Note:


1Miguel Real, Geração de 90. Romance e Sociedade no Portugal Contemporâneo, Porto, Campo das Letras, 2001, p. 160. Questa e le altre traduzioni dal portoghese presenti nel testo sono a cura dell'autrice.

2Boaventura de Sousa Santos, O Estado e a Sociedade em Portugal (1974-1988), Porto, Afrontamento, 1997.

3Pedro Paixão, Nos Teus Braços Morreríamos (1998), Lisboa, Cotovia, 2000 (5a), p. 129 (l'indicazione della pagina delle citazioni da quest'opera sarà, d'ora in poi, messa tra parentesi e inserita nel testo). «Non si sa mai che cosa è per sempre, soprattutto nelle cose d'amore. Ed era una cosa d'amore, tutto questo. Sono così strane le cose d'amore che non si capiscono mai del tutto. Bisogna di continuo fare delle supposizioni. Non si sa mai come e fino a che punto e fino a quando. Questa ossessione finisce per impedire di vivere, l'amore può impedire l'amore, maledirlo come uno spettro. Non è sempre stato così. Quando si perde tutto per la prima volta si rimane col terrore di perdere tutte le volte. Basta una donna per raderci al suolo. Una madre, una sorella, una figlia. Il primo amore ci rade al suolo. E l'ultimo è sempre il primo». (Questa e le altre traduzioni dal portoghese contenute nell'articolo sono a cura dell'autrice).

4«Hanna ou desejo contra medo», p. 54.

5O gosto da derrota, pp. 49-51.

6Manuel Alegre, Jornada de África, Lisboa, Dom Quixote, 1989, p. 21.

7Confissão, p. 47; «Scrivere può essere un'ottima scusa per chi nella vita non ha nessuna speranza. È una maniera per riempire un'ombra e ci sono momenti in cui un bacio scritto vale per molti. È sempre la vita, è chiaro, ma con la distanza nitidissima delle parole. E tutto soffre di un'insuffienza che l'arte tenta di colmare, e fallisce. Io spero che venga un giorno la speranza e tutto questo non sia nulla più che un esercizio di grammatica».

8Isabel Cristina Pires, A Casa em Espiral (1991), s.l., Círculo de Leitores, 1997.

9Si veda O labirinto da Catedral de Chartres, pp. 37-42.

10Giorgio Manganelli, Letteratura fantastica (1966), in Letteratura come menzogna, Milano, Adelphi, 1985, p. 56.

11Isabel Cristina Pires, A Criação, in cit., p. 15.

12José Riço Direitinho, A Casa do Fim (1992), Porto, ASA, 1999², p. 75.

13È questo il titolo del libro di Mário Ventura (testo) e João Francisco Vilhena (fotografia) sulle campagne alentejane (Lisboa, Editorial Notícias, 2001).

14L'opera è stata ripubblicata dall'editore lisboneta Temas e Debates, nel febbraio 2001, dopo l'enorme successo ottenuto da Nenhum Olhar, romanzo con cui fra l'altro l'autore si è aggiudicato, nel 2001, il Prémio Saramago, prestigioso riconoscimento conferito ogni due anni a un autore lusofono con meno di trentacinque anni. Le citazioni faranno riferimento alla seconda edizione.

15Antonio Muñoz Molina, Notizie di un altro mondo, in José Luís Peixoto, Nessuno sguardo, Roma, La Nuova Frontiera, 2002, p. X.

16Walter Benjamin, Il dramma barocco tedesco, Torino, Einaudi, 1971, pp. 142-143.

17José Luís Peixoto, A Criança em Ruínas, Vila Nova de Famalição, Quasi, 2001.

18Susan Sontag, Sotto il segno di Saturno, Torino, Einaudi, 1982.

19José Luís Peixoto, Morreste-me, cit., p. 37. «Porterò qui di nuovo il mondo che è stato nostro. Davvero, papà. Il mondo solare. Lo riconoscerò perché non l'ho dimenticato. E anche il tempo sarà di nuovo, e anche la vita. Senza di te, e sempre con te».

20José Luís Peixoto, A Criança em Ruínas, cit., p. 18.

21Tra il testo e la vita - Intervista a Jean Starobinski, a cura di Francesca Borrelli, «Il manifesto», 16 giugno 1998, p. 22.


Bollettino '900 - Electronic Newsletter of '900 Italian Literature - © 2002

Giugno-dicembre 2002, n. 1-2