Stampa il frame corrente

Note:


1  Fra molti, si segnalano: Didattica della Letteratura italiana. Riflessioni e proposte applicative, a cura di G. Ruozzi, G. Tellini, Firenze, Le Monnier, 2020; e S. Giusti, Didattica della letteratura 2.0 (nuova edizione), Roma, Carocci, 2020.

2  A. Arbasino, Me ne ha fatte di tutti i colori, in Jader Iacobelli (a cura di), Per Moravia, Roma, Salerno editrice, 1990, p. 21.

3  G. Ferroni, Processo a Moravia, in «La Repubblica», 16 giugno 1992.

4  G. Tellini, Il romanzo italiano dell'Ottocento e Novecento, Milano, Bruno Mondadori, 1998, pp. 327-329.

5  Non è questo lo spazio opportuno per affrontare un discorso critico su Alberto Moravia, la sua scrittura e la persistenza delle sue opere nel panorama contemporaneo, rimando ad un mio recente lavoro: A. Favaro, Alberto Moravia, in Il contributo italiano alla storia del pensiero, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 2018, pp. 697-703. Ultimamente, Paolo di Paolo è intervenuto sull' «Espresso» del 12 marzo 2020, in modo decisamente superficiale, intrattenendosi con alcuni critici, sul canone romanzesco del XX secolo, Morante, Moravia e gli altri: il Novecento che resterà, <https://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2020/03/06/news/morante-moravia-e-gli-altri-il-novecento-che-restera-1.345419> (consultato il 12 marzo 2020).

6  Ausilio necessario alla presente riflessione i saggi di M. Tortora, Il canone narrativo del primo Novecento nelle antologie scolastiche, in «Allegoria», a. XXII, n. 62, luglio-dicembre 2010, pp. 153-161; e Id., I classici a scuola: tra dialogo e distanza, in «Allegoria», a. XXIX, n. 75, gennaio-giugno 2017, pp. 121-130.

7  «I licei sono finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore e costituiscono parte del sistema dell'istruzione secondaria superiore quale articolazione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione di cui all'articolo 1 del D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni. I licei adottano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione. I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.» da <https://www.miur.gov.it/scuola-secondaria-di-secondo-grado> (consultato il 12 marzo 2020).

8  V. Mascheretti, La speranza violenta. Alberto Moravia e il romanzo di formazione, Bologna, Gedit Edizioni, 2006, pp. 87-141.

9  Si consulti sull'argomento: A. Favaro (a cura di), Moravia, Pasolini e il conformismo, Avellino, Edizioni Sinestesie, 2018; in particolare l'Introduzione, pp. XI-XXVIII.

10  A. Pincherle, C'è una crisi del romanzo?, « Fiera letteraria », n. 41, 9 ottobre 1927.

11  W. Pedullà, Racconta il Novecento. Modelli e storie della narrativa italiana del XX secolo, Milano, BUR, 2013, p. 367.

12  A. Moravia, Gli indifferenti, in Id., Opere/1. Romanzi e racconti 1927.1940, a cura di F. Serra, Bompiani, 2000, p. 221.

13  A. Moravia, Estremismo e letteratura, in Id., L'uomo come fine, Milano, Bompiani, 1964, p. 75.

14  Utile rileggere breviter quanto segnalato nelle Indicazioni nazionali, almeno per il quinto anno della scuola secondaria superiore: «In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme, della complessità della sua posizione nella letteratura europea del XIX secolo, Leopardi sarà studiato all'inizio dell'ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare, il disegno storico, che andrà dall'Unita d'Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema letterario (generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno modificato via via l'assetto sociale e politico italiano e dall'altro lato con i fenomeni che contrassegnano più generalmente la modernità e la postmodernità, osservate in un panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo. Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che più hanno marcato l'innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i propri statuti nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica, meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione simbolista europea che da quello s'inaugura. L'incidenza lungo tutto il Novecento delle voci di Pascoli e d'Annunzio ne rende imprescindibile lo studio; cosi come, sul versante della narrativa, la rappresentazione del "vero" in Verga e la scomposizione delle forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti momenti non eludibili del costituirsi della "tradizione del Novecento". Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell'attuale, il percorso della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplerà un'adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto,...). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello...). Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica.» In: Schema di regolamento recante "Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento",
<http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/licei2010/indicazioni_nuovo_impaginato/_decreto_indicazioni_nazionali.pdf> (consultato il 12 marzo 2020).

