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«...Alla base di tutto credo proprio che ci sia un desiderio. Un desiderio che diventa sguardo, e dove questo sguardo incontra il mondo nasce l'esigenza di un quadro, una foto, un'inquadratura. Lo sguardo non dipende dall'occhio, ma da tutti i sensi. Ci sono inquadrature da ascoltare più che guardare, altre che si vorrebbero toccare, in cui ci si vorrebbe immergere; inquadrature che ci invadono e ci riempiono, che commuovono, che ci fanno pensare [...]. L'occhio, in fondo, non fa che trovare l'inquadratura più giusta per ciò che lo sguardo vede...»
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