Note:


1 George P. Landow, Hypertext 2.0: The Convergence of Contemporary Theory and Technology, rev. ed., Baltimore, The Johns Hopkins University Press, 1997.

2 Giulio Lughi, Browsing e controllo del testo: intorno agli ipertesti narrativi in Mario Ricciardi (a cura di), Lingua, Letteratura, Computer, Torino, Bollati Boringhieri, 1996, p. 96.

3 Come ha già osservato Norbert Wiener, padre della cibernetica, «il pensiero di ogni epoca si riflette nella sua tecnologia». Citato da Paolo Zellini in Breve storia dell'infinito, Milano, Adelphi, 1980, p. 239.

4 Italo Calvino, Lezioni Americane, ora in Saggi, vol. I, Milano, Mondadori, «I Meridiani», 1995, p. 723.

5 Si veda Il libro, i libri, in Saggi cit., vol. II, p. 1851: «agli inizi dell'età moderna s'assiste alla nascita d'un genere letterario, il romanzo, che porta in sé dalle origini una vocazione enciclopedica».

6 Italo Calvino, Saggi cit., vol. I, p. 233.

7 Ivi, p. 122.

8 Cfr. Lo sguardo dell'archeologo (1972), inedita proposta per una rivista mai realizzata; inclusa poi in Una pietra sopra, Torino, Einaudi, 1980; ora in Saggi cit., vol. I, pp. 324-327.

9 Cfr. Molteplicità, in Saggi cit., vol. I, p. 726.

10 Italo Calvino, Saggi cit., vol. I, p. 726.

11 Ibidem.

12 I. Calvino, Saggi cit., vol. I, p. 729.

13 I. Calvino, Romanzi e Racconti, vol. II a cura di Mario Barenghi e Bruno Falcetto, Milano, Mondadori, «I Meridiani», 1992, p. 539.

14 Ibidem.

15 I. Calvino, Saggi cit., vol. I, pp. 689-90.

16 Ivi, p. 730.

17 M. Calvo, F. Ciotti, G. Roncaglia, M. A. Zela, Internet 96, Roma-Bari, Laterza, 1996, pp. 149-150.

18 Si veda George P. Landow, Hypertext 2.0 cit. e Ilana Snyder, Hypertext: The electronic Labyrinth. Interpretations, Melbourne, Melbourne UP, 1996.

19 I. Calvino, Saggi cit., vol. I, pp. 689-90.

20 Ivi, p. 735.

21 Ibidem.

22 Per una discussione di questo aspetto dell'opera di Calvino si veda Renato Barilli, Calvino, Arbasino e la poetica della riscrittura, in Tra presenza e assenza, Milano, Bompiani, 1974, pp. 252-261.

23 I. Calvino, Saggi cit., vol. II, p. 1850.

24 I. Calvino, Romanzi cit., vol. II, p.546.

25 Ivi, p. 786.

26 Ivi, pp. 779-784.

27 Ivi, pp. 788-89.

28 Ivi, p. 865.

29 I. Calvino, Saggi cit., vol. I, p. 733.

30 In più, nel 1973, accanto a Queneau, Calvino ha partecipato a un esperimento del gruppo Oulipo al Centre Beaubourg per esplorare il potenziale del rapporto tra computer, scienza e creazione letteraria. Il contributo di Calvino era il progetto di un romanzo poliziesco, L'incendio della casa abominevole, progettato appositamente come programma informatico; ora in Oulipo. Atlas de littérature potentielle, Paris, Gallimard, 1981.

31 I. Calvino, Saggi cit., vol. II, p. 1859.

32 Ivi, vol. I, p. 730.

33 Si veda il sito <http://www.brown.edu/Departments/Italian_Studies/dweb/dweb.shtml>. Si veda anche l'articolo di Massimo Riva, Il "Decameron" come ipertesto: un'esperienza didattica alla Brown University, in Mario Ricciardi (a cura di), Lingua, Letteratura, Computer, cit.

34 Per le possibilità per l'insegnamento si veda George P. Landow, Hypertext 2.0 cit. cap. 7, Reconfiguring Literary Education, e Ilana Snyder, Hypertext cit., cap. 6, Pedagogical potential.

 


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