Note: 1 Y. Castelfranchi e O. Stock, Macchine come noi, Bari, Laterza, 2000, p. 270. 2 E. Gola, Linguistica computazionale e formalizzazione del linguaggio, in C. Lavinio (a cura di), La linguistica italiana alle soglie del 2000 (1987-1997 e oltre), Roma, Bulzoni, 2002, p. 659. 3 C. Fellbaum, Wordnet. An electronic lexical database, Cambridge (Massachussets), The MIT Press, 1998, p. 1. 4 A. Zampolli, La linguistica computazionale, in A. Cadioli (a cura di), La bella e la bestia (Italianistica e informatica), Torino, Tirrenia Stampatori, 2000, p. 55. 5 G. Savoca, Concordanza di tutte le poesie di Guido Gozzano. Testo, concordanza, lista di frequenza, indici, Firenze, Olschki, 1984, p. X. 6 G. Savoca, Concordanza di tutte le poesie di Eugenio Montale. Testo, concordanza, lista di frequenza, indici, Firenze, Olschki, 1987, p. 23. 7 G. Savoca, Lessicografia letteraria e metodo concordanziale, Firenze, Olschki, 2000, p. 124. 8 A. Zampolli, Trattamento automatico di dati linguistici e linguistica quantitativa, in D. Gambarara e P. Ramat (a cura di), Dieci anni di linguistica italiana (1965-1975), Roma, Bulzoni, 1977, p. 349. 9 N. Calzolari, Linguistica computazionale, in A.M. Mioni e M.A. Cortelazzo (a cura di), La linguistica italiana degli anni 1976-1986, Roma, Bulzoni, 1992, p. 409. 10 A. Zampolli, http://www.area.fi.cnr.it/r&f/n13/zampolli.htm, 1999. 11 G. Savoca , Concordanza di tutte le poesie di Guido Gozzano, cit., p. IX. 12 G. Savoca Concordanza di tutte le poesie di Eugenio Montale, cit., p. 23. 13 A. Zampolli, Trattamento automatico di dati linguistici e linguistica quantitativa, cit. 14 A. Zampolli, http://www.area.fi.cnr.it/r&f/n13/zampolli.htm, cit. 15 E. Gola, Linguistica computazionale e formalizzazione del linguaggio, cit., p. 659. 16 I possibili esempi sono reperibili davvero nei campi più disparati. Magari il puntatore in questione si presenta nella forma di hyperlink (di prima generazione, o del tipo Xlink, usato nell'XML e dal molto maggiore potere espressivo nella descrizione di documenti o altro); a parte le mille implicazioni che questo semplice strumento ha avuto sulla realizzabilità di testi a cosiddetta struttura non lineare (ma sulla questione si vedano, per l'ipertesto come forma di rappresentazione delle lessie, molto ben noto concetto barthesiano di minima unità significante nel meccanismo della fruizione di un testo, G.P. Landow, Ipertesto. Il futuro della scrittura, Bologna, Baskerville, 1993, passim, o anche G. Gigliozzi, Le applicazioni informatiche nella critica letteraria, in A. Cadioli (a cura di), La bella e la bestia (Italianistica e informatica), cit., p. 31, e sui limiti di una visione dell'ipertesto in sola chiave "comunicativa", F. Pellizzi http://www2.unibo.it/boll900/numeri/2003-i/Pellizzi.html, 2003), magari l'hyperlink diventa comodo per la rappresentazione delle varianti nella filologia testuale, uno dei settori più conservativi e cauti nell'adozione delle nuove tecnologie (E. Gola, Linguistica computazionale e formalizzazione del linguaggio, cit., p. 664; F. Tomasi, La rete della filologia, in B. Bentivogli e P. Vecchi, Filologia italiana, Milano, Bruno Mondadori, 2002, pp. 169-187). Altri esempi? Quando Zampolli parla di «modelli formali trattabili computazionalmente per l'analisi e la riproduzione linguistica» o di «rappresentare la conoscenza extralinguistica» (A. Zampolli, http://www.area.fi.cnr.it/r&f/n13/zampolli.htm, cit.), oppure di «associare a un testo una descrizione linguistica formalizzata» o anche di «rappresentare il significato di una frase» (A. Zampolli, La linguistica computazionale, in A. Cadioli (a cura di), La bella e la bestia (Italianistica e informatica), cit., p. 61), che cosa sta dicendo se non che il punto di partenza per la soluzione di qualsiasi problema di Linguistica computazionale è quello di sapere cosa si sta maneggiando e di "farlo sapere", in un certo senso, alla macchina? Si veda, per conferma, l'importanza data ovunque al Machine Readable Format e a un tagging il più possibile universale e compatibile (F. Tomasi, La rete della filologia, cit. p. 178; F. Ciotti, http://crilet.scu.uniroma1.it/ricerca/SGML-XML/teiu5-it/teiu5-it.html, 1995; E. Gola, Linguistica computazionale