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Note:


1  A. Tabucchi, Le persone felici, in Id., I volatili del Beato Angelico, Palermo, Sellerio, 1995, pp. 67-68.

2  Fra le testimonianze segnalo, perché non ha valore aneddotico bensì rivela affinità e differenze intellettuali, quella di F. Bertoni, L'educazione letteraria. Sulla «Guida allo studio della letteratura», in S. Lazzarin e P. Pellini (a cura di), Un «osservatore e testimone attento». L'opera di Remo Ceserani nel suo tempo, Modena, Mucchi, 2018, pp. 135-157 (cfr. segnatamente pp. 135-138). Fra i testi, si possono ricordare le pagine che Ceserani dedica a Orlando nella Guida allo studio della letteratura, Roma-Bari, Laterza, 1999, pp. 126-130, e l'intervista Arte, ideologia e forma in Todorov. Francesco Orlando risponde a Remo Ceserani, in «L'Indice dei Libri del Mese», vol. II, maggio 1985, n. 4, pp. 24-25, che verte in particolare sul libro all'epoca più recente del critico franco-bulgaro (cfr. Tz. Todorov, Critique de la critique. Un roman d'apprentissage, Paris, Éditions du Seuil, 1984). Si veda inoltre la recensione che Ceserani dedica a F. Orlando, Gli oggetti desueti nelle immagini della letteratura. Rovine, reliquie, rarità, robaccia, luoghi inabitati e tesori nascosti, Torino, Einaudi, 1993: cfr. R. Ceserani, Il trionfo dell'antimerce nelle immagini della letteratura, in «il manifesto», 1 aprile 1993, supplemento «La Talpa Libri», p. 4.

3  Cfr. R. Ceserani, Sulle curiosità intellettuali di Tabucchi e i suoi modelli, non solo letterari, in V. Tocco (a cura di), Adamastor e dintorni. In ricordo di Antonio Tabucchi, Atti delle Giornate di Studi (Siena-Pisa-Milano-Bologna-Genova-Venezia, 18 maggio 2012-10 aprile 2013), con un frammento inedito di A. Tabucchi, Pisa, ETS, 2013, pp. 57-69, in particolare pp. 57-58.

4  Cfr. rispettivamente R. Ceserani, Il fantastico, Bologna, il Mulino, 1996, e Id., Raccontare il postmoderno, Torino, Bollati Boringhieri, 1997.

5  Ivi, p. 201.

6  Cfr. la sezione Persistenze nel Novecento. Cortázar e il surrealismo, in R. Ceserani, Il fantastico, cit., pp. 133-139.

7  Non è forse superfluo sottolineare che il presente saggio si interessa unicamente al rapporto fra Ceserani e Tabucchi: al di fuori di questo rapporto, che Tabucchi possa o non possa venir definito fantastico, postmoderno, o entrambe le cose. In ogni caso, chi desiderasse qualche ulteriore delucidazione sul fantastico di/in Tabucchi, potrà consultare gli studi seguenti: F. Brizio-Skov, «Requiem»: fantastico o postmoderno? (1994), in Ead., Antonio Tabucchi. Navigazioni in un arcipelago narrativo, Cosenza, Pellegrini, 2002, cap. IV, pp. 99-126; M. Meschini, Between Surrealism and Postmodernism: Notes Towards an Analysis of the "Fantastic" in Tabucchi's Fiction, in «Forum Italicum», vol. 33, Fall 1999, n. 2, pp. 353-362; S. Lazzarin, A. Tabucchi, «Any where out of the world», in Id., Il modo fantastico, Roma-Bari, Laterza, 2000, pp. 70-76; S. Lazzarin, Baudelaire à Lisbonne. Perception du paysage urbain et fantastique "postmoderne" dans un récit d'Antonio Tabucchi, in «Novecento - Cahiers du C.E.R.C.I.C.», vol. 24, 2002, pp. 107-127; S. Lazzarin, Materiali su Tabucchi e il fantastico, in «Chroniques Italiennes», série web, vol. 2, 2002, n. 4, <http://chroniquesitaliennes.univ-paris3.fr/PDF/Web2/Lazzarin.pdf> (ultimo accesso 08/01/2024); F. Amigoni, Un buon viatico, in Id., Fantasmi nel Novecento, Torino, Bollati Boringhieri, 2004, cap. 5, pp. 124-153; P. Farinelli, Le tentazioni di un genere: sul fantastico nella narrativa di Tabucchi, in «Acta Neophilologica», vol. 40, 2007, nn. 1-2, pp. 187-196; S. Lazzarin, Antonio Tabucchi fingitore e polemista, in «Chroniques Italiennes», serie web, vol. 11, 2007, n. 1, <http://chroniquesitaliennes.univ-paris3.fr/PDF/Web11/Lazzarin11.pdf> (ultimo accesso 08/01/2024), poi, in versione ridotta e aggiornata, in «Narrazioni. Rivista quadrimestrale di autori, libri ed eterotopie», vol. II, gennaio-giugno 2013, n. 3, pp. 26-34; E. Conti, Il racconto fantastico e le cicatrici della Storia. Memoria e menzogna in Tabucchi e Cortázar, in «Incontri - Rivista Europea di Studi Italiani», vol. XXIII, 2008, n. 1, pp. 35-49, poi, con qualche variante e con il titolo Il volto oscuro della storia nel racconto fantastico. 'Notturni' in Tabucchi e Cortázar, in A. Dolfi (a cura di), I 'notturni' di Antonio Tabucchi, Atti del Seminario, Firenze, 12-13 maggio 2008, Roma, Bulzoni, 2008, pp. 241-254; E. Conti, Tra finzione e realtà: il Tabucchi fantastico e postmoderno degli anni Ottanta, in «Cahiers Pédagogiques du Département d'Italien [de l'Université Stendhal-Grenoble III]», numéro spécial Concours 2008, febbraio 2008, pp. 73-83; E. Conti, L'irruzione violenta della storia nel racconto fantastico: memoria e menzogna in Tabucchi e Cortázar, in B. Van den Bossche et alii (a cura di), Tempo e memoria nella lingua e nella letteratura italiana. III. Narrativa del Novecento e degli anni Duemila, Atti del Convegno, Ascoli Piceno, 22-26 agosto 2006, <http://www.infoaipi.org/attion/ascoli_vol_3.pdf>, 2009, pp. 257-274 (ultimo accesso 26/12/2015; attualmente non più disponibile sul web); P. Farinelli, Dire il doppio e l'indecidibile. Rivisitazioni del fantastico nella prosa italiana del '900 e il caso Tabucchi, in «HS - Historični Seminar», vol. 10, 2012, pp. 127-153, poi, con il titolo leggermente modificato Dire il doppio e l'indecidibile. Originali rivisitazioni del fantastico nella prosa italiana del '900 e il caso Tabucchi, in Ead., Soliloqui e tradimenti. Narrativa italiana tra modernismo e postmoderno, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2017, pp. 93-120; V. Frigeni, L'inconscio ottico della storia: per una retorica della visione perturbante in Antonio Tabucchi, in «Between», vol. IV, maggio 2014, n. 7, <http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/1069/978> (ultimo accesso 08/01/2024); S. Zangrandi, Il viaggio bizzarro di Antonio Tabucchi in «Requiem», in «Otto/Novecento», vol. XXXIX, 2016, n. 3, pp. 133-144.

