Note: 1 James O'Donnell [Idem - Avatars of the Word: From Papyrus to Cyberspace, Cambridge, Harvard University Press, 1998] cita ad esempio la «Lettera di Aristeo a Philocrate», in cui l'autore parlando della Biblioteca di Alessandria, attribuisce a Demetrio di Phaleron, ministro della cultura del faraone Tolomeo, l'intenzione di raccogliere nella sua meravigliosa collezione tutti libri del mondo. Al mito della biblioteca universale è stato dedicato il convegno «The universal library: from Alexandria to the internet» (<http://www.la-hq.org.uk/groups/lhg/alexandria.html>), organizzato nel settembre del 1996 dal Library History Group della Library Association (<http://www.la-hq.org.uk/groups/lhg/welcome.html>). 2 Un'ulteriore ed importante conseguenza dell'introduzione dei sistemi informatici nella gestione dei cataloghi, è stata l'emergenza, sin dalle prime fasi, di una propensione alla cooperazione ed all'interscambio tra le biblioteche, a livello nazionale ed internazionale. Di conseguenza, si è resa evidente la necessità di sviluppare dei sistemi standard per la costruzione delle banche dati catalografiche, in modo da consentire lo scambio dei dati bibliografici e la costituzione di sistemi catalografici unificati. La comunità internazionale dei bibliotecari, riunita nella «International federation of library associations» (IFLA, <http://www.ifla.org>), a partire dalla metà degli Settanta ha prodotto una serie di specifiche volte a conseguire tale fine. La più importante tra queste specifiche riguarda senza dubbio la struttura logica e il formato dei record catalografici, il cui standard internazionale è stato battezzato UNIMARC (Universal Machine Readable Catalogue), ed è ormai adottato (o quantomeno previsto come formato per l'input/output dei dati) in gran parte dei sistemi OPAC del mondo. 3 Per informazioni si puņ visitare il sito Web <http://www.nsf.gov/pubs/1998/nsf9863/nsf9863.htm> 4 Un osservatorio sugli sviluppi in corso nel settore delle biblioteche digitali è la rivista telematica «D-lib Magazine», sponsorizzata dalla DARPA proprio nell'ambito del programma DLI. Con periodicità mensile, «D-Lib» ospita articoli teorici e tecnici, ed aggiorna circa l'andamento dei progetti di ricerca in corso. Il sito Web, il cui indirizzo è <http://www.dlib.org>, contiene, oltre all'ultimo numero uscito, anche l'archivio di tutti numeri precedenti, e una serie di riferimenti a siti e documenti sul tema delle biblioteche digitali. 5 Si veda il sito Web <http://www.ukoln.ac.uk/services/elib>. Una recensione del programma eLib è contenuta in Basili, Carla - La biblioteca in rete, Milano, Editrice Bibliografica, 1998. 6 Un primo risultato sperimentale di questo grandioso progetto è il sito Gallica (<http://gallica.bnf.fr>), dedicato alla cultura francese del 1800. Si tratta di una banca dati costituita da 2500 opere digitalizzate in formato immagine, 250 opere memorizzate in formato testo e una vasta rassegna iconografica del periodo. Attraverso un motore di ricerca è possibile consultare il catalogo e poi accedere ai documenti, che vengono distribuiti informato PDF. 7 Si veda il sito Web della biblioteca all'indirizzo <http://www.loc.gov>. 8 L'Oxford Text Archive ha un sito Web, il cui indirizzo è <http://ota.ahds.ac.uk>. 9 Tutte le risorse offerte dallo ETC, oltre ad una serie di informazioni scientifiche, sono raggiungibili attraverso la home page su World Wide Web, il cui indirizzo è <http://etext.lib.virginia.edu>. 10 L'indirizzo dello HTI è <http://www.hti.umich.edu>; quello del WWP <http://www.wwp.brown.edu>. 11 Il sito di riferimento del progetto Gutenberg su Web è all'indirizzo <http://promo.net/pg/>; il progetto Runeberg su <http://www.lysator.liu.se/runeberg>; il Manuzio infine ha il suo sito Web all'indirizzo <http://www.liberliber.it>. 12 Bush, Vannevar - As We May Think, in «Atlantic Monthly», luglio 1945. (Trad. it. in Nelson - Literary Machines 90.1 cit., 1992, pp. 1/38-1/53). 13 Nelson, Ted - Literary Machines 90.1, Padova, Muzzio, 1992. 14 Landow, George P. e Delany, Paul (a cura di) - Hypermedia and Literary Studies, Cambridge/London, MIT Press, 1991. Si veda in particolare Yankelowich, dove si esprime apertamente l'esigenza di passare dalla nozione di «libro elettronico» a quella di «sistema bibliotecario elettronico». 