Note:


1 Cfr. A. Battistini, Introduzione a B. Barilli, Capricci di vegliardo e taccuini inediti, Torino, Einaudi, 1989, p. 17 e, dello stesso autore, Lo specchio di Dedalo. Autobiografia e biografia, Bologna, il Mulino, 1990, p. 181; G. Ruozzi, Forme brevi. Pensieri, massime e aforismi nel Novecento italiano, Editrice Libreria Goliardica, Pisa, 1992, pp. 42-45, 246 e ss.; C. Rosso, La «maxime». Saggi per una tipologia critica, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1968, p. 42; M. Blanchot, Nietzsche e la scrittura frammentaria, in L'infinito intrattenimento, Torino, Einaudi, 1977, p. 208.

2 G. Ruozzi, Forme brevi, cit., p. 274.

3 M. Marchi, Federigo Tozzi. Ipotesi e letture, Genova, Marietti, 1993, p. 83.

4 Cfr. M. Marchi, Lettura di «Barche capovolte», in Federigo Tozzi, cit. e A. Bertoni, Tozzi, Govoni e l'«idillio avvelenato» , in Per Tozzi, a cura di C. Fini, Roma, Editori Riuniti, 1985, p. 144.

5 Mi riferisco, in Federigo Tozzi, cit., ai saggi «La cultura psicologica di Tozzi» e «Dalla parte dello scrittore: Tozzi scientifico».

6 G. Ruozzi, Forme brevi, cit., p. 271.

7 Cfr. Ibid, p. 274.

8 A. Battistini, Introduzione, cit., p. 14. Dello stesso autore, cfr. anche Lo specchio di Dedalo, cit., p. 176.

9 Cfr. R. Luperini, Federigo Tozzi. Le immagini, le idee, le opere, Bari, Laterza, 1995, p. 107.

10 M. Blanchot, Diario intimo e racconto, in Il libro a venire, Torino, Einaudi, 1969, pp. 186 e 190.

11 H. F. Amiel, Fragments d'un journal intime, Parigi, ed. B. Bouvier, 1949, p. 367, cit. in C. Rosso, La «maxime», cit., p. 163.

12 Cfr. A. Battistini, Introduzione, cit., p. 12.

13 Per il problema del passato in Barche capovolte, cfr. anche M. Marchi, Lettura di «Barche capovolte», cit. e R. Luperini, Federigo Tozzi…, cit., p. 59. Le potenziali fonti, i probabili spunti che una breve esplorazione della «cultura psicologica di Tozzi» permetterebbe di rintracciare per questi temi sono moltissimi. Basti pensare, ad esempio, ne Les obsessions et la Psychasthénie dello Janet (Paris, F. Alcan Editeur, 1903), ai paragrafi su quei «disturbi della volontà» che l'autore indica come le principali «stigmate psicasteniche»: L'indolence, L'irrésolution, La faiblesse des efforts, L'inachèvement, L'aboulie et l'inibition, Les inerties; e a tutti i passi in cui si parla di malati interamente «assorbiti» dal passato.

14 Cfr. A. Cavalli Pasini, Il «mistero» retorico della scrittura. Saggi su Tozzi narratore, Bologna, Patron, 1984, p. 125.

15 Anche in Paolo la percezione della realtà e quella dell'«ora presente» è impedita dal fatto che i pensieri sorgono, nel protagonista, «da ogni ricordo o da qualche sogno».

16 M. Blanchot, Diario intimo e racconto., cit., p. 190. Alle parole di Julien Green citate da Blanchot potremmo affiancare quelle di Amiel: «Le journal intime […] accompagne tous les caprices et méandres de la vie intérieure et ne se propose aucun but. […] Quel prodigieux gaspillage de temps, de pensée et de force! […] il m'aura plutôt servi à esquiver la vie qu'à la pratiquer.» (Diario del 26 luglio 1876)

17 Cfr. G. Debenedetti, Il romanzo del Novecento, Milano, Garzanti, 1987, pp. 160-163.

18 Esemplare per questo, nei Ricordi di un impiegato, il diario dell'11 marzo.

19 A. Battistini, Lo specchio di Dedalo, cit., p. 183.

20 Cfr. G. Debenedetti, Il romanzo del Novecento, cit., pp. 91-95, 100, 104-105.

21 Cfr. A. Cavalli, Il «mistero» retorico della scrittura, cit., p. 129.

22 Cfr. G. Ruozzi, Forme brevi, cit. pp. 296-302.

23 G. Debenedetti, Il romanzo del Novecento, cit., p. 89.

24 La figura della «barca capovolta», giusta il rilievo di Marco Marchi, appartiene a W. James (cfr. M. Marchi, Vita scritta di Federigo Tozzi, Firenze, Le Lettere, 1997, p. 29).


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