8  A. Tabucchi, La testa perduta di Damasceno Monteiro, Milano, Feltrinelli, 1999, p. 94.

9  Ivi, p. 149.

10  Cfr. ivi, pp. 105-131 (capp. 11 e 12).

11  Un esempio: nella Nota anteposta alla raccolta Piccoli equivoci senza importanza (1985), Tabucchi scrive che Gli incanti e Any where out of the world - inclusi nel libro - possono essere «considerati due racconti di fantasmi, nel senso più vasto del termine» (A. Tabucchi, Piccoli equivoci senza importanza, Milano, Feltrinelli, 1998, p. 8).

12  A. Tabucchi, Requiem. Un'allucinazione, Milano, Feltrinelli, 1995, pp. 112-113. Sulla tematica "alimentare" in Tabucchi si può leggere il saggio di L. Surdich, Il «porto secco» di Pereira e altri vini nella narrativa di Antonio Tabucchi, in «Nuova Corrente», vol. XLVIII, 2001, pp. 287-314.

13  Una lista degli "incunaboli" di Raccontare il postmoderno si legge in S. Lazzarin, Bibliografia delle opere di Remo Ceserani 1958-2017, in S. Lazzarin e P. Pellini (a cura di), Un «osservatore e testimone attento», cit., p. 668. Particolarmente importante è il precedente degli articoli che compongono l'inchiesta in quattro puntate condotta nel 1989 sulle pagine del «manifesto» (cfr. ivi, p. 620). È dunque perfettamente possibile, anzi probabile, che Ceserani e Tabucchi avessero discusso di postmoderno ben prima che uscisse Raccontare il postmoderno, e prima anche di Requiem.

14  Cfr. R. Ceserani e L. De Federicis, Il materiale e l'immaginario. Laboratorio di analisi dei testi e di lavoro critico, 10 voll., Torino, Loescher, 1979-1988 (e numerose riedizioni).

15  A. Tabucchi, Requiem, cit., p. 45.

16  R. Ceserani, Raccontare il postmoderno, cit., p. 158.

17  Su questo lavoro di ripresa ma anche approfondimento e integrazione delle prime intuizioni insiste a ragione Marina Polacco nel suo saggio su Ceserani teorico del fantastico: cfr. M. Polacco, Il fantastico, le lacerazioni della modernità e l'ambiguo potere della letteratura, in S. Lazzarin e P. Pellini (a cura di), Un «osservatore e testimone attento», cit., pp. 159-178.

18  Cfr. R. Ceserani, Le radici storiche di un modo narrativo, in R. Ceserani, L. Lugnani, G. Goggi, C. Benedetti, E. Scarano, La narrazione fantastica, Pisa, Nistri-Lischi, 1983, pp. 7-36.

