[B900] Segnalazioni/A - Convegno What's next: gli interventi

Redazione di Bollettino '900 redazione at boll900.it
Fri Dec 12 15:20:32 CET 2008


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     BOLLETTINO '900 - Segnalazioni / A, dicembre 2008

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SOMMARIO:

- "What's next"
   (University of Toronto
   21-24 ottobre 2008)

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Dal 21 al 24 ottobre 2008, presso l'Universita' di Toronto,
si e' tenuto il convegno "What's next?", a cura del
Department of Italian Studies.
CONVENER: Francesco Guardiani (guardian at chass.utoronto.ca).
Inviamo gli abstract degli interventi.


Adriana Mauriello
*Favola e fiaba nella tradizione letteraria italiana*
Il lavoro intende seguire il percorso di due particolari
tipologie di racconto, la favola e la fiaba, che occuparono
un posto tutt'altro che marginale nell'ambito della produzione
novellistica italiana tra '500 e '600. L'indagine si concentrera'
su queste due modalita' narrative, per mettere in luce i
caratteri e le trasformazioni di una specifica forma letteraria,
in relazione ai diversi contesti socio-culturali in cui essa
si sviluppo'.


Anna Makolkin
*The post modern crisis of aesthetics and migration of the ugly*
If one could define the 20 and 21th centuries from the
perspective of canonical European aesthetics and history
of art, both periods would be labeled as the epochs of
"ugliness, negation and neglect of beauty and beautiful.
"In addition to the break with  history, the rupture of
the cultural continuum, violence to the collective cultural
memory and tradition of artistic expression, these last
two periods, had been marked with the gradual suppression
of the authentic critical commentary, destruction of the
universal aesthetic canons under the pretext of "openendedness"
and "parody". Modernism and post-modernism, the cycles of
creative exhaustion and impotence, have turned the
categories up side down-- what was marginal has become
central, what used to be regarded as beautiful is now
treated as archaic.


Antonio Rossini
*Leggere Domenico Veneziano con Dante.*
Una volta tanto, piu' che intimidire, l'ingegno dei dantisti non
solo sembra finalmente illuminare appieno il testo della Commedia,
ma ci soccorre, quando meno ce lo aspetteremmo, nell'ermeneutica
delle arti figurative. Il caso in questione e' quello della
pala d'altare dipinta intorno al 1445 da Domenico Veneziano per
la chiesa fiorentina di Santa Lucia dei Magnoli. Muovendo da
alcune osservazioni di Lino Pertile sulla lettura del lessema
'vesta' in Dante, il contributo intende risolvere l'enigma delle
due tuniche maneggiate dal Battista.


Antonio Saccone
*Life is now: Il presentismo futurista*
Oggi il futurismo e' una cosa del passato, la nostra piu'
prossima tradizione. e' insieme, pero', anche il nostro presente.
Ha raffigurato non solo le idee sovrane della modernita',
i valori del nuovo, della velocita', della simultaneita', ma ha
anche preannunciato alcuni segni della comunicazione globale
postmoderna, in particolare l'infinito espandersi dei messaggi
e della loro promozione pubblicitaria, la dimensione omologante
del consumo, l'indistinzione tra cultura d'e'lite e cultura di
massa.


Carlo Coen
*Decentralizzazione e regionalizzazione nell'ultimo Cinema
italiano. L'esempio di Lorenzo Bianchini e dell'horror
friulano.*
Negli ultimi 10-15 anni la struttura centralizzata dell'industria
cinematografica italiana, tradizionalmente incentrata su Cinecitta',
si e' andata sempre piu' riducendo per dimensioni ed importanza.
Nascono nuovi centri, si gira a Milano, Padova, Terni, Udine, e
la vecchia Torino, culla del Cinema muto italiano, rinasce come
citta' dinamica, ricca di strutture logistiche avanzate e di
nuove idee. Nascono le Film Commissions regionali, strutture di
sostegno e promozione che contribuiscono all'allargamento e
all'affermazione del fenomeno. I mutamenti nel campo produttivo
portano rapidamente a rilevanti mutamenti anche nelle strutture
narrative e stilistiche dei film, persino nel piu' esteso e
variato uso dei dialetti e degli italiani regionali. A sostegno
del quadro sopradescritto puo' essere portato un esempio
emblematico: l'evoluzione del genere horror, attraverso due film
di Lorenzo Bianchini (Lidris cuadrade di tre, 2001 e Custodes
Bestiae, 2006) girati in Friuli, prodotti a bassissimo budget
con il sostegno della Regione e parlati in dialetto friulano.


