo sempre più tardi. Romanzo in forma di lettere (2001), ora in Id., Opere, cit., vol. 2, pp. 9-192. Un esempio di lettera "cattiva" è Buono come sei, ivi, pp. 104-114.

45  A. Tabucchi, Bighèra, cit., p. 94.

46  Si pensi ad esempio a I pomeriggi del sabato per Il gioco del rovescio e a Gli incanti e Any where out of the world per Piccoli equivoci senza importanza. Cfr. A. Tabucchi, I pomeriggi del sabato, in Il gioco del rovescio (1981), ora in Id., Opere, cit., vol. 1, pp. 360-381; Id., Gli incanti, in Id., Piccoli equivoci senza importanza (1985), ora in Id., Opere, cit., vol. 1, pp. 660-676; Id., Any where out of the world, ivi, pp. 684-695.

47  A. Tabucchi, Gobò, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 99.

48  Ivi., p. 98.

49  Ivi., p. 100.

50  A. Tabucchi, I pomeriggi del sabato, cit., pp. 360-381.

51  Id., Gobò, p. 97.

52  A. Tabucchi, Notturno indiano (1984), ora in Id., Opere, cit., vol. 1, pp. 543-617; Id., Il filo dell’orizzonte (1986), ora in Id., Opere, cit., vol. 1, pp. 763-827.

53  Il riferimento è naturalmente al Liber de ludo aleae di Cardano (cfr. G. Cardano, Liber de ludo aleae, a cura di M. Tamborini, Milano, Franco Angeli, 2006) e a J. Huizinga, Homo ludens, Torino, Einaudi, 1973. Per una recente disamina del gioco in Tabucchi si rimanda a S. Zangrandi, La tentazione del gioco. Il gioco in una selezione di scritti di Antonio Tabucchi, in «Griseldaonline», n. 17, 2018, <https://griseldaonline.unibo.it/article/view/9400/9162>

54  Tanti anni dopo il Tristano di Tristano muore sferrerà un duro attacco alla «scatola di vetro», appellativo che nel romanzo viene utilizzato per indicare la televisione quasi non meritasse di essere chiamata per nome. Quell’«aggeggio», sembra dirci Tabucchi, è orfano del potere fascinatorio della sala cinematografica e ha ristretto la visione del mondo alle dimensioni ridotte dello schermo. Cfr. A. Tabucchi, Tristano muore (2004), ora in Id., Opere, cit., vol. 2, pp. 193-344. Per un’analisi del ruolo della televisione in Tristano muore, mi si permetta il richiamo a T. Rimini, Album Tabucchi. L’immagine nelle opere di Antonio Tabucchi, Palermo, Sellerio, 2011, p. 85.

55  Ancora nel Telezònzero: «Sull’1 le gambe aperte, sul 2 a braccia conserte, sul 3 solo sul destro, sul 4 col sinistro, al 5 battiam le mani, al 6 ci siamo quasi, ancora una casella e a posto è la piastrella». Cfr. A. Tabucchi, Telezònzero, cit., p. 36.

56  A. Tabucchi, Lettera da Casablanca, in Id., Il gioco del rovescio (1981), in Id., Opere, cit., vol. 1, p. 338; Id., Tristano muore (2004), in Id., Opere, cit., vol. 2, p. 195.

57  Id., Arianografo, dattiloscritto, p. 2, nota.

58  A. Tabucchi, Arianografo, in «il Caffè», n. 3-4, 1971, p. 92. Tanto nel dattiloscritto quanto ne «il Caffè» sul «banale incidente automobilistico» incombe un’ombra sinistra che farebbe pensare a un omicidio, una vendetta, non a un incidente.

59  Id., Bighèra, cit., p. 94.

60  Id., Lettera da Casablanca, cit., p. 334, corsivo mio.

61  Id., Storia autentica di una macchina probabile: lo Sgovonitore, in «il Caffè», n. 1, 1972, p. 29.

62  Ivi., p. 29, corsivo mio.

63  Id., Nota alla seconda edizione de Il piccolo naviglio, in Id., Opere, cit., vol. 1, pp. 1497-1498.

64  Id., Clof, clop, cloffete, cloppete, in Id., Il tempo invecchia in fretta (2009), ora in Id., Opere, cit., vol. 2, pp. 358-374.

65  Id., Il gioco del rovescio, in Id., Il gioco del rovescio (1981), cit., pp. 317-331.

66  Cfr. A. Tabucchi, Piazza d’Italia (1975), ora in Id., Opere, cit., vol. 1, p. 16.

67 Cfr. Id., Il piccolo naviglio (1978), ora in Id., Opere, cit., vol. 1, pp. 162-163.

68  Id., Gobò, cit., p. 97.

69  Id., Sgovonitore, cit., p. 29.

70  Id., La bottega dei fischi. Romanzo minimo, dattiloscritto conservato presso il Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano, Archivio Scheiwiller (in corso di riordino), subfondo Vanni Scheiwiller, fasc. «Antonio Tabucchi, La bottega dei fischi, ipotesi di pubblicazione» (UA n. provv. 1573).

71  I primi racconti, dattiloscritti e conservati nell’archivio privato Tabucchi, sono quattro e s’intitolano L’inizio, L’alba dei tarabusi, Mittwoch, Cena con Federico.

72  A. Tabucchi, L’inizio, Archivio privato Tabucchi, p. 9.


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