19  S. Lazzarin e R. Ceserani, La letteratura e il fantastico, in D. Marzola (a cura di), Visionaria. Il cinema fantastico tra ricordi sogni e allucinazioni, Atti della Giornata di Studi (Bologna, C.I.T.E.L.C.-Centro Interdipartimentale di Teoria e Storia Comparata della Letteratura, 29 aprile 2008), Alessandria, Falsopiano, 2008, pp. 40-41. La citazione all'interno di citazione proviene da R. Ceserani, Raccontare il postmoderno, cit., pp. 19-20; della "svolta storica" di fine Settecento nel sistema letterario europeo parla F. Orlando, Gli oggetti desueti nelle immagini della letteratura, cit., seconda edizione riveduta e ampliata, 1994, soprattutto pp. 69-71.

20  Cfr. R. Ceserani, Il fantastico, cit., soprattutto pp. 11 e 65-68.

21  Cfr. Tz. Todorov, Introduction à la littérature fantastique, Paris, Éditions du Seuil, 1970.

22  J. Finné, La littérature fantastique. Essai sur l'organisation surnaturelle, Bruxelles, Éditions de l'Université de Bruxelles, 1980, p. 31.

23  R. Ceserani, Il fantastico, cit., p. 101.

24  Vale la pena di ricordare che queste due categorie dall'indubbia utilità ermeneutica, il "modo fantastico" e la "fantasticizzazione", sono state ridiscusse e rimodulate da Ezio Puglia in un libro recente, che costituisce già un punto di riferimento per gli studi sul fantastico letterario: cfr. E. Puglia, Il lato oscuro delle cose. Archeologia del fantastico e dei suoi oggetti, postfazione di A.M. Mangini, Modena, Mucchi, 2020.

25  R. Ceserani, Il fantastico, cit., p. 75.

26  Per una caratterizzazione dei temi e delle forme del fantastico secondo Ceserani rimando sempre a M. Polacco, Il fantastico, le lacerazioni della modernità e l'ambiguo potere della letteratura, cit.

27  R. Ceserani, Il fantastico, cit., p. 140.

28  Cfr. rispettivamente ivi, pp. 140-143, e R. Ceserani, Raccontare il postmoderno, cit., pp. 201-203.

29  Ivi, p. 202.

30  R. Ceserani, Il fantastico, cit., p. 140.

31  Prendo a prestito un sintagma di Jean-Baptiste Baronian, che lo adopera per descrivere le metamorfosi del fantastico nel Novecento: cfr. J.-B. Baronian, Un nouveau fantastique. Esquisses sur les métamorphoses d'un genre littéraire, Lausanne, L'Âge d'Homme, 1977.

32  Cfr. rispettivamente R. Ceserani, Rivisitazioni postmoderne del fantastico, in G. Caltagirone e S. Maxia (a cura di), «Italia magica». Letteratura fantastica e surreale dell'Ottocento e del Novecento, Atti dell'VIII Congresso della MOD-Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria (Santa Margherita di Pula, 7-10 giugno 2006), Cagliari, AM&D Edizioni, 2008, pp. 731-740, e Id., Il fantastico e l'immaginario postmoderno, in R. Colonna (a cura di), Il Fantastico. Tradizioni a confronto, in «Pagine Inattuali», vol. 4, gennaio 2015, pp. 27-44.

33  R. Ceserani, Rivisitazioni postmoderne del fantastico, cit., rispettivamente pp. 733 e 733-734.

34  Ivi, p. 740.

35  Ivi, p. 735.

36  Ivi, p. 736.

37  Cfr. ivi, pp. 737-738. Ceserani allude a quell'«atmosfera culturale» che nel saggio sulle curiosità intellettuali di Tabucchi, adoperando la celebre formula di Zygmunt Bauman, chiama «modernità liquida» (R. Ceserani, Sulle curiosità intellettuali di Tabucchi, cit., p. 59).

38  Cfr. R. Ceserani, Rivisitazioni postmoderne del fantastico, cit., pp. 738-739.

39  Cfr. ivi, pp. 739-740.

40  Come Il fantastico, il saggio del 2008 assegna a Tabucchi il ruolo di autore più importante del fantastico postmoderno: soltanto Cortázar gli può essere paragonato. Ceserani menziona svariati racconti tabucchiani, «purtroppo» - scrive - «senza potere entrare molto nelle analisi» per ragioni di spazio (ivi, p. 734).

41  Cfr. R. Ceserani, Il fantastico e l'immaginario postmoderno, cit., pp. 42-43, e p. 42 per la citazione.

42  Cfr. ivi, p. 43.

43  Cfr. rispettivamente ivi, pp. 39-41, e R. Ceserani, Rivisitazioni postmoderne del fantastico, cit., p. 738, per la citazione.

44  Un elenco di questi scritti si può leggere in S. Lazzarin, F.I. Beneduce, E. Conti, F. Foni, R. Fresu, C. Zudini, Il fantastico italiano. Bilancio critico e bibliografia commentata (dal 1980 a oggi), Firenze, Mondadori Education-Le Monnier Università, 2016, p. 321. Si veda anche ivi, p. 683.


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