Corrado Calenda
*Alle origini della poesia italiana: un'apertura "senza
frontiere".*
Gli studi piu' recenti e piu' autorevoli sulla poesia in
volgare del Duecento suggeriscono di leggere la nascita della
coscienza lirica in Italia come parte di una koine' internazionale
in cui le specificita' linguistiche sono almeno parzialmente
neutralizzate da una riconoscibile unita' culturale e spirituale.
La nuova, recentissima edizione critica e commentata dei
poeti siciliani conferma e rafforza questo esordio "senza
frontiere".


Corrado Paina
*Da Honest Ed's alla citta' politeista*
Nel grande vociferare comunale di branding e marketing,
nell'equipaggiarsi delle amministrazioni e dei governi per un
Canada multiculturale, nei gonfaloni sventolati in nome
dell'orgoglio di patria, nell'esaltazione della politica dei
quartieri e nel continuo avvicendarsi di processioni,
dimostrazioni , feste popolari e nella corsa all'edificio
piu' bello ed al museo piu' intelligente...  non c'e' spazio
per il momento di meditazione, di riflessione, di critica
alle politiche paternaliste multiculturali cosi' come non
c'e' spazio per la vera transculturalita'. Con "Honest Ed's
and the Temples of Sweat", Corrado Paina cerca di fare i
conti con la contaminazione linguistica, con l'italese e con
una comunita' ancora a meta'.


Derrick De Kerckhove
*Tempo e tecnologia.*
Dipendendo delle tecnologie per misurare il tempo, diversi
culture hanno tempi diversi. Per esempio l'invenzione
dell'alfabeto greco ha cambiato l'orientamento del pensiero
temporale dal passato verso il futuro. Oggi il nostro senzo
del presente e' molto allargato dalla tecnologia elettronica
che noi da accesso al mondo intero via la telefonia mobile.
La societa' ormai adotta nozioni di radoppiamento del tempo
con il cosi-detto "tempo reale" e del spazio nel virtuale.
C'e' anche una tendenza al "presentismo" del "Tutt'ADESSO"
(per esempio nella Google generation). Viviamo una
frammentazione al'infinito del flusso del nostro tempo
personale, condiviso con migliaia d'impegni diversi, con
la nostra disposizione a tutti media che chiedono la nostra
attenzione. Pero, la durata e la qualita' del tempo di vita
aumenta con ciascuna generazione di scoperte scientifiche.
Siamo entrati nel momento post-Galileano, passando della
firmita della scienza al flusso delle incertezze del quantum
seguendo l'evoluzione dal digitale al quantum. Finalmente
possiamo inconminciare a prendere potere individualmente
sulla storia. Possiamo ormai pensare ai modi di rovesciare
la nostra relazione alla storia. Invece di essere vittime
del tempo, al momento post-galileano dove i flussi del
pensiero raggiungiono i flussi della tecnologia elettronica.


Enrico Malato
*Prospettive degli studi danteschi
alle soglie del XXI secolo*
Grandi critici e artisti del Novecento, italiani e stranieri
hanno parlato, con riferimento a Dante, di "miracolo" o di
"prodigio dantesco": tale non soltanto per la densita' e
l'altezza della poesia di Dante, ma anche per la sua
"popolarita'" intramontabile, per la sua capacita' di
esercitare un fascino straordinario che non conosce crisi.
La Divina Commedia e' l'opera in lingua straniera piu'
tradotta e ristampata in inglese dopo la Bibbia; su Dante
si pubblicano ogni anno nel mondo, solo in sede scientifica,
circa 1000/1500 contributi critici. In questo quadro, mentre
non sorprende che apporti fondamentali alla critica dantesca
moderna siano venuti gia' nell'Ottocento dai quattro angoli
del mondo, mentre si registrano progressi decisivi compiuti
dalla dantologia del Novecento, italiana e straniera,
in tutti i campi, potra' invece sorprendere che ancora
molti problemi restano aperti, in temi di critica testuale
come di definizione dell'esegesi, che tuttora esibiscono
ampi spazi oscuri, nei quali e' necessario e urgente
portare luce. Percio' potra' essere utile "fare un
punto" della situazione, mettendo a fuoco i nodi
problematici tuttora piu' o meno aggrovigliati,
le possibili linee di ricerca, le prospettive di
incidenza che l'opera di Dante, potra' avere
nell'orizzonte culturale dell'Occidente degli anni
e dei decenni a venire.