15  «Lasciare che la scuola svolga liberamente il suo compito di ridefinire incessantemente il canone è forse più importante di costringerla a rigidi programmi precostituiti. Ciò non comporta tuttavia che gli organi competenti possano esimersi da alcune indicazioni generali, dall'invito alla lettura dei classici (anche novecenteschi) e dalla formalizzazione di un canone scolastico, per quanto aperto ed elastico. La norma e l'inevitabile autorità devono comunque essere sempre operanti e visibili, sia per orientare in modo unitario l'educazione della comunità nazionale, sia perché solo così sono possibili il conflitto e il cambiamento anche del canone. Bisogna tuttavia che gli organi competenti sappiano e indichino chiaramente che le loro necessarie formulazioni in materia di canone fissano soltanto il quadro attuale di una memoria selettiva in perpetua evoluzione e che perciò sono soggette alla correzione non solo della cultura e del gusto, ma anche della pratica scolastica. In una situazione di crisi dell'insegnamento delle discipline umanistiche come l'attuale, è necessario che il docente di letteratura riacquisti coscienza della propria funzione storico-antropologica: che è quella di conservare la memoria e dunque anche il canone della propria comunità, di continuo aggiornandolo e modificandolo. Anzi, gli insegnanti di letteratura devono essere consapevoli di questo loro ruolo e rivendicarne l'importanza. La funzione insostituibile dell'insegnamento delle materie umanistiche sta anche in questo: che, rendendo visibile il carattere selettivo della memoria storica, rende esplicito il problema dei valori.»: come le precedenti citazioni da R. Luperini, in <http://www3.unisi.it/ricerca/prog/canone/can/Luperini1.htm> (consultato il 12 marzo 2020).

16  Quanto appurato in sintesi nel presente studio si ricava dallo spoglio analitico di alcuni fra i più recenti manuali di Letteratura italiana con repertori antologici, per la scuola secondaria di secondo grado: in particolare si è affrontata l'indagine sullo "spazio" concesso a Alberto Moravia e alle sue opere, in alcuni volumi, fra i quali: G. Baldi, R. Favatà, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, Imparare dai classici a progettare il futuro. Dal periodo tra le due guerre ai nostri giorni, vol. 3C, Milano-Torino, Pearson-Paravia, 2021; C. Bologna, P. Rocchi, G. Rossi, Letteratura visione del mondo. Dal Novecento ai nostri giorni, vol. 3B, Torino, Loescher, 2020; R. Carnero, G. Iannaccone, Vola alta parola. Dal Novecento a oggi, vol. 6, Firenze, Giunti-Treccani, 2019; S. Prandi, La vita immaginata. Storia e testi della Letteratura italiana. Dal Novecento a oggi, vol. 3B, Milano, A. Mondadori Education, 2019; G. Armellini, A. Colombo, L. Bosi, M. Marchesini, Con altri occhi. Comprendere, analizzare, argomentare. Dal Novecento a oggi. Edizione plus, vol. 6; Bologna, Zanichelli, 2019; R. Luperini, P. Cataldi, L. Marchiani, F. Marchese, Liberi di interpretare. Storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civiltà europea, vol. 3B, Palermo, G. B. Palumbo, 2019; R. Bruscagli, G. Tellini, Il palazzo di Atlante. Le meraviglie della letteratura. Dal secondo Novecento ai nostri giorni, vol. 3B, Firenze, G. D'Anna, 2018.

17  Recentemente sul teatro si veda: V. Merola, La scacchiera. Sul teatro di Alberto Moravia, Avellino, Sinestesie, 2017.

18  R. Paris, Moravia. Una vita controvoglia, Mondadori, Milano 2007, p. XI.

19  Si consulti in particolare M. Tortora, 1929: Gli indifferenti e la nuova stagione del realismo, in <https://www.allegoriaonline.it/index.php/i-numeri-precedenti/allegoria-n-71-72/125-il-tema/71/850-1929-gli-indifferenti-e-la-nuova-stagione-del-realismo> (consultato il 12 marzo 2020).

20  È un critico e storico del cinema a parlare chiaramente di "esperienza pre-neorealista de Gli indifferenti": L. Miccichè, Il neorealismo cinematografico italiano, Venezia, Marsilio, 1999, p. 53.

21  «È il Falconi, però, il primo a parlare chiaramente della presenza in Moravia di un esistenzialismo ante litteram. Il critico giudica Gli indifferenti come la prima opera esistenzialista non solo italiana ma anche europea» conferma F. Alfonsi, Alberto Moravia in Italia: un quarantennio di critica, 1929-1969, Catanzaro, Carello, 1986, p. 130.

22  O. Cecchi, Incontro con Debenedetti, Transeuropa, Ancona, 1988, p. 43.

23  La progettazione e realizzazione dell'UDA interdisciplinare seguirà le fasi del diagramma di Gant: Progettazione, Esecuzione, Verifica-Valutazione, Restituzione. L' UDA non può che originare dal contesto della classe e dalle esigenze insieme formative e culturali, prevedendo il ricorso a metodologie didattiche peculiari e tendendo all'innovazione, all'inclusione, alla valorizzazione di ciascuno studente coinvolto.