15 Il termine «digitale» spesso viene sostituito con «virtuale». Preferiamo il primo in quanto «virtuale» è carico di connotazioni legate alla applicazione di tecnologie di VR. Una distinzione tassonomica tra «biblioteca digitale» e «biblioteca virtuale» che ci sembra possa essere accolta è quella proposta in Basili [Eadem - La biblioteca in rete, Milano, Editrice Bibliografica, 1998] che, nell'ottica client-server che caratterizza le applicazioni di rete, pone la prima sul lato server e la seconda sul lato client. 16 Gladney, Henry M. et al. - Digital Library: Gross Structure and Requirements (Report from a Workshop), IBM Research Report RJ 9840, 1994. 17 Furuta, Richard - Documents in the Digital Library, in «Proceedings of the International Symposium on Digital Libraries 1995», Tsukuba, Ibaraki, Giappone, agosto 1995, pp. 105-111. 18 Renear, Allen - The Digital Library Research Agenda. What's Missing - and How Humanities Textbase Projects Can Help, in «D-Lib Magazine», luglio/agosto 1997. 19 Renear, Allen - The Digital Library Research Agenda. What's Missing - and How Humanities Textbase Projects Can Help, in «D-Lib Magazine», luglio/agosto 1997. 20 Si veda Renear, Allen - Out of Praxis: Three (Meta)Theories of Textuality, in Sutherland (a cura di) - Elecronic Texts cit., 1997, pp. 107-126; Renear, Allen; Durand, David; Mylonas, Elli - Refining Our Notion of What Text Really Is: The Problem of Overlapping Hierarchies, in Ide e Hockey (a cura di) - Research in Humanities Computing, Oxford, Oxford University Press, 1995 [disponibile in versione preliminare su Internet all'indirizzo: <http://www.stg.brown.edu/resources/stg/monographs/ohco.html>]; Fabio Ciotti, - Testo rappresentazione e computer. Contributi per una teoria della codifica testuale, in Bellman, Nerozzi P. (a cura di) - Internet e le Muse, Milano, Mimesis, 1997. 21 Gladney, Henry M. et al. - Digital Library: Gross Structure and Requirements (Report from a Workshop), IBM Research Report RJ 9840, 1994. 22 Si veda Fabio Ciotti, - Il testo elettronico: memorizzazione, codifica e edizione informatica del testo, in «Macchine per leggere. Tradizioni e nuove tecnologie per comprendere i testi», Spoleto, Cisam-Fondazione E. Franceschini, 1994; Fabio Ciotti, - Testi elettronici e biblioteche virtuali: problemi teorici e tecnologie, in «Schede Umanistiche», 1995 II, n. 2; Fabio Ciotti, - Testo rappresentazione e computer. Contributi per una teoria della codifica testuale, in Bellman, Nerozzi P. (a cura di) - Internet e le Muse, Milano, Mimesis, 1997; Gigliozzi, Giuseppe - Codice, testo e interpretazione, in Gigliozzi, Giuseppe (a cura di) - Studi di codifica e trattamento automatico dei testi cit., 1987, pp. 65-84; Gigliozzi, Giuseppe - Il testo e il computer. Manuale di informatica per gli studi letterari, Milano, Bruno Mondadori, 1997. 23 Graham, Peter - Requirements for the Digital Research Library, in «College and Research Libraries», giugno 1995, p. 331. 24 Burnard, Lou - Text Encoding for Information Interchange. An Introduction to the Text Encoding Initiative. TEI J31, Oxford, Oxford University Computing Services, 1995, par. 1. 25 L'ente internazionale deputato alla definizione di standard pubblici formali è la «International Standardization Organization», composta da membri dei vari enti di standardizzazione nazionali (come il noto «American National Standardization Institute», o ANSI). 26 Sperberg-McQueen, C. Michael e Burnard, Lou (a cura di) - Guidelines for Electronic Text Encoding and Interchange (TEI P3), Chicago, ACH/ACL/ALLC (Association for Computers and the Humanities, Association for Computational Linguistics, Association for Literary and Linguistic Computing), 1994; Ide, Nancy e Véronis, Jean, (a cura di) - The Text Encoding Initiative: Background and Context, Dordrecht, Netherlands, Kluwer Academic Publishers, ristampa di Computers and the Humanities, 1995, 29, n. 1, 2, 3. 27 Il «World Wide Web Consortium» è l'organizzazione indipendente deputata allo sviluppo delle tecnologie e dell'architettura del Web. Tutta la documentazione sugli standard elaborati in tale sede che citeremo è disponibile liberamente presso il sito del W3C, all'indirizzo <http://www.w3.org>. 28 Ide, Nancy e Véronis, Jean, (a cura di) - The Text Encoding Initiative: Background and Context, Dordrecht, Netherlands, Kluwer Academic Publishers, ristampa di Computers and the Humanities, 1995, 29, n. 1, 2, 3. 29 Si tratta di Dynatext, realizzata dalla Inso (<http://www.inso.ca>) con il contributo di alcuni elementi dello «Scholarly Technology Group» della Brown University. Bollettino '900 - Electronic Newsletter of '900 Italian Literature - © 2000 2000, n. 1-2 |