Le acrobate
 
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«...arrivare in cima ad una montagna, la montagna più alta d'Europa, era anche quella un'esigenza di lasciare tutto, il caos, il traffico, la televisione [...] arrivare in cima a questo luogo, dove c'è solo neve e silenzio e si vede il resto del mondo da lontano. Il viaggio che compie questo film è quello da un rumore a un silenzio, arrivare a un spazio che possiede ancora una capacità di stabilire un contatto, lassù c'è solo il cielo azzurro, il vestitino rosso della bambina, la neve bianca, un filo di vento, come allontanarsi dal mondo e lasciarlo a "fondo valle"...»



Bollettino '900 - Electronic Newsletter of '900 Italian Literature - © 2001

Dicembre 2001, n. 2