Eric McLuhan
*Literacy and Society in the Third Millennium*
Abbiamo decapitato l'Idra della Letterarieta' (con la
L maiuscola) quando abbiamo assassinato il Pubblico
Leggente nel corso dell'ultimo secolo. Invece della
Letterarieta' Signora oggi ci godiamo la compagnia di
nuove nidiate di piccole letterarieta' che ruzzano
allegramente per i campi. La Letterarieta' Alfabetica
non e' piu' al comando della cultura occidentale.
L'autore fa l'inventario delle letterarieta' che sono
emerse a tutt'oggi. La loro richiesta di coinvolgimento
dell'utente sta segnando la fine dell'individualismo e
anche del distacco e dell'oggettivita', entrambi i quali
(individualismo e distacco-oggettivita') erano elementi
caratterizzanti di una sensibilita' (alfabeticamente)
letteraria. La nuova condizione chiede il ritorno
dell'antico grammaticus, uomo che possiede conoscenze
enciclopediche e che ha acquisito la capacita' di
leggere un qualsiasi testo in qualsiasi forma o in
qualsiasi medium.

We decapitated the Hydra of (capital-L-) Literacy when we
killed off the Reading Public during the last century. In
place of Dame Literacy we now enjoy the company of litters
of little literacies frolicking in the  fields. Alphabetic
Literacy is no longer in charge of western culture. The
author takes stock of the literacies that have appeared thus
far. Their demand for user-involvement is putting an end to
individualism and also to detachment and objectivity, both
of which were hallmarks of an (alphabetically) Literate
sensibility. The new condition calls for the revival of
the ancient grammaticus, a man of encyclopedic learning
and possessed of the ability to read any text in any
form or medium.


Erika Papagni
*La sorprendente modernita' de L'Isola del giorno prima
di Umberto Eco*
Il fenomeno di riscrittura fu tanto diffuso nel secondo
Cinquecento. C'e' una ragione di ordine pratico per 'la crescita
della cultura' nel Cinquecento: il mezzo stampa, attraverso
il quale si potevano riciclare intere biblioteche in tempi brevi
e in un numero illimitato di copie. Non c'era solo un bisogno
puro e semplice di conoscenza, ma un bisogno di essere nel
presente reinterpretando il passato come in tutte le epoche
di grandi trasformazioni culturali, inclusa la nostra. "Nei
libri a stampa ci sono i pezzi sempre piu' piccoli di un
tutto sempre piu' grande". E sono proprio questi frammenti
che dimotrano la modernita' de L'isola del giorno prima di
Umberto Eco.


Fabio Rizi
*La modernita' liberale nei Taccuini di guerra (1943-45) di
Benedetto Croce*
Benedetto Croce, per "invigilare se stesso", praticamente ogni
giorno, per oltre quarant'anni scrisse note e riflessioni sulla
sua giornata di lavoro.  Questi scritti, oggi raccolti nei sei
volumi dei Taccuini di lavoro e nel volume Taccuini di guerra,
sono una preziosa fonte di informazione per quello che Benedetto
Croce ha scritto, letto e fatto partecipando alla vita politica
e culturale italiana, specialmente dal 1925 al 1947. In questo
studio si mettono a fuoco gli anni del dopoguerra, dal '43 al
'47, quando Croce, come presidente del Partito Liberale Italiano
e' stato fra i protagonisti della nuova vita politica italiana.
L'indagine mira a rinvenire nei Taccuini, dopo la tragedia della
dittatura e della guerra,  la riflessione del filosofo sul passato
e sulle responsabilita' dell'intellettuale verso il presente e il
futuro, come studioso e come cittadino.


Francesco Guardiani
*Sicut oves in medio luporum: La modernita' e il sangue dei suoi
apostoli*
La citazione del titolo proviene dalla Breve relatione... di un
missionario gesuita in Canada, Francesco Giuseppe Bresani
(1610-1672). La sua modernita', esemplata nella materia del
volume, e' quella emblematica dei seguaci di Sant'Ignazio
dalla fondazione cinquecentesca dell'ordine alla sua abolizione
nel 1773. Si discute del concetto di uguaglianza (fratellanza
per i gesuiti) che  e' alla base della piu' fondata idea di
modernita' da cui provengono emancipazione individuale e
progresso collettivo. Ci si chiede quali potranno essere
le implicazioni del ritorno, con il postmoderno, a valori
tribali pre-democratici.


Franco Pierno
*La pianificazione linguistica: quali spazi scientifici per
questa disciplina? Appunti e esempi contestuali*
Da circa vent'anni, la pianificazione linguistica e' ormai
entrata a pieno titolo nel novero delle discipline scientifiche.
La sua applicazione non comporta solo competenze di linguistica
storica, ma anche (e, verrebbe da dire, soprattutto), di
sociologia, di diritto amministrativo, nonche' una discreta
conoscenza del mondo politico. In ambito linguistico si
assiste dunque, forse per la prima volta, a una sorta di
generalizzazione della disciplina, ancor piu' incisiva di
quella che altre specializzazioni possono aver determinato
(didattica delle lingue, neurolinguistica, ecc.). Con questa
comunicazione cercheremo di ragionare su come la pianificazione
linguistica possa realmente conservare spazi scientifici
autonomi e specifici. Per far questo, ci limiteremo
all'analisi di situazioni-tipo della realta'
sociolinguistica italiana.