e formalizzazione del linguaggio, cit., p. 673). Oppure, cambiando settore, si analizzi il sistema CPP-TRS realizzato da G. Tonfoni (E. Gola, Linguistica computazionale e formalizzazione del linguaggio, cit. p. 672; L. Vignoletti, Guida alla conoscenza e all'apprendimento della metodologia CPP-TRS, Parma, Edizioni Zara, 1993), un diagramma di flusso pragmatico che si può agevolmente guardare come una ennesima forma di descrizione del testo. Ancora? Un altro settore di studio in cui l'apporto dell'informatica si evidenzia soprattutto nelle rinnovate e potenziate capacità di descrivere è quello della dialettometria, nel quale non solo si fa largo uso dell'ipertesto, ma si realizzano anche nuovi atlanti linguistici capaci di gestire database di riproduzioni dal vero di una data varietà linguistica area per area (M.T. Romanello, Dialettologia italiana, in C. Lavinio, La linguistica italiana alle soglie del 2000, cit., p. 153). Ritornando alla filologia, poi, la concordanza di un testo è esattamente un modello che prova a descrivere l'opera di un autore anche descrivendo il suo scarto linguistico da una situazione bilanciata, di larga scala e l'importanza delle concordanze di testi letterari realizzate con ausili elettronici è immediatamente testimoniata, in Italia, dall'impegno profuso dal CNR nel supportare la realizzazione della collana di studi SLLI, Strumenti di Lessicografia Letteraria Italiana, concordanze elaborate al calcolatore, sempre accompagnate da testo, liste di frequenza, indici. Ed è di nuovo Savoca, il promotore e realizzatore di questa iniziativa a darci una definizione di questa risorsa: «…una concordanza è uno strumento che aiuta a leggere un autore secondo il suo vocabolario caratteristico e specifico» e «… ogni nostra concordanza (che in genere si occupa di tutta l'opera di un poeta, della quale si pone come una sorta di simulacro) ambisce a configurarsi quale uno strumento di insostituibile rilevanza per la lettura dell'opera concordata…» (G. Savoca, Concordanza di tutte le poesie di Eugenio Montale, cit., p. 23). Altri autorevoli commenti sulle nuove possibilità offerte dalle concordanze all'attività filologica si trovano poi in G. De Rienzo, http://www.fub.it/telema/TELEMA9/DeRienz9.html, 1997. 17 G. Gigliozzi, Modellizzazione delle strutture narrative, in Calcolatori e Scienze umane. Archeologia e Arte, Storia e Scienze Giuridiche e Sociali, Linguistica e Letteratura, Scritti del convegno organizzato dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dalla Fondazione IBM Italia, Milano, Etas libri, 1992, p. 311. 18 T. De Mauro, Informatica e linguistica, in Calcolatori e scienze umane, cit., p. 205. 19 G. Savoca, Concordanza di tutte le poesie di Guido Gozzano, cit., p. IX. 20 C. Fellbaum, Wordnet. An electronic lexical database, cit. 21 A. Roventini, C. Peters, N. Calzolari, F. Bertagna, Building a Semantic network for Italian using Existing Lexical Resources, in Proceedings of First International Conference on Language Resources and Evaluation, Granada, Spain, 28-30 May 1998, pp. 377-383; E. Gola, Linguistica computazionale e formalizzazione del linguaggio, cit., pp. 669-671. 22 B. Magnini e C. Strapparava, Costruzione di una base di conoscenza lessicale per l'italiano basata su WordNet, in M. Carapezza, D. Gambarara, F. Lo Piparo (a cura di), Linguaggio e cognizione, Roma, Bulzoni, 1997, pp. 415-418; E. Gola, Linguistica computazionale e formalizzazione del linguaggio, cit., p. 669. 23 E. Gola, Linguistica computazionale e formalizzazione del linguaggio, cit., 660. 24 E. Gola, La metafora tra lingua e pensiero nelle simulazioni artificiali, in M. Carapezza, D. Gambarara, F. Lo Piparo (a cura di), Linguaggio e cognizione, cit., pp. 397-413; W. Croft, Il ruolo dei domini semantici nell'interpretazione di metafore e metonimie, in L. Gaeta e S. Luraghi (a cura di), Introduzione alla linguistica cognitiva, Roma, Carocci, 2003, pp. 77-99. 25 G. Gigliozzi, Modellizzazione delle strutture narrative, in Calcolatori e scienze umane, cit., p. 305. 26 G. Gigliozzi, Le applicazioni informatiche nella critica letteraria, cit., p. 20. Bollettino '900 - Electronic Newsletter of '900 Italian Literature - © 2003-2004 Dicembre 2003, n. 2 |