Note:


1 D.H. Pageaux, Littérature et Arts, in La littérature générale et comparée, Paris, Armand Colin, 1994, p. 58. («È con il cinema che la letteratura generale e comparata ha ottenuto fino ad ora i suoi migliori risultati»).

2 E. Fuzellier, Cinéma et littérature; preface par Remy Tessoneau, Paris, Cerf, 1964.

3 J.M. Clerc, Le cinéma témoin de l'immaginaire dans le roman français contemporain, Berne, P. Lang, 1984.

4 J. Prieur, Le spectateur nocturne. Les Ecrivains au cinéma, une anthologie, Paris, Cahiers du cinéma, 1993. («Come una sorta di feuilleton, questi archivi curiosi costituiscono l'oggetto di una antologia che riunisce di fronte allo schermo Cendrars, Hoffmannsthal, James Agee, Tanizaki o Jacques Audiberti»).

5 A. Gaudreault, Du littéraire au filmique: système du récit, Paris, Méridiens Klincksieck, 1988. (Trad. it. Dal letterario al filmico: sistema del racconto, Torino, Lindau, 2000). («[...] lavoro di chiarimento svolto nell'ambito della narratologia dei primi tempi»).

6 Ivi, p. 7. («Che cos'è il narrabile, considerato al di qua del suo triplice investimento: scritto, scenico, filmico»).

7 Ibidem. («Malgrado la sua omologia con il racconto scenico, il racconto filmico è rigettato verso la sfera scritturale»).

8 Ivi, p. 189. («Coesistenza nello stesso mezzo di comunicazione di quei due modi di espressione narrativa che sono il narrare e il mostrare»).

9 GRITEC (Groupe de recherces sur les interférences du theatre e du cinéma), Chaiers du GRITEC, Lyon, Aléas, mai 1994.

10 F. Jost, L'oeil-caméra. Entre Film et Roman, Lyon, Presses Universitaires de Lyon, 1989.(«Quello che mi interessa sono […] gli effetti del film sullo spettatore e non la creazione a priori di categorie narrative fini a se stesse»).

11 A. Gaudreault et F. Jost, Le récit cinématographique, Paris, Nathan, 1990.

12 Ivi, p.152. («Dal racconto al materiale, dal materiale al racconto un viavai teorico, che oscilla tra il racconto in generale e la specificità del materiale»).

13 F. Vanoye, Récit écrit/ Récit filmique, Paris, Nathan, 1989.

14 F. Casetti, Dentro lo sguardo: il film e il suo spettatore, Milano, Bompiani, 1986.

15 C. Metz, L'énonciation impersonelle ou le site du film, Paris, Klincksieck,1995. (Trad. it. L'enunciazione impersonale, o il luogo del film, Napoli, Edizioni Scientifiche italiane, 1995, p. 9). («Una delle parabole che attraversano tutto il libro è quella dei due spettatori; uno è realmente seduto nella sala cinematografica, l'altro invece è quello che il film, attraverso i suoi messaggi e altri segni, trasporta nel suo interno»).

16 Ibidem. («[...] aveva trasformato in ferma determinazione ciò che era solo un interesse indistinto»).

17 M. C. Ropars-Wuilleumier, Écraniques, le film du texte, Lille, Presses Universitaires, 1990, p. 12. («Il ricorso cinematografico […] intende applicare i meccanismi filmici, molteplici e complessi per definizione, all'analisi delle operazioni letterarie»).

18 Ibidem. («Il segno si fa avanti doppiato da un'ombra visiva e sonora che proietta l'uso del verbo nel molteplice spazio della figura e della voce»).

19 Ivi, p. 25. («Tributaria dello spostamento incessante che iscrive in ogni forma, come per rilanciarla, l'appello o il riflesso di una forma simile che la fa differire»).

20 A. Garcia, L'adaptation du roman au film, Paris, IF Diffusion, 1990, p. 14. («L'adattamento è valido prima e innanzitutto dal romanzo di partenza»).

21 Ivi, p. 263. («Per raggiungere i picchi che quest'ultimo ha così spesso rasentato»).

22 A. Gardles, Le récit filmique, Paris, Hachette, 1993. («Non esiste un'equivalenza tra romanzo e film, tra letteratura e cinema»).

23 Ivi, p. 8. («L'analisi comparata comunque»).

24 Ibidem. («Differenza e contrasto»).

25 M. Carcaud Macaire, J.M. Clerc, Pour une lecture sociocrique de l'adaptation cinématographique, in «Collection Etudes sociocritiques», Montpellier, Ed. du CERS, 1995.

26 Ibidem. («L'adattamento è, in sé, un'operazione di creazione culturale […] esso ne modifica necessariamente la natura profonda»).

27 Ivi, p. 264. («Creazione di un nuovo testo che ha il proprio spessore, il proprio dinamismo, la propria autonomia»).

28 Robbe-Grillet au miroir, Services de l'Ambassade et Institut français de Sarrebruck, 1988. Les métamorphoses-Butor, ibidem, 1989: Portrait de l'artiste par ses écrivains mêmes, ibidem, 1989. Une lecture de M. Butor, Queen's television, 1991. Hélène Cixous, Queen's television,1991, collana video a cura di M. C. Gruber.

29 Ibidem. («Una scrittura e una diegesi propriamente cinematografiche indipendentemente dalla derivazione da testi. In altre parole occorre considerare meno la fedeltà a un oggetto che l'invenzione di una scrittura della differenza»).

30 M. Tremblay, La présence du cinéma dans le roman canadien-français de 1896 à 1970, tesi discussa all'Università Paul Valéry-Montpellier III, 1994.

31 I. Leontaris, Non-dit et négativité dans le récit filmique, tesi discussa all'Università di Paris X-Nanterre, 1997.

32 Università Lumière-Lyon II.

33 Cfr. la tesi di J. Cleder, Entre littérature et cinéma- Eric Rohmer- esthétique et ontologie de la séduction , discussa all'Università di Haute Bretagne-Rennes II, 1995.

 


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