Depuis environ une vingtaine d'annees, la planification
linguistique peut etre consideree comme une discipline
scientifique a part entiere. Ses applications comportent
certes des competences en linguistique historique, mais
aussi (et l'on pourrait dire "surtout") en sociologie, en
droit de l'administration, ainsi qu'une certaine connaissance
des milieux politique et legislatif. On se trouve donc face,
peut-etre pour la premiere fois, a une vraie generalisation de
la discipline linguistique, de maniere encore plus frappante
que dans d'autres cas concernant les etudes des langues
(comme, par exemple, la didactique des langues,
la neurolinguistique, etc.). Par cette communication,
nous tacherons de comprendre quelles sont les issues
scientifiques autonomes de la planification linguistique,
sans que sa vocation historique et descriptive soit denaturee.
Pour faire cela, nous nous bornerons a des cas de figures
appartenant a la situation sociolinguistique italienne.
(Transl. FP)


Giovanni Maffei
*Tracce del tempo nell'invenzione narrativa*
Il futuro e' una cosa del passato: la frase di McLuhan
mette in luce la profondita' dei mutamenti culturali
(ma piu' radicalmente antropologici e percettivi) di
cui siamo oggi testimoni e protagonisti. Essa riguarda
il tempo: tali mutamenti coinvolgono infatti in modo
peculiare lo statuto del tempo, e correlativamente
dello spazio, in quanto realta' socialmente oggettivate
e in quanto vissuto delle soggettivita'. Credo che la
letteratura possa fornire misure e indici preziosi in
proposito: il compito nuovo che ci attende e' probabilmente
il recupero della volonta' antica (e oggi troppo spesso
smarrita) di leggerla come rivelazione di noi a noi stessi,
aggiornando pero' ottica e metodi in senso interdisciplinare
e intermediale.  Adoperare l'aspetto cronotopico dei testi
narrativi come reagente di una conoscenza urgente: attraverso
una scelta ponderata di campioni (come vorrei esemplificare
nel mio intervento) tratti dalla letteratura d'invenzione
piu' recente (ma occorre ormai debordare, generalizzando
e unificando campi, dall'arte del discorso al cinema e
agli altri medi della narrazione) e confrontati con
campioni pertinenti di epoche trascorse, ritengo che
si possa giungere a elementi essenziali di consapevolezza
circa il nostro cosi' interrogativo essere al mondo ora.


John Picchione
*Literature at the Margins? Theoretical and Pedagogical
Considerations*
This paper discusses the effects of the electronic media
on culture at large and the ways in which they have displaced
the field of literature. The central claim is that the literary
field is not only being challenged by a technological revolution,
but by a plurality of critical approaches and cultural shifts
within late capitalism that have constructed new versions of
reality and cognition. This cultural condition displays
considerable repercussions on the pedagogical practices of
literature and on programs of studies at all levels. The
paper concludes that literature can perform a role of
resistance and opposition to dominant electronic media
and cultural constructions.

*Letteratura ai margini? Considerazioni teoriche e pedagogiche*
La relazione esamina gli effetti dei mezzi elettronici sulla
cultura in generale e i modi in cui hanno sovvertito il campo
della letteratura. L'autore sostiene che il campo letterario
non solo e'  messo a dura prova dalla rivoluzione tecnologica,
ma da una pluralita' di approcci critici e spostamenti culturali
all'interno del tardo capitalismo che hanno costruito una nuova
versione della realta' e delle possibilta' cognitive. Questa
condizione culturale comporta ripercussioni considerevoli
sulle pratiche pedagogiche della letteratura e sui programmi
di studio a tutti i livelli. La relazione conclude che la
letteratura puo' svolgere un ruolo di resistenza e opposizione
nei confronti dei media elettronici e delle costruzioni
culturali dominanti.


Leonardo Kosarew
*Premiata Forneria Marconi, Fabrizio De Andre', Lucio Battisti...
La musica pop-rock come strumento di promozione della cultura
italiana*
Nell' era delle tecnologie e della socializzazione elettronica,
la musica pop-rock Italiana ed il suo linguaggio rimangono elementi
aggreganti e promozionali della Cultura Italiana nel mondo.
Si discutono esempi in positivo della Premiata Forneria Marconi e
Fabrizio De Andre' e, in negativo, di Lucio Battisti.


Luca Pocci
*Tematiche vecchie e nuove: discipline e indiscipline d'inizio
millennio*
Esiste un nesso fra l'emergere della figura del generalista
specializzato e la rivalutazione della critica e metodologia
tematica nel campo degli studi letterari? Nel mio intervento,
mostrero' che il nesso esiste e che e' il risultato della
"egemonia" esercitata nelle ultime due decadi da una serie
di movimenti e tendenze ­ cultural studies, gender studies,
postcolonial studies, ecc. ­ il cui comun denominatore e'
la subordinazione del particolare, la letteratura (o, per
usare un termine fuori moda, la letterarieta'), al generale,
la cultura. La tesi che intendo proporre e' che nel campo
preso in esame il ritorno alla tematica promosso da questi
movimenti e' un fenomeno che produce un duplice effetto;
da una parte stimola un atteggiamento votato alla
interdisciplinarieta' ­ il tema e', per sua natura, uno
strumento d'analisi che puo' far da ponte fra diverse
discipline e aree d'indagine; dall'altra, offusca e mette
in crisi la "disciplinarieta'" dello studio della letteratura.

Is there a nexus between the emergence of the specialized
generalist and the rediscovery of thematic methodology
and criticism in the field of literary studies? In my paper
I will show that this nexus exists and it is the result of the
hegemonic role that cultural studies, gender studies, postcolonial
studies ­ movements and trends whose common denominator is the
subordination of the particular, literature, (or literariness,
to use an unfashionable term) to the general, i.e. culture ­ have
played in the past two decades. The thesis that I will develop is
that this return to thematics triggers a twofold effect: on the
one hand, it encourages interdisciplinarity ­ the theme is, by its
very nature, a tool that can be used to build bridges between
different disciplines and fields of research; on the other,
it blurs and questions the "disciplinarity" of the study of
literature. (Trans. LP)


Luca Somigli
*The Detective Novel on the Threshold of the Twenty-first Century*
Through a discussion of writers working in or around Bologna
(Loriano Macchiavelli, Carlo Lucarelli, Danila Comnastri Montanari,
Pino Cacucci), this paper examines the major trends in contemporary
detective fiction in Italy. In particular, it considers how the
genre has become a new instrument of social analysis, aiming at
articulating a critique of the dysfunctions of contemporary
Italian society.

Prendendo in esame le opere di alcuni scrittori che operano a
Bologna o nei suoi dintorni (Loriano Macchiavelli, Carlo Lucarelli,
Danila Comastri Montanari, Pino Cacucci), la relazione intende
delineare le tendenze principali del romanzo poliziesco italiano.
In particolare, intende mettere in luce il modo in cui il genere
e' divenuto uno strumento di analisi sociale, il cui scopo e'
articolare una critica delle disfunzioni della societa' italiana
contemporanea.


Mayerin Bello Valdes
*La letteratura nella soglia del millennio. (Una esperienza
didattica)*
E' stata una domanda simile a quella che fa la convocazione a
questo convegno (E ora?) quella che ha guidato la concezione di
una delle materie che concludono un ciclo di studi (Letterature non
ispaniche) della Laurea in Lettere alla Facolta' di Arti e Lettere
all'Universita' dell'Avana. Il Seminario di Letterature non ispaniche
e' stato dedicato, dunque, negli ultimi anni, allo studio di nuove
tendenze nella letteratura mondiale, e al dibattito critico che
suscitano i nuovi atteggiamenti culturali e letterari. Questo
intervento presenta le caratteristiche di questo corso, le opere
studiate, e offre alcune conclusioni provvisorie sullo sviluppo
letterario di oggi.

Mayerin Bello Valdes
*La literatura en el umbral del milenio (Una experiencia
didactica)*
Ha sido una pregunta similar a la que aparece en la convocatoria
a este evento (Y ahora?) la que ha guiado la concepcion de una de
las asignaturas conclusivas de una de las disciplinas (Literaturas
no hispanicas) que forman parte de la Licenciatura en Letras, en la
Facultad de Artes y Letras de la Universidad de La Habana. Asi, el
Seminario de Literaturas no hispanicas se ha dedicado, en los
ultimos anos, al estudio de las nuevas tendencias en la
literatura mundial, y al debate critico que suscitan las
nuevas actitudes culturales y literarias. Esta intervencion
trata sobre  las características de este curso, las obras
estudiadas, y ofrece algunas conclusiones provisionales sobre
el desarrollo literario de nuestros dias.