24  Il Consiglio dell'Unione Europea, il 22 maggio 2018, ha adottato una nuova Raccomandazione sulle competenze chiave per l'apprendimento, nell'ottica della complessità e dello sviluppo sostenibile. Le otto competenze rilevate mutano il precedente assetto definito nel 2006. Vengono quindi definite competenze chiave di cittadinanza: competenza alfabetica funzionale, competenza multilinguistica, competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria, competenza digitale, competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare, competenza in materia di cittadinanza, competenza imprenditoriale e competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali. «Nel complesso, si riscontra la presa d'atto di una forte accelerazione verso la dimensione della complessità: nella parte descrittiva del documento, emergono sia il fenomeno della connessione/sovrapposizione tra le varie aree, sia il riconoscimento di un potenziale intrinseco che porta ciascuna competenza ad invadere altri campi di esperienza culturale e relazionale. Ciò risulta particolarmente evidente nelle competenze di comunicazione (non più individuate "nella madrelingua" e "nelle lingue straniere", bensì in "alfabetica funzionale" e in "multilinguistica"). Altrettanto interessanti, e fortemente interrelate, sono le due categorie della competenza "personale e sociale" unita "all'imparare ad imparare" (come unica dimensione che vede nella flessibilità e nella capacità di adattamento una componente del "saper essere" e dello "stare con gli altri") e della "competenza di cittadinanza" (che ora costituisce categoria a sé). [...] In senso più ampio, la Raccomandazione pone l'accento sui valori della curiosità e della capacità di relazione con "l'altro" (inteso come persona, contesto, cultura, diversità), affiancate alla capacità di pensiero critico e alla resilienza. [...] Di assoluta importanza è l'attenzione riservata al principio di "consapevolezza culturale" che presuppone un atteggiamento di familiarità ed un approccio disinvolto nei confronti del patrimonio culturale, nonché della sfera emotiva ed identitaria che è connaturata al riconoscimento del concetto di "eredità" di un popolo o di una nazione.», <https://www.anp.it/competenze-chiave-nuova-raccomandazione-del-consiglio-deuropa/> (consultato il 12 marzo 2020).

25  Non si ritiene necessario inserire integralmente lo svolgimento dell'UDA, ma soltanto rilevare che quasi tutte le discipline del corso di studi possono essere coinvolte direttamente: Lingua e letteratura italiana, Lingua e letteratura latina/greca, Lingua e Letteratura inglese/francese, Storia, Filosofia, Storia dell'Arte, Matematica e Fisica. Inoltre, si prevede come compito e prodotto finale la realizzazione di uno spettacolo teatrale plurilingue con effetti multimediali, da realizzarsi con attività laboratoriali, e metodologie multi-intermediali differenti. I tempi di realizzazione si prevedono da ottobre a febbraio di un a.s. A fondamento di tutto il lavoro didattico si ravvisa necessario attivare un laboratorio di lettura ponderata del romanzo, con conseguenti discussioni in classe con i docenti delle discipline implicate e esperti esterni, o secondo la modalità della lezione dialogata, con l'ausilio della LIM e degli strumenti informatici in dotazione all'aula.

26  A quasi dieci di distanza dalla pubblicazione degli Indifferenti, sul maggior organo della Chiesa si potevano leggere parole di dissenso se non di disprezzo nei confronti di Moravia: «Basta leggere un suo libro qualsiasi, e ancor più se si scelga il primo di essi, Gli indifferenti, per cogliere direttamente queste tre cose: un'esperienza, quasi consumata, di certi ambienti più viziati della società, un cinismo freddo e spregiudicato nell'attingere di lì la materia dei suoi romanzi, una complice e genuina potenza di narratore nel rappresentare al vivo un tal mondo animalesco di elezione e di predilezione. [...] Realismo? C'è chi l'ha detto. Ma questa parola è ancora troppo generica ed eufemistica per il Moravia. Pur rimanendo invece sulla scala del realismo, bisogna scendere, per degradazioni via via più deplorevoli, fino a certe morbosità più sbracate del verismo, e lì troveremo il vero autore degli Indifferenti» (p. 415) così Domenico Mondrone, Cinismo e sfacelo nell'arte di Alberto Moravia, «La civiltà cattolica», n. 2, quad. 2111, 1938, pp. 414-26.

27  R. Manica, 1929, circa. Una traccia per il clima culturale degli "Indifferenti", «Sincronie», a. X, n. 20, luglio-dicembre 2006, pp. 51-59.

28  Si raccomanda la lettura almeno delle pagine di: R. Luperini, M. Tortora (a cura di), Sul modernismo italiano, Napoli, Liguori, 2013, nonostante non vi sia alcun saggio dedicato specificatamente a Moravia; M. Tortora (a cura di), Il modernismo italiano, Roma, Carocci, 2018; M. Tortora, A. Volpone (a cura di), Il romanzo modernista europeo. Autori, forme, questioni, Roma, Carocci, 2019.

29  Anche l'economia, la statistica, la fisica, in particolare la balistica, e molti altri ambiti disciplinari potrebbero essere chiamati in causa nell'analisi delle pieghe del romanzo.

30  A. Moravia, Gli indifferenti, cit., p. 235.


Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature - © 2022

<http://www.boll900.it/2022-i/Favaro.html>

gennaio-maggio 2022, n. 1-2