Memos for the Next Millenium - A conference on Italo Calvino. University of California, Davis, 4-5 Aprile 1997.

Il 4 e 5 aprile 1997 presso l’Università della California a Davis, vicino a Sacramento, si è svolto il convegno “Memos for the Next Millenium--A conference on Italo Calvino” dedicato alla figura dello scrittore ligure scomparso nel 1985 e organizzato da JoAnn Cannon per il “Davis Humanities Institute” e il Dipartimento di Francese e Italiano dell’ateneo californiano . L’accademia e il pubblico americano conservano infatti un interesse ancora molto vivo per l’autore delle Cosmicomiche e il convegno ne è una delle dimostrazioni. Nelle due giornate di lavoro relatori italiani e statunitensi si sono alternati in una discussione viva e serrata, facilitata anche dal ristretto numero di comunicazioni. Ha aperto il convegno lo scrittore americano John Barth, autore di testi quali Giles Goat-Boy, Chimera, The end of the road, e docente di scrittura creativa alla Johns Hopkins University di Baltimora. Il suo intervento ha sviluppato un parallelo fra Calvino e Jorge Luis Borges, muovendo dall’arte combinatoria all’impegno politico, dal rapporto con i genitori alla comune carenza di personaggi romanzeschi. Ovvie le citazioni dalle Norton Lectures di Calvino e i continui riferimenti dello scrittore italiano all’esattezza, alla rapidità e alla leggerezza di Borges. Barth ha inoltre contributo alla rievocazione della figura dello scrittore italiano mostrando un video inedito di una conferenza tenuta da Calvino alla Johns Hopkins alla fine degli anni sessanta. Gian Paolo Biasin (UC, Berkeley) con La poubelle retracée ha concentrato la sua attenzione sul Calvino “antropologo” tentando di rintracciare una sorta di storia materiale raccontata attraverso i molteplici e continui riferimenti calviniani all’universo dello scarto e della “spazzatura”: da La poubelle agrée, alle suggestioni cosmicosmiche di Meteoriti e Le figlie della Luna, alle emblematiche Moriana, Clarice e Leonia de Le città invisibili. Lucia Re (UC, Los Angeles) ha spostato l’attenzione del convegno sul Calvino teorico, impegnato soprattutto a difendere “il valore della letteratura”. Rileggendo testi come Il midollo del leone o Vittorini: progettazione e letteratura la Re, con un accento polemico nei confronti di certa accademia statunitense, ha ribadito il valore pedagogico, etico e politico della letteratura come è stata spiegata e vissuta da Calvino: una letteratura che deve giocare sempre al rialzo e che deve avere nel suo orizzonte un dialogo continuo con i saperi del tempo. Pierpaolo Antonello (Stanford University) ha proposto invece una riflessione sul Calvino “filosofo naturale”, combinando l’interesse dello scrittore ligure per lo spazio geografico (e la sua mappa) e per lo spazio mentale (e la sua goedelianamente impossibile descrizione), fusi in maniera esemplarmente coerente in testi quali Dall’opaco, Palomar e il postumo Per Arakawa. La seconda giornata è stata aperta dalle note di William Weaver, traduttore statunitense di Calvino, che con un racconto vivace e aneddotico ha rievocato la sua collaborazione con Calvino a partire dal primo incontro avuto nel 1965 in una libreria romana. Le idiosincrasie dello scrittore ligure, i “giochi” linguistici orditi dai due e i problemi di traduzioni incontrati da Weaver a partire da Le Cosmicomiche, le altre note lasciate dal traduttore di Calvino. JoAnn Cannon (UC, Davis) ha invece combinato i suoi interessi per Calvino e per Eco in una riflessione sulla comune ricerca dei due autori di una intelligenza e di una mappa del mondo. I testi esaminati in dettaglio dalla Cannon sono stati Palomar, Le cosmicomiche e L’isola del giorno prima. Ha chiuso il convegno Franco Ricci (University of Ottawa) che ha proposto un interessante e inedito parallelismo fra Calvino e il pittore svizzero Paul Klee, giocando sulle copertine usate da Calvino per alcuni dei suoi libri, su quadri come Cosmic sketches o Floating town, e sulle note, straordinariamente calviniane ante litteram, lasciate da Klee nei suoi Quaderni e nelle sue lezioni tenute al Bauhaus.

Pierpaolo Antonello

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