Marcel Danesi
*Matematica, fantasia e serendipita'*
Lo scopo del presente lavoro e' quello di discutere
schematicamente il rapporto tra matematica, fantasia,
e la serendipita', termine che significa fare scoperte
impreviste, in modo per lo piu' casuale. Partendo dalle
varie concezioni della nozione di "logica", dall'antichita'
ad oggi, l'intenzione e' quella di dimostrare, attraverso la
discussione di vari enigmi matematici classici (come quello dei
conigli di Fibonacci), che la mente umana e' costituita da una
"logica bimodale" che ci permette di capire qualcosa insaputo
in termini di qualcosa conosciuto. Infatti, la scoperta di
applicazioni ed implicazioni inaspettate di concetti matematici,
in base alla soluzione di semplici enigmi, porta a concludere
che le verita' matematiche non hanno un'esistenza separata
dalle nostre menti.


Marco Santoro
*Informazione e manipolazione: quale futuro?*
Se l'aforisma di Francesco Bacone, "Sapere e' potere", puo'
essere condiviso, occorrera' anche riconoscere che oggi piu'
che nel passato e' fondamentale tentare di comprendere da un
canto in virtu' di quali strumenti e' possibile accedere alla
conoscenza e, dall'altro, se e in che modo detti strumenti
riescono a comunicare un "sapere" non solo non manipolato ma
soprattutto adeguatamente carico di cultura e di effettivo
approfondimento dei valori piu' autentici della civilta'.
L'intervento intende ripercorrere le fasi salienti dello
sviluppo degli strumenti di comunicazioni e focalizzare il
difficile rapporto informazione/manipolazione anche nella
prospettiva di un futuro vicino.


Mariapia Lamberti
*Insegnare Dante in Messico. Utile, necessario, superfluo?*
L'articolo non vuol essere inteso come una ricerca, ma come
una riflessione, a partire da un'esperienza strettamente
personale, sull'importanza sempre attuale degli studi
danteschi. Chi questo scrive vuol far conoscere le modalita'
e i risultati di molti anni di insegnamento dell'opera
dantesca ad alunni dell'Universita' Nazionale Autonoma del
Messico che seguono il corso di laurea in Lingua e Letteratura
italiana, ma anche ad alunni di altre discipline letterarie
che non conoscono l'italiano. La finalita' precipua di
questi corsi e' quella di trarre dalla lettura del Poema Sacro,
oltre l'arricchimento estetico che la sua altezza poetica offre,
un arricchimento umano, la piú profonda comprensione dell'uomo
nella sua perenne necessita' di scelta tra il bene e il male;
la confrontazione con la dimensione morale troppe volte
sommersa nel vortice del nostro mondo piattamente
materialista.


Matteo Palumbo
*Il romanzo epistolare e la macchina delle emozioni*
Il romanzo epistolare nasce nella seconda meta' del Settecento
per mettere in scena direttamente, senza la mediazione dell'autore,
le emozioni e i pensieri di un soggetto. Esso rappresenta percio'
una contestazione esplicita della categoria del romanzesco e delle
sue inverosimili avventure. L'interesse, piu' che sulla macchina
delle azioni, risiede sugli affetti e sulle emozioni e sulla
curva del loro divenire. Nella sua versione italiana il romanzo
epistolare si riempie di espliciti contenuti politici, e diventa,
percio', anche il modo per raccontare, dentro la vicenda
sentimentale di un eroe, la storia di un disinganno
rivoluzionario.


Mirella Pasquarelli-Clivio
*Insegnare Italiano in Canada: l'esperienza del Centro Scuola e
Cultura Italiana di Toronto*
Si discute della pluriennale esperienza del Centro Scuola e
Cultura Italiana di Toronto nel campo dell'insegnamento
dell'italiano a livello di scuola elementare e medio-superiore.
Alberto Di Giovanni, direttore del Centro fin dall'epoca della
sua fondazione, ha senz'altro il merito di averne allargato la
prospettiva didattica promuovendo infinite iniziative culturali.
Il Centro ospita, oltre  alla fornitissima biblioteca, la Casa di
Dante, unica fuori d'Italia, con un patrimonio permeanente di
volumi e quadri d'epoca.


Nicola Frangione
*Performance Art e Action Poetry ­ oltre l'opera plurale*
La Performance Art e l'Action Poetry si inseriscono a pieno
titolo tra gli eventi piu' significativi nel panorama della
ricerca artistica internazionale, favorendo l'interscambio
culturale e ponendo l'attenzione sul concetto di nomadismo
come elemento fondamentale nel lavoro dell'artista, che si
sposta da un territorio linguistico ad un altro e offre
occasioni di riflessione sul significato e sulle tecniche di
progettazione dell'opera plurale.


