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          BOLLETTINO '900 - Discussioni / B, aprile 2000             Successivo

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Come alcuni ci hanno chiesto, trascriviamo l'intervista a Gian Arturo
Ferrari ("La Repubblica, 20 gennaio 2000) alla quale si riferisce
l'intervento di Bernard Simeone inviato alcuni giorni fa (Discussioni / A,
VI, 2).

Intervista di Simonetta Fiori a Gian Arturo Ferrari
(da "La Repubblica", 20 gennaio 2000):

*Addio editore personaggio del Novecento*

"L'analisi di Andre' Schiffrin sull'editoria senza editori? Mi sembra un
'tardo adornismo' improduttivo, che riduce una realta' assai variegata
alla caricatura di un capitalismo che opprime, omologa, mortifica senza
pieta'. Il mondo per nostra fortuna e' piu' complesso".

Gian Arturo Ferrari, direttore generale Divisione Libri Mondadori e'
critico con le tesi espresse da Schiffrin nel libro *Editoria senza
editori*, pubblicato l'estate scorsa in Francia - dove ha suscitato un
ampio dibattito - e ora edito in Italia da Bollati Boringhieri con una
polemica introduzione di Alfredo Salsano (ne abbiamo parlato su queste
pagine venerdi' 14 gennaio).

"Non escludo che anche nella denuncia di Schiffrin vi siano elementi di
verita', ma converra' distinguerli dai facili schematismi".

Salsano sostiene che in Italia sono in atto gli stessi meccanismi che in
America hanno portato a "un'editoria senza editori", l'editoria delle
grandi holding attente esclusivamente al profitto. E' un'interpretazione
esagerata?

"No, da un punto di vista fattuale e' vero. Anche in Italia si sono
verificate le tanto temute concentrazioni. Oggi, nel mercato della "varia"
i primi quattro gruppi - Mondadori, Rizzoli, Longanesi e Feltrinelli -
coprono oltre il 60 per cento del mercato. In Germania e in Francia la
concentrazione e' ancora maggiore; in Inghilterra e Spagna e' minore.
Direi che l'aggregazione italiana si e' adeguata a un medio modello
europeo. Ma questo non e' accaduto - e qui mi differenzio da Salsano e
Schiffrin - per le presunte degenerazioni del capitalismo maturo, ma
perche' le aziende italiane di tipo familiare non sono state capaci di
dominare la crescita dell'impresa. Quasi nessuna dinastia editoriale ha
superato la seconda generazione. Un'editoria senza editori, dunque,
perche' sono stati gli editori classici a voler vendere".

Schiffrin - e con lui Salsano - lamenta il diffondersi del libro come
*fast book*, utile solo a far guadagni.

"E' una semplificazione, con qualche elemento di verita'. Negli ultimi
anni, in generale, nelle vendite registriamo una divaricazione crescente
tra un esiguo numero di libri che vende moltissimo e un gran numero di
titoli con vendite modeste. E' falsa e caricaturale la tipologia
monolitica disegnata da Schiffrin di un *management* editoriale avido e
spietato che d'imperio impone utili inverosimili. La mia impressione e'
che la storia raccontata da Schiffrin sia soltanto dolorosamente *la sua
storia*. La storia di un uomo messo alla porta senza tanti complimenti da
Alberto Vitale. Una vicenda che egli ricostruisce in modo partigiano".

Schiffrin sostiene che la gestione di Vitale alla guida di Random House
sia stata debole proprio sul piano finanziario.

"Non conosco i dati, ma non mi sembra proprio che le cose stiano cosi'. A
quel che mi risulta - spiace dirlo - e' stato Schiffrin a condurre
Pantheon Books in difficolta' finanziarie: era noto che la sua casa
editrice fosse in perdita. E purtroppo nell'editoria la debolezza
finanziaria si paga".

E' vero che anche in Italia la richiesta di utili sui libri e' schizzata
al 14 per cento di fatturato? Per Schiffrin e' una delle cause della fine
dell'editoria di cultura.

"Nel nostro gruppo, Mondadori Libri fa utili di questo tenore: d'altra
parte, una casa editrice che funziona bene ottiene rendimenti del genere.
Va detto che al nostro interno abbiamo marchi d'ispirazione diversa, con
conseguenti rendimenti diversi, e la nostra linea e' stata quella di
rispettare le diverse identita'. Chi oggi ci puo' accusare di aver
snaturato Einaudi?"

Salsano propone di distinguere i due mercati: quello del libro di qualita'
e quello del best seller.

"Vede, la sua proposta rivela una visione del pubblico dei lettori
sostanzialemente manichea: da una parte, i pochissimi raffinati e puri che
si abbeverano all'editoria intelligente; dall'altra, il popolo bue che
grufola al truogolo della cultura di massa. La realta' e' diversa: oggi i
lettori italiani sono bestie onnivore che divorano di tutto, i libri di
Stephen King e i saggi raffinati di Massimo Mila. Dietro questo disprezzo
per la cultura di massa, che rintraccio sia in Schiffrin che in Salsano,
c'e' Adorno con la sua critica alla societa' di massa, accusata di essere
sostanzialmente autoritaria nonostante la maschera della democrazia. Il
loro e' un tardo adornismo che non aiuta a capire le trasformazioni di
oggi".

Lei ha lavorato a lungo con Paolo Boringhieri. Si e' formato dunque da un
editore di cultura vecchio stampo.

"E crede che non ne abbia nostalgia? Tutto quello che so l'ho imparato
li', da Boringhieri. Un personaggio straordinario, dominato da una specie
di ossessione, dopo il suo incontro con Freud. Conosco molto bene dunque
l'editoria di cultura, il suo fascino, l'eleganza di quell'ambiente, i
suoi valori alti, le sue passioni. Ma quel mondo e' finito. Il mito
dell'editore-proprietario - che racchiude in se' tutte le funzioni, da
quella gestionale-finanziaria a quella ideativa - e' un mito del
Novecento, un secolo che ci lasciamo alle spalle".



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Bollettino '900 - Electronic Newsletter of '900 Italian Literature
versione e-mail - SEGNALAZIONI / A, agosto 1999. Anno V, 4.
Redazione: Daniela Baroncini, Eleonora Conti, Stefania Filippi,
Anna Frabetti, Elisa Soverini; Editor: Federico Pellizzi.
Dipartimento di Italianistica dell'Universita' di Bologna, Via Zamboni 32,
40126 Bologna, Italy, Fax +39 051 2098555; tel. +39 051 2098595/334294.
Reg. Trib. di Bologna n. 6436 del 19 aprile 1995 - ISSN 1124-1578

URL: http://www.comune.bologna.it/iperbole/boll900/
         http://www.unibo.it/boll900/
         http://oliva.modlang.denison.edu/~pellizzi/
         http://www.brown.edu/Departments/Italian_Studies/boll900/

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