Paolo Chirumbolo
*Beppe Grillo: un'espressione della contemporaneita' italiana
fra politica, informazione, internet e spettacolo.*
Lo scopo dell'intervento e' quello di analizzare il fenomeno
Beppe Grillo. Il comico genovese, che con il passare degli anni
ha trasformato i propri spettacoli comici in veri happening sociali
e politici, e' da alcuni anni a questa parte al centro di numerose
polemiche per il modo in cui e' riuscito a ritagliarsi uno spazio
rilevante all'interno del panorama culturale italiano e per come
ha saputo interpretare i vantaggi di un mezzo straordinariamente
potente come internet. Come e' risaputo, il suo blog e' tra i dieci
piu' visitati nel mondo, e rappresenta una sorta di filo diretto
tra il comico, i suoi fans e la realta'.


Paolo Fasoli
*Skhemata: Figures of Bodies and Speech*
Scholars have pointed out that the appearance of the earliest
"manuals" on sex-positions coincided with the Hellenistic
canonization of Aristotle's Rhetoric. Occasionally, in the
Pre-Modern period, such writers as Pietro Aretino and Antonio
Vignali relied on presumptive analogies between their obscene
works and Aristotle's oeuvre in order to legitimize their
writings, or to satirize a hegemonic discourse. In the Age of
Baroque and Galileo, thanks to the transgressive works of
disciples of heterodox Aristotelian hardliners, the
rediscovered kinship of instructional sex literature
and Aristotelian rhetoric was celebrated in the scandalous
books of authors like Antonio Rocco and Ferrante Pallavicino.


Patrizia Bottoni
*La modernita' del dialogo antidialogico di Giovanni Della Casa
come strategia per la conquista dell'altro.*
La lettura critica del Galateo di Giovanni Della Casa,
alla luce di alcune interpretazioni moderne, evidenzia
un carattere sorprendentemente moderno e attraverso il
recupero dei classici e nell'esaltazione dei caratteri
propri del Rinascimento, ci aiuta a comprendere alcune
tendenze del nostro tempo, perpetuate oggi, attraverso
strategie comunicative che utilizzano preferibilmente la
forma dialogica. L'utilizzo di questa forma, sia a livello
mediatico,  che in quello politico e letterario , ci porta
a riflettere sul significato di questo gusto occidentale
del XXI secolo, epoca caratterizzata dalla corsa al
consumismo, dall'esaltazione della bellezza e dalla
ricerca del piacere edonistico.


Remo Bodei
*Pensare il futuro o dell'incertezza e velocita' dei mutamenti*
Sta drasticamente diminuendo la capacita' di pensare a un
futuro collettivo, di immaginarlo al di fuori delle proprie
aspettative private. La storia appare quindi a molti orfana
di quella logica intrinseca che si credeva dovesse indirizzarla
verso un determinato obiettivo. L'accelerazione degli eventi
indebolisce il valore della tradizione e della memoria, ma
favorisce la creativita' e la comprensione degli eventi
secondo schemi generali.


Renato Barilli
*Attualita' di McLuhan*
Non c'e' dottrina che meglio di quella espressa da McLuhan
serva da introduzione agli aspetti fondamentali del secolo
appena iniziato. Uno dei postulati del McLuhan-pensiero sta
nel farci riconoscere che il centro e' dappertutto, le varie
discipline fanno sistema, si sventagliano in un unico campo,
cosi' come unico e' il campo elettromagnetico entro cui
nasciamo e viviamo. 1.E' caduta la possibilita' o l'utilita'
di condurre distinzioni di genere, sul tipo di quella famosa
operata dal Lessing, tra arti dello spazio (pittura, scultura,
architettura) e del tempo (letteratura, musica, spettacolo).
2. E' caduta la discriminazione tra uomini e donne, esistente
nei secoli passati, ma non certo per ragioni intrinseche al
codice genetico, bensi' per fattori legati alle modalita'
del lavoro e dell'economia. 3. E' caduta la discriminazione
tra l'Occidente e gli altri continenti, nata in epoca
greco-romana, ripresa e potenziata nell'arco rinascimentale
e "moderno", che era fondata sull'assunzione di un'arte
mimetica, di alta fedelta' rappresentativa, rivolta a
tracciare una mappa conforme degli spazi esterni, onde
aprirli alle conquiste militari e commerciali.


Rocco Capozzi
*Cultura di massa e cultura visiva: nuovo pubblico e nuove
stategie nel romanzo di Fruttero e Lucentini e Carmen Covito*
Nel discutere il condizionamento dei media quali TV, cinema e
internet non solo sulla narrativa ma anche nel nostro modo di
percepire la realta', la mia attenzione cade sull'intertestualita'
e l'ipertestualita' come strumenti per richiamare e connettere
parole e immagini provenienti da diversi media. Il testo e' un
oggetto culturale i cui segni e codici vanno contestualizzati,
e quindi anche l'intertestualita' e i collage postmoderni dei nuovi
autori vanno esaminati entro i parametri della globalizzazione
della cultura e della odierna contaminazione dei media. Il mio
discorso mette in luce due momenti a distanza di circa quindici
anni nell'evoluzione del romanzo ibrido postmoderno dagli anni 80
agli anni 90. Il primo momento e' legato al ruolo della TV mentre,
il secondo fa parte del decennio in cui vediamo sviluppata la
tecnologia elettronica nella corsa verso l'internet e
il cyberspace.


Silvia Acocella
*La degenerazione di Nordau. Vecchi malvissuti e menzogneri
ringiovanimenti*
L'immediata traduzione di Degenerazione di Nordau, nel 1893-94,
segno'  profondamente la letteratura italiana. La "mancanza
della facolta' di adattamento" alla  nuova dimensione della
modernita' porto' allo scoperto, tra le ombre del darwinismo
negativo, il processo degenerativo dell'umanita'. Individuati
alla fin de siecle, molti fenomeni si sono rivelati irreversibili,
riemergendo nel passaggio al nuovo millennio e  rendendo alcune
figure, come quella del vecchio, metafore assolute dei falsi
rinnovamenti dell'epoca tecnologica.


Twyla Gibson
*"The Future of the Future is the Present": Media as an Emerging
Academic Discipline*
As we witness the profound effects of revolutionary changes in
communication technology, it is clear that McLuhan was a
thinker ahead of his time. Like Plato's prisoner, he was able
to see beyond his cultural context, and reported back on the
problems and prospects on the frontier of new technology.
But McLuhan always emphasized that "the future of the future
is the present," by which he meant that if you look at the
"present deeply enough, you will find all possible futures."
With foresight, he predicted that tensions and turbulence
lay ahead for universities, warning that the revolution
in electric and electronic technology would alter the
institutions that both reflect societies and help give
them shape. In this study, I consider the significance
of McLuhan's arguments in light of the emergence of media
studies as a new academic discipline.

"Il futuro del futuro e' il presente": Media come disciplina
accademica emergente
Mentre osserviamo i profondi effetti di cambiamenti rivoluzionari
nella tecnologia della comunicazione, risulta chiaro che McLuhan
e' stato un pensatore profetico. Come il prigioniero di Platone,
egli e' stato capace di vedere al di la' del suo contesto culturale
e di ragguagliarci su problemi e prospettive alla frontiera della
nuova tecnologia. McLuhan ha sempre messo in risalto che "il futuro
del futuro e' il presente" indicando che "se si guarda al presente
con sufficiente intensita' si scorgeranno in esso tutti i nostri
possibili futuri". Con preveggenza egli ha predetto che tensioni
e turbolenze sarebbero occorse nelle universita', avvertendo che
la rivoluzione della tecnologia elettrica e elettronica avrebbero
alterato le istituzioni che riflettono la societa' e allo stesso
tempo le danno forma. In questo studio mi soffermo sul significato
delle argomentazioni di McLuhan in rapporto all'emergenza dello
studio dei media come nuova disciplina accademica. (Trad. FG).


ORGANIZING COMMITTEE
Faculty: Salvatore Bancheri, Francesco Guardiani, Michael
Lettieri, Rachele Longo-Lavorato, Bruno Magliocchetti, Mirella
Pasquarelli-Clivio
Graduate Students: Ziba Fallah Ahmadian, Patrizia Bottoni,
Davide De Luca , Vesna Leko, Erika Papagni, Julie Parisienne,
Katia Radaelli, Stephanie Vallecorsa

La traduzione degli abstract in cinque lingue -- italiano, inglese,
francese, spagnolo, portoghese compariranno su T-Space
(Universita' di Toronto) dopo Natale:
https://tspace.library.utoronto.ca/
Gli Atti del convegno saranno pubblicati nel marzo 2009.

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(c) Bollettino '900 - versione e-mail
Electronic Newsletter of '900 Italian Literature
Segnalazioni/A, dicembre 2008. Anno XIV, 6.

Direttore: Federico Pellizzi
Redazione Newsletter: Michela Aveta, Eleonora Conti,
Anna Frabetti, Giuseppe Nava, Saverio Voci.

Dipartimento di Italianistica
dell'Universita' di Bologna,
Via Zamboni 32, 40126 Bologna, Italy,
Fax +39 051 2098595; tel. +39 051 2098595.
Reg. Trib. di Bologna n. 6436 del 19 aprile 1995.
ISSN 